A Valmadrera presso il vecchio cimitero di via Manzoni, quasi all’inizio del viale centrale, vi è la tomba della famiglia Silvio Anghileri, deceduto il 18 luglio 1931. Insieme al capofamiglia riposano la moglie Elvira e le figlie: Rosa, Maria, Adele e Francesca. I coniugi Anghileri ebbero anche un figlio, Alfredo, la cui effige compare sulla parte bassa del monumento con la scritta: S.TEN. Alfredo Anghileri, Grande Javorcek , 10 febbraio 1916. Incuriosito perché il nome di questo caduto non è citato sul monumento ai Caduti di Valmadrera, e neppure fra i documenti del Comune, ho esteso la ricerca all’Albo Caduti della Grande Guerra, patrocinato dal Ministero della Difesa e all’ Archivio del Nastro Azzurro dei Decorati al Valor Militare, scoprendo che Alfredo era nato a Milano e, inoltre, fu decorato al Valor Militare. Grazie a questi dati mi è stato possibile risalire alle pronipoti e ricostruire, sinteticamente, la vicenda di questo giovane ufficiale, esempio di virtù militare e generoso altruismo il cui sacrificio non deve cadere nell’oblio. Nella ricorrenza del centesimo anniversario della morte, l’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti al Valor Militare, UNUCI e l’Associazione Bersaglieri di Lecco, unitamente alle pronipoti: Signore Citterio, Monica, Barbara e avv. Chiara Adele, ritiene doveroso rendere onore alla cara memoria di questo giovane che si è immolato per i più alti valori della Patria.
Cenni Storici
Alfredo Anghileri nasce a Milano il 28 luglio 1894 da Silvio Anghileri e Elvira Pazzini. Suo padre, originario di Bellano, si era trasferito nel capoluogo lombardo. Alfredo cresce nella casa di via Moscova. Grazie al censo dei genitori, riceve una buona istruzione, conseguendo il diploma di scuola superiore. (All’epoca solo poche famiglie potevano far accedere i propri figli agli studi superiori. La maggior parte, per ragioni economiche, frequentava la scuola elementare).
Allo scoppio della Grande Guerra, Alfredo è iscritto al Distretto Militare di Milano. Chiamato alle armi, promosso al grado di S. Tenente di complemento, inquadrato nel 9° Reggimento Bersaglieri parte per il fronte.
Il primo contatto con il nemico avviene il 1 giugno 1915, sull’ Alto Isonzo, nella zona di Za Kraju, a quota 1270.
Il 21 agosto 1915, il 9° Reggimento compie azioni per la conquista della Conca di Plezzo, Grande Javorcek. Successivamente, dall’ 11 al 18 settembre 1915, sostiene durissimi combattimenti lungo il pendio occidentale dello Javorcek subendo gravissime perdite che ammontarono a 12 ufficiali e 343 soldati. Dopo il cruento fatto d’armi il 9° Reggimento si attesta sulle pendici dello Javorcek in atteggiamento difensivo.
Il 10 febbraio 1916, durante un ennesimo attacco, in zona fortemente battuta dal fuoco nemico, nel tentativo di prestare soccorso a un soldato ferito cadeva colpito a morte il coraggioso giovane ufficiale.
Alla memoria di Alfredo Anghileri, sottotenente complemento Bersaglieri, fu conferita la “Medaglia di Bronzo al Valor Militare” con la seguente motivazione: “Ai lamenti di un ferito, sebbene la zona fosse soggetta ai tiri di artiglieria nemica, accorreva in suo soccorso, cadendo colpito a morte. Bell’esempio di virtù militare e generoso altruismo. Javorcek , 10 febbraio 1916.”
Il signor Silvio, dopo aver lasciato l’impiego di Milano, si trasferisce a Valmadrera assunto come direttore alla Filanda Gavazzi. Alla sua morte, avvenuta il 18 aprile 1931, fu realizzata la tomba di famiglia cui verrà apposta anche la foto dell’amato figlio che volle accanto a sé, grazie alla quale oggi ne conosciamo la vicenda e, riconoscenti, ne onoriamo la memoria.
Mario Nasatti
Presidente della Federazione Provinciale
dell’Istituto Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare di Lecco