Signor Presidente,
poco più di due settimane fa, l’Istituto del Nastro Azzurro ha lanciato sulla pagina facebook del proprio sito ufficiale (www. istitutonastroazzurro.org) un appello alla solidarietà nei confronti dei due militari del Battaglione “San Marco” trattenuti in India da circa due anni.
Ben comprendendo che, anche se per ovvi motivi poco pubblicizzati, l’attività diplomatica italiana si stia svolgendo in maniera pressante, continua e indefessa, ritengo comunque doveroso rappresentarLe l’eccezionale numero di risposte registrate al nostro appello. Tutte di pressoché corale e unanime solidarietà e, in molti casi, di notevole indignazione per la vicenda che, secondo molti, vede l’India compiere un sopruso nei confronti di Salvatore Girone e Massimiliano La Torre. Numerose sono state le espressioni, anche fortemente colorite, di sorpresa per l’apparente inerzia italiana di fronte alla portata del sopruso indiano. Infine, le ricorrenti voci della possibile applicazione della pena di morte quale sentenza di un processo che, in punta di diritto, si sarebbe dovuto celebrare in Italia, provoca ancora più sgomento nel popolo italiano che si sente vicino a Salvatore, a Massimiliano ed alle loro famiglie.
Con loro è l’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, notoriamente custode dell’Amor di Patria e della profondità di Valori che animano l’Eroismo di questi due nostri compatrioti che, ben sapendo di rischiare anche la vita, hanno eseguito l’ordine di rientro in India sebbene fosse evidente che la loro vicenda dipendesse da cause e situazioni che avevano origine in luoghi ben diversi dal mare dove si sarebbe svolto l’evento che sembra essere alla base delle accuse su di loro pendenti.
Nel rinnovarLe i sensi della mia incondizionata stima, sono a chiederLe di adoperarsi, quale massimo Rappresentante della nostra Nazione e Capo supremo delle Forze Armate, affinché l’appello di solidarietà, che l’Istituto del Nastro Azzurro ha raccolto, così largamente condiviso dal popolo italiano non vada disperso, ma sia utile al fine della causa del rientro nel più breve tempo possibile dei nostri due fucilieri di Marina.
Con osservanza
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Gen.B.(aus.) Carlo Maria Magnani
Roma 16 gen.2014
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On. Giorgio NAPOLITANO
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
Roma