Nato a Parma bel 1925. Giovane studente, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, obbligato ad arruolarsi nelle formazioni militari della R.S.I., dopo pochi giorni abbandonò il reparto. Fu tra i primi ad aderire al movimento della resistenza a Parma e dal febbraio 1944 entrò a far parte di una formazione della XII brigata “Garibaldi”. Catturato a Montagnana il 7 aprile successivo nel corso di un rastrellamento venne tradotto nelle carceri di Parma, processato e condannato a morte. Successivamente graziato e trattenuto come ostaggio, il 4 maggio veniva fucilato nei pressi di Bardi.
Giovane entusiasta combattente, si distingueva più volte in azioni particolarmente importanti. Catturato dal nemico ed essendosi rifiutato di fare qualsiasi rivelazione sulla propria formazione, veniva condannato alla pena capitale. Appresa la sentenza, trovava modo di far pervenire ai compagni di lotta un fiero appello di incitamento. Affrontava il plotone di esecuzione con impavida fermezza. Puro esempio di elevato senso del dovere e di puro eroismo.Bardi di Parma, 4 maggio 1944.