30 aprile 1848: Carica di Pastrengo

  
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E’ una delle pagine più belle della storia dell’Arma, scritta da 280 carabinieri a cavallo, inquadrati in tre squadroni, al comando del Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, addetti alla sicurezza del Re Carlo Alberto, ed altri 415 uomini tra Ufficiali, Sottufficiali e Carabinieri.

Infatti il 30 aprile 1848 a Pastrengo, sul pianoro di Monte le Bionde, nello scompiglio provocato dalle scariche di fucileria contro il Re da parte dei moschettieri austriaci della Divisione “Wocher”, il Comandante dei tre squadroni, di iniziativa e con immediatezza, ordinò ai suoi Carabinieri di caricare e, mettendo il fuga il nemico diede anche nuovo ardore alle truppe piemontesi.

Si dice che animo, carità di Patria e disciplina fanno vittoriosi gli eserciti, ebbene a Pastrengo i Carabinieri mostrarono di avere in larga misura anche un’altra dote: la fedeltà alle Istituzioni; in quel tempo rappresentato dal Sovrano; vertice e fondamento dello Stato, come oggi all’ordinamento democratico costituzionale.

Alla Bandiera dell’Arma venne conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

«Per la gloriosa carica che con impeto irrefrenabile e rara intrepidezza, eseguirono i tre squadroni di guerra dei carabinieri reali decidendo le sorti della battaglia in favore all’Esercito Sardo.» — Pastrengo, 30 aprile 1848

Oggi, l’episodio viene fatto rivivere dal Gruppo squadroni del 4° Reggimento carabinieri a cavallo nell’ambito del loro Carosello storico, con una impetuosa carica esaltata dal luccichio delle sciabole sguainate e dai colori nero e rosso dell’uniforme storica.