RELAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO 1928
L’esame del bilancio preventivo per l’anno 1928 dimostra il grande incremento assunto dall’Istituto del Nastro Azzurro. L’iniziativa per l’ Emblema Araldico ha già dato notevoli risultati finanziari e non può sembrare esagerata la previsione di 4.000 nuove domande nell’anno in corso. La previsione relativa alle uscite è stata tenuta nei limiti strettamente indispensabili per la vita della nostra organizzazione alla quale molti dei nostri migliori prestano la loro opera fattiva e disinteressata.
Se si tiene conto del non indifferente lavoro esplicato dal personale di Segreteria, si vedrà chiaramente come la prevista somma di L. 36.000 è appena sufficiente alla bisogna. Sono state previste anche L. 14.000 per lavori straordinari, somma questa appena sufficiente, date le spese inerenti ai congressi e cerimonie varie. Si spera, tuttavia, per la saggia ed oculata amministrazione, che è base prima del nostro Istituto, di ridurre al minimo tali spese.
Anche le spese di rappresentanza e quelle per congressi e propaganda coloniale sono state tenute in limiti assai ristretti se si tiene conto della continua ‘presenza di rappresentanti del nostro Istituto nelle varie cerimonie patriottiche.
La somma prevista per stampe, compilazione dell’emblema Araldico, ecc. in L. 40.000, è quella puramente e strettamente necessaria a coprire le spese relative a tale iniziativa.
Il presunto avanzo di amministrazione in L. 252.000 non deve apparire esagerato se tutti gli iscritti compiranno, con fede e disciplina, il loro dovere verso la nostra Famiglia, la quale mira a costituire un patrimonio proprio per il sempre crescente sviluppo del nostro Istituto.
RELAZIONE SUL CONTO CONSUNTIVO
del I° Semestre 1928
Il conto consuntivo del I° semestre 1928 presenta già risultati confortanti. Le domande per la concessione dell’Emblema Araldico raggiungono complessivamente il numero di 6.170 (3713 nel 1927 e 2.457 nel 1928) per un importo di L. 308.500.
Nei riguardi delle spese si può affermare che sono state mantenute nei limiti dello stretto indispensabile, avendo raggiunto complessivamente nel I° semestre la somma di L. 42.650.
Anche le spese di rappresentanza non hanno superato la modesta cifra di L. 828.
Si può prevedere quindi, senza tema di esagerare, che l’avanzo netto pel fondo emblema, alla fine dell’anno finanziario, sarà superiore alle L. 300.000.
Camerati!
La fiducia del Capo del Governo ci ha riconfermati al nostro posto di lavoro e di responsabilità e, senza false modestie, vogliamo dirvi che ne siamo fieri. Fieri per l’opera compiuta che ha il suo giusto coronamento nel giudizio dell’uomo più elevato, della mente più poderosa che vanti oggi l’Europa ed il mondo.
A norma del nuovo Statuto noi non dobbiamo domandarvi suffragi; vogliate quindi prendere in esame la nostra opera compiuta ed esprimere il vostro parere per quella da compiere, onde dalla collaborazione e dallo sforzo comune di noi tutti il nostro Istituto possa assurgere a quella perfezione che è la nostra fede ed il vostro diritto.
Camerati!
Non è l’ultimo dei nostri fini onorare i caduti, esaltare i benemeriti della Patria. Onoriamo ed esaltiamo la memoria di ARMANDO DIAZ, il grande artefice della Vittoria, il meraviglioso condottiero che, assunto il supremo comando dell’Esercito a Caporetto, lo portò a Vittorio Veneto. Egli era un Azzurro, egli era dei nostri. Qualunque parola non sarebbe all’altezza dell’opera sua; la storia lo ha consacrato all’immortalità ed egli non è morto per noi. E’ nel nostro cuore riconoscente, è sul volto della Patria illuminato dalla luce della vittoria.
Rivolgiamo anche, per un istante, il pensiero a tutti gli altri eroi caduti, agli orfani lagrimanti, a tutto l’umano dolore prodigato dall’odio ma santificato dall’amore per questa terra per cui è sì dolce il vivere ed è pur dolce il morire.
Azzurri!
In alto i cuori! Per la più grande Italia leviamo fervido il saluto al Re della Vittoria, al Duce della Rinascita!
( a cura di Chiara Mastrantonio)