Legione territoriale Carabinieri

  

La CRISI ARMISTIZIALE DEL SETTEMBRE 1943

 DOCUMENTO

LEGIONE TERRITORIALE CARABINIERI REALI DI ROMA

GRUPPO INTERNO DI ROMA

Roma, li 7 settembre 1943.-

PROMEMORIA RISERVATO PERSONALE.

AL COMANDO GENERALE ARMA CC.RR.-uff.sit. e serv.- ROMA

AL COMANDO DELLA 2a DIVISIONE CC.RR. “Podgora”    ROMA

AL COMANDO DELLA IV°BRIGATA CC.RR.                        ROMA

AL COMANDO DELLA LEGIONE TERR.CC.RR.-uff.servizio ROMA

Negli ambienti militari ed in quelli del Ministero degli Esteri si parla delle evoluzioni di politica estera che la Germania potrebbe provocare per salvarsi da una totale disfatta.- Ad eccezione di coloro che credono ancora nell’efficacia della tattica elastica e logoratrice adottata sul fronte orientale e riservano pertanto il loro giudizio sulla situazione militare tedesca ai risultati finali delle battaglie in atto, altri affermano che presentemente nel Reich esisterebbero due correnti disposte a dare sul piano politico altro corso alla guerra.-

Entrambe le correnti presuppongono insanabili divergenze tra anglo-sassoni e sovietici.- Infatti, una rappresenterebbe il pensiero del Grande Stato Maggiore, propenso a concludere una pace con gli anglo-sassoni per formare poi un grande fronte unico europeo contro il pericolo bolscevico.-L’ altra invece farebbe capo ad esponenti nazisti, che, vista la impossibilità di battere la Russia e di tener nel contempo fronte alle offese anglo-sassoni, sarebbero proclivi ad un accordo con i sovietici per poi marciare insieme contro gli anglo-sassoni.-

Negli stessi ambienti è inoltre seguita con molta attenzione l’evoluzione dei rapporti italo-tedeschi.- Questi sono in progressiva tensione per le seguenti cause:

1°)- divergenze tra i rispettivi Stati Maggiori per la condotta della guerra in Italia ed, attualmente, per le difficoltà opposte dai tedeschi alla realizzazione delle condizioni necessarie per far riconoscere dal nemico Roma città aperta;

2°)- oscure pretese avanzate dai tedeschi sulla nostra flotta, appoggiate dal sintomatico schieramento di due divisioni germaniche nelle vicinanze de La Spezia.- Sono in corso contromisure da parte nostra;

3°)- connivenze tra elementi nazisti e fascisti a danno del Governo Badoglio, che hanno dato luogo ad un energico passo Guariglia presso il governo tedesco ed a una dura e minacciosa

risposta. di Von Ribbentrop;

4°)- mancato accoglimento da parte nostra della recente richiesta tedesca di trasferire subito in Germania 50 mila prigionieri di guerra inglesi attualmente internati in Italia.- A tale richiesta S.E, Guariglia ha opposto netto rifiuto anche pel fatto che tempo fa Churchill, saputo che avevano trasferito in Germania- su richiesta tedesca – 2500 prigionieri ingles, indirizzò tramite Legazione Svizzera a Roma un perentorio telegramma a S.M. il Re Imperatore minacciante gravi rappresaglie qualora la cosa si fosse ripetuta.- La questione, comunque, è ancora insoluta;

5°)- allontanamento dall’ Ambasciata Germanica a Roma del principe Bismark e del generale Von Rintelen, unici elementi amici dell’Italia rimastivi.- Significativa appare la sostituzione del principe di Bismark con un consigliere di legazione, noto per la sua specializzazione in colpi di Stato: Von Rintelen è stato invece sostituito dal generale Toussaint;

6°)- contegno sempre più arrogante e provocatorio delle forze tedesche dislocate in Italia.-

Ciò premesso, negli ambienti dello Stato Maggiore si comincia a pensare, sia pure con molta cautela, all’eventualità di una rottura con i tedeschi e conseguente nostro schieramento dall’opposta parte appena un “Casus belli” ne dia la possibilità.- Al riguardo si soggiunge che Buozzi e Roveda, recatisi qualche giorno fa da S.E. Piccardi per avere notizie sul noto complotto tra fascisti e tedeschi, avrebbero avuto dal Ministro una risposta evasiva ma che in sostanza non smentiva il fatto.- I predetti allora avrebbero fatto presente che in eventualità del genere avrebbero ”scatenato la piazza”, al che S.E. Piccardi nulla avrebbe obbiettato.-

Torna qui utile riferire che il fermento tra la popolazione contro i tedeschi è in aumento sia per i sentimenti di antipatia sempre covati sia, ora, in particolare, perché si sta diffondendo la convinzione che i tedeschi non vogliono sgombrare Roma esponendo così la città al rischio di essere nuovamente bombardata.-

Negli ambienti governativi, intanto, si parla, di elaborazione in atto di una nuova compagine governativa, di concentrazione nazionale, presieduta dalla Eccellenza Vittorio Emanuele ORLANDO, che dovrebbe assumere il potere non appena firmate l’imminente armistizio.-

IL T. COLONNELLO COMANDANTE DEL GRUPPO

(Giovanni Frignani)