Dopo l’approvazione dello scioglimento da parte del Soviet Supremo, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) cessa formalmente di esistere e undici delle quindici Repubbliche: Armenia, Azebaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan vanno a formare la Comunità degli Stati Indipendenti. Fra aprile e agosto dello stesso anno Georgia, Estonia e Lettonia avevano dichiarato la propria indipendenza, cosa che la Lituania aveva già fatto nel 1990.