Il 6 agosto 1945 allo 08.16 il B-29 “Enola gay” dell’Aeronautica militare statunitense sganciò la prima bomba atomica “Little Boy” su Hiroshima provocando tra 100.000 e 150.000 vittime in gran parte civili.
A bordo del B-29 c’erano 11 militari tra cui il puntatore Jacob Beser che azionò la leva per sganciare la bomba che conteneva uranio 235 con una potenza di 15 chilotoni. Hiroshima era abitata da quasi 225 mila persone, la metà delle quali morì il giorno dello scoppio. L’area urbana fu distrutta quasi completamente: nell’arco di 1500 metri dall’epicentro non rimase in piedi che qualche struttura in cemento armato.
Il 9 agosto una seconda bomba atomica “Fat man” al plutonio con una potenza di 21 chilotoni fu sganciata su Nagasaki.
La decisione del presidente americano Truman di utilizzare l’ordigno nucleare segnò di fatto la fine del 2° conflitto mondiale che si concretizzò con la firma della resa dell’Imperatore a bordo della corazzata Missouri nella Baia di Tokyo il 2 settembre 1945.