Pistoia: consegna di emblemi araldici a Decorati al Valor Militare

  
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Il giorno 5 dicembre nella Caserma “Giovanni Marini” di Pistoia, sede del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo” ha avuto luogo la cerimonia di consegna degli emblemi araldici a due Decorati di Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Accogliendo la richiesta del Presidente della Federazione Provinciale di Pistoia Mario Pereira, il Comandante del Reggimento Col. Sergio CARDEA ha consentito che la consegna avvenisse di fronte al Reggimento schierato nel cortile. Erano presenti il Prefetto di Pistoia Dott. Angelo CIUNI, il rappresentante del Sindaco ed consigli direttivi delle Federazioni di Prato e Pistoia.

Il Presidente Nazionale, dopo aver sinteticamente presentato l’Istituto ha ricordato la vicenda che ha portato al conferimento delle due decorazioni. Il 25 luglio 2011 alle 4,15 del mattino a Khame Mullawi in Afghanistan un contingente di paracadutisti, reduce da un rastrellamento venne attaccato dai talebani. Nello scontro rimase ucciso il Cap.Magg.Sc. Davide TOBINI (MAVM alla memoria), mentre rimase ferito gravemente il Cap.Magg. Simone D’ORAZIO. Il Maresciallo Capo Vincenzo FANELLI ed il Cap.Magg. Ca.Sc. Giuseppe SCALAVINO, incuranti dell’intenso fuoco nemico riuscirono a portare in salvo il ferito ed a salvargli la vita.

Nella stessa cerimonia è stata conferita la Croce di Benemerenza dell’Istituto al Socio Leonardo TUCI

Maresciallo Capo Vincenzo FANELLI

“Comandante di plotone impiegato nell’ambito della missione “ISAF XVI” in Afghanistan, nel corso di un’attività operativa soccorreva un paracadutista gravemente ferito. Ancorchè fatto segno da ripetuto fuoco ostile ed esponendo la propria vita a manifesto rischio, incurante dell’incessante fuoco di armi automatiche, traeva il commilitone in zona defilata. Appreso di un ulteriore paracadutista colpito, muoveva verso la sua posizione esponendosi all’azione avversaria e ne proteggeva con il fuoco il soccorso e lo sgombero. Fulgido esempio di Sottufficiale paracadutista che, con il suo esemplare operato, confermava il valore del soldato italiano in terra afgana”

Ca.Magg.Ca.Sc. Giuseppe SCALAVINO

“Comandante di squadra fucilieri e soccorritore militare, interveniva a favore di un commilitone gravemente ferito trasportandolo in zona sicura per l’evacuazione, malgrado la violenta azione di fuoco ostile. Successivamente e di iniziativa, assumeva il comando dei paracadutisti nell’area organizzando la reazione a un ulteriore imboscata. A rischio della propria vita si portava dove più intensa era l’azione di fuoco avversaria, anche al fine di assicurare l’incolumità dei civili presenti in loco. Fulgido esempio di graduato paracadutista che, con il suo esemplare comportamento confermava il valore del soldato italiano nel particolare scenario operativo dell’Afghanistan”

Socio Leonardo TUCI

Il giorno 1 dicembre 2013, nella città di Prato, dalle finestre della propria abitazione vedeva una colonna di intenso fumo elevarsi al cielo proveniente da un vicino capannone adibito a confezioni di abbigliamento. Prontamente e senza esitazione  si recava sul posto del rogo allertando immediatamente la catena dei soccorsi. Successivamente sprezzante del notevolissimo pericolo e a manifesto rischio della propria vita, entrando all’interno  del capannone in fiamme,  riusciva a portare in salvo due cittadini  di origine cinese, rimasti intrappolati nei locali adibiti a dormitorio siti all’interno della struttura.
Fulgido esempio di dovere civico e morale.