Nei pressi di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan, un ordigno improvvisato ha colpito un veicolo blindato Lince del 5° reggimento alpini. A bordo del veicolo c’era una pattuglia di rientro da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale. Il tenente Massimo Ranzani, 37 anni, originario di Ferrara, appartenente al quinto reggimento alpini di stanza a Vipiteno, è morto e altri quattro soldati sono rimasti feriti gravemente.
All’Ufficiale è stata conferita la Croce d’Onore con la seguente motivazione:
“Giovane Ufficiale del 5° Reggimento Alpini dalle straordinarie qualità umane e morali. Comandato in teatro afghano, si prodigava con grande perizia e professionalità per il pieno assolvimento degli obiettivi della missione. Il 28 febbraio 2011, durante un trasferimento dopo un’attività di sostegno sanitario alla popolazione locale, veniva investito, nei pressi dell’abitato di Adraskan, dall’esplosione di un ordigno improvvisato, proditoriamente occultato da terroristi lungo il percorso dell’autocolonna, immolando la propria vita nell’adempimento del dovere. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevato senso del dovere e dedizione al servizio che, con il suo estremo sacrificio, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell’Esercito e dell’Italia, tenendo alti gli ideali di pace e solidarietà. Adraskan (Afghanistan), 28 febbraio 2011