Nota redazionale:
Con un certo sforzo misto a determinazione questo numero è stato completato nei tempi canonici, riportando in linea di galleggiamento la barca dopo gli affanni degli ultimi numeri. Non è stata, come più volte detto, una questione tecnica, ma una precisa scelta. Ovvero mettere a disposizione la Rivista ai frequentatori del Master di 1° Livello in Storia Militare Comparata 1796 – 1960. Questo ha significato la rivoluzione nei palinsesti della Rivista stessa che ha determinato i ritardi di uscita. Con questo numero siamo in grado di pubblicare quattro contributi di altrettanti frequentatori del Master e di Master, che avviano un colloquio a più ampio spettro con i giovani e gli studiosi che si vogliono avvicinare ai nostri Valori. Ci stiamo aprendo al mondo civile, stiamo superando gli steccati dell’associativismo militare, stiamo andando in territori mai prima battuti, stiamo riportando l’Istituto del Nastro Azzurro anche alla sua funzione di Ente Morale, come il Regio Decreto del 1927 con passo fermo costante e cadenzato cercando di rafforzare ogni conquista. Naturalmente ancora non siamo arrivati in cima. Molto probabilmente lo saremo con il numero di fine anno, essendo il prossimo dedicato, come da pianificazione, alla pubblicazione di un Report dedicato al CESVAM nella sua totale interezza.
Il presente numero ha mantenuto la regola di un articolo per ogni rubrica, dando spazio al Convegno di Torino attivato in sinergia con la Giornata del Decorato del 2019, che rappresenta un “editoriale allargato” per i cuoi contenuti e le sue indicazioni. La ripartizione, quindi, tra il versante “Storia” ed il versante “Geografia” viene mantenuta, dando così riflesso e riverbero alle attività accademico-universitarie che l’Istituto sta sviluppando che rappresenta la ragione della esistenza di questa Rivista.
Massimo Coltrinari