REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1953 – TESSERA N° 43

Motto: “In hostem celerrime volant”.

Festa: 15 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)

Sede: Vercelli – Caserma “MOVM” Aldo Maria Scalise”.

Mostrina: fiamma ad una punta. di colore nero con bordo giallo arancio.

STEMMA ARALDICO

Nella prima partizione sono blasonati:

  1. i motivi tradizionali in quanto l’aquila di nero con in cuore lo scudetto ovoidale co il capo di rosso, tratta dell’antico stemma del reggimento, è sintesi di tutta la tradizione del corpo ed inoltre l’aquila stessa era già a suo tempo sulla bandiera Colonnella di Artiglieria;
  2. il legame territoriale del reggimento con Milano, città ove lo stesso si è costituito nel 1887, ricostituito nel 1946 e contemporaneamente città sede di lunga guarnigione.

La seconda partizione è riservata ai legami storici e nella sua  realizzazione evidenzia la circostanza particolare per la quale nel corso del secondo conflitto mondiale sono stati impegnati, contemporaneamente, sul fronte russo (tridente d’Ucraina) ed in Africa Settentrionale (silfio reciso), i reggimento a cavallo ed il 3° celere, Lo smalto azzurro mette in risalto tutto il valore dimostrato dai due reggimenti riconosciuto con le M.A.V.M. concesse agli stessi.

ORIGINI E VICENDE ORGANICHE

Unità che riallaccia le proprie origini alle batterie a cavallo sorte nell’ambito dell’artiglieria piemontese, denominate “Voloire“: la 1^ e 2^ batteria formate l’8 aprile 1831 sono riunite in brigata il 23 agosto successivo ed alle stesse si aggiunge la 3^ batteria nel 1848; nel 1883, costituita la 4^ batteria, si formano due brigate (la 1^ con 1^ e 2^ batteria, la 2^ con 3^ e 4^ batteria). Quale segno di distinzione dagli altri reparti di artiglieria, sul kepi – che nel 1849 ha sostituito lo shakò – è conservata la criniera già in uso nel 1844 ed è adottato il fregio con cannoni e sciabole incrociate. Il Reggimento Artiglieria a Cavallo ha vita in Milano il 1° novembre 1887, per effetto della legge ordinativa 23 giugno e del decreto 27 agosto dello stesso anno, e nel reggimento confluiscono le due brigate formate in seno all’8° reggimento a. cam. per cui la nuova unità risulta composta da uno stato maggiore, tre brigate (per complessive sei batterie) ed una brigata treno. Nel 1910 le brigate vengono denominate gruppi ed alla vigilia della prima guerra mondiale il reggimento è ordinato su comando, quattro gruppi (otto batterie), due cp. treno, due cp. automobilisti d’artiglieria. Per decreto 20 aprile 1920, nel luglio dello stesso anno diviene Reggimento Artiglieria Autoportato e ne fanno parte un solo gruppo a cavallo e cinque gruppi autoportati. Una nuova variante organica introdotta per decreto 7 gennaio 1923 ne varia la costituzione su quattro gruppi (due a cavallo e due autoportati) e ne ripristina il nome di Reggimento Artiglieria a Cavallo. L’ordinamento 11 marzo 1926 ne conferma la formazione precedente su I e II gruppo a cavallo da 75/27 M906/12, gruppo portato da 75/22 M911 e IV gruppo portato da 75/27 M911. Il 14 febbraio 1928 dispone di due nuovi gruppi di batterie a cavallo che sostituiscono i due gruppi portati ceduti ai reggimenti à. pe. cam. 1° e 4°; il IV gruppo viene poi sciolto nel giugno l934. Dal 1° ottobre 1934 il reggimento si trasforma in 3° Reggimento Artiglieria di divisione celere su comando e reparto comando, I gruppo a cavallo da75/27-906, II gruppo motorizzato da75/27-911 e III gruppo motorizzato da 105/28. Per assumere tale organico cede al 1° e 2° reggimento a. celere rispettivamente il III ed il II gruppo e riceve dal reggimento a. leggera e dal 3° Reggimento a. pe. cam. i due gruppi motorizzati.

Dal 1° gennaio 1935 diviene 3° Reggimento Artiglieria Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta“, assumendo il nome della grande unità nella quale è inquadrato unitamente ai Reggimenti “Savoia Cavalleria”, “Lancieri di Novara”, 8° bersaglieri, riuniti nella III Brigata Celere assieme al 3° gruppo Carri Leggeri “San Giorgio”. Nel 1937 a giugno si forma la batteria c/a da 20 mm, in agosto si scioglie il gruppo da 105/28 sostituito i1 1° dicembre dal III gruppo da 75/27-911. All’apertura delle ostilità, il 10 giugno 1940, è sempre inserito nella Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta” (3^). Nel 1941, lasciati in Italia i gruppi a cavallo, i tre reggimenti a. celere sono inviati in Africa Settentrionale ciascuno con i soli due gruppi motorizzati. Il 3° articelere opera dapprima con la Divisione “Pavia” e dal marzo 1942 con la Divisione “Sabratha” quindi dopo aver preso parte alla battaglia di El Alamein è sciolto per eventi bellici in data 25 novembre 1942.

I gruppi a cavallo dei tre reggimenti a. celere rimasti in Patria vengono inquadrati, il 1° luglio 1941 (circ. n. 58430 in data 22 giugno 1941 dello S.M.R.E.) nel ricostituito 3° Reggimento Artiglieria a Cavallo assegnato nuovamente alla Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta” (3^) in partenza per il fronte orientale con il “Corpo di Spedizione Italiano in Russia (C.S.I.R.); con provvedimento in data 29 ottobre dello stesso anno l’unità assume la denominazione di Reggimento Artiglieria a Cavallo. Dal 15 marzo 1942 il reggimento è posto alle dipendenze del XXXV C.A., successivamente, nel corso dei violenti combattimenti ai quali partecipa durante il ripiegamento, l’unità viene praticamente distrutta ed i superstiti sono rimpatriati. Nella primavera del 1943 presso il deposito reggimentale in Gallarate ha inizio la riorganizzazione del reggimento che a fine agosto è dislocato nei pressi di Lugo di Romagna ove raggiunge le altre unità della Divisione “Principe Amedeo Duca d’Aosta” in fase di riordinamento. Nella stessa zona il reggimento viene sciolto l’8 settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’ armistizio.

Il Reggimento Artiglieria a Cavallo si ricostituisce nella tradizionale sede di Milano il 20 novembre 1946 con due gruppi ceduti dall’11° reggimento a. (unità che hanno partecipato alla guerra di liberazione) ed un gruppo inizialmente in posizione “quadro”; nella circostanza è reso erede delle glorie sia del 3° a. celere sia del 3° a. a cavallo. L’uso del kepi (senza criniera), sospeso all’inizio del secondo conflitto mondiale, è ripristinato nel 1950; nel luglio 1951 è nuovamente adottata la criniera nera, bianca per i trombettieri. Dal 28 marzo l95l inquadra: comando, reparto comando, I e II gruppo da 88/27, III gruppo a. c/a l. da40/56 (questo gruppo giunge il 30 giugno dal disciolto 2° reggimento a. c/a l.) ai quali nell’aprile 1952 si unisce un sottorgpt. c/c ceduto dal 27° reggimento c/c di C.A. (IV e V gruppo da 76/55 mot. che il 1° agosto 1953 divengono rispettivamente CVII gruppo da 76/50 smv. su scafo M10 e CVIII gruppo da 76/52 su scafo M18). A partire dal 1° gennaio 1954, formato un gruppo da 88/21 smv. su scafo Sexton, cambia nome in Reggimento Artiglieria a Cavallo Semovente di Corpo d’Armata quindi nel maggio 1955 i gruppi CVII e CVIII sono resi “quadro” e poi sciolti. Assume una nuova fisionomia il 1° aprile 1957 e diviene Reggimento Artiglieria a Cavallo Semovente Controcarri; in seguito, il 30 ottobre successivo, trasferisce a Bolzano presso il iV C.A. il III gruppo smv. da 88/27 sostituito con il XXI gruppo smv c/c da 90/50 su scafo M36. Il 15 dicembre 1960 viene formato e posto alle dipendenze del reggimento un Centro Ippico Militare “per tener deste nei quadri le origini della specialità a cavallo”. Cambiati compiti e materiali, il 1° settembre 1961 il Reggimento Artiglieria a Cavallo da Campagna Semovente sciolti i gruppi c/c inquadra tre gruppi da 105/22 smv. su scafo M7, ma una nuova trasformazione ha luogo a datare dal 20 aprile 1964 allorché i gruppi vengono armati con obici da 155/23 su scafo M44 ceduti dal 27° reggimento a. pe. cam., del quale assorbe anche parte del personale divenendo Reggimento Artiglieria a Cavallo Pesante Campale Semovente per riassumere tuttavia dal successivo l° agosto l‘antica denominazione di Reggimento Artiglieria a Cavallo. Nel corso del 1966 viene autorizzato a formare, extra – organico, una batteria ippotrainata con pezzi da 75/27 mod. 1912 destinata a prendere parte a cerimonie e sfilate. A seguito della ristrutturazione dell’Esercito, dal l° ottobre 1975 il “Cavallo” inquadra: comando, batteria comando e servizi, 1° e 2° gruppo da 155/123 su scafo M44; 3° e 4’gruppo da l55/45 T.M. (il 4° gruppo è “quadro”) e 5° ‘gruppo da 203/25 T. M.; batteria a cavallo. Il 4° e 5° gruppo sono formati con materiale e personale tratti dal disciolto 52° reggimento a. pe. Nell’ottobre 1980 ha inizio una nuova trasformazione che nella primavera del 1981 si completa con la costituzione del reggimento su tre gruppi da 155/23 su scafo smv. M 109 (nel 1986 il 3° gruppo sarà posto in posizione “quadro”).

A testimoniare i forti vincoli reciproci con il capoluogo lombardo, al reggimento nel 1981 viene conferita la cittadinanza onoraria di Milano. Con il riordinamento della Forza Armata. nel corso del 1991 i1 reggimento acquisisce una nuova fisionomia su quattro gruppi: 1° e 2° da 155/39 FH70, 3° gruppo da 155/23 M109 (formato con il 12° gruppo spec. a. “Biella”) e batteria a cavallo. Infatti, acquisiti il 16 febbraio il 131° “Vercelli” con obici da 155/39 FH70 ed il 12″ gr. “Biella”, viene sciolto i1 28 febbraio il 3° gruppo “quadro” ed il 2 maggio avviene il cambio di materiale del l° e 2° gruppo (da155/23 M109G a 155/39 FH70) e del 3° gruppo (da 155/39 FH-70 a 155/23 Ml09G). Nel 1992. a seguito di un ulteriore provvedimento riduttivo, il reggimento adotta un nuovo ordinamento su: comando, batteria comando e servizi, 1° gruppo da 155/39 FH70, batteria c/a e batteria a cavallo. Tale organico viene raggiunto mediante: il passaggio del 131° gruppo “Vercelli” alle dipendenze della Brigata cor. “Centauro” (30 luglio); lo scioglimento del 12° gruppo spec. “Biella” (29 settembre); la fusione del 1° e 2° gruppo e la costituzione della batteria c/a (30 settembre). Il 25 giugno 1994 è conferita al reggimento la cittadinanza onoraria da parte della civica amministrazione di Biella per consolidare i legami fra la città di Alfonso Ferrero della Marmora e le storiche “Voloire”.

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D’ARME

batterie a cavallo

Prima d’Indipendenza (1848-49)

Seconda d’Indipendenza (1859)

Terza d’Indipendenza (1866)

reggimento

Eritrea (1895-96): invia 3 ufficiali e 101 soldati per completare reparti e servizi mobilitati

Libia (1911-12): fornisce a corpi e servizi vari 11 ufficiali e 377 soldati

Prima Mondiale (1915-18): i gruppi del reggimento partecipano alle operazioni inseriti ognuno nelle quattro divisioni di Cavalleria

– 1915: Monfalcone (8 giu.). M. Sei Busi (24 mag. – l3 giu.)

– 1916: Cosich q.l2l. q.85 (3 – 5 ago.) – S. Marco, Sober (set. – nov.)

– 1917: Castagnevizza, Hudi Log (24 – 30 mag.) – Korite. Selo (20 – 26 ago.) -S. Marco – S. Vito al Tagliamento. Conegliano, Piave, Montello (25 ott. – 26 dic.)

– 1918: Vittorio Venero: Cervignano, S.Pietro al Natisone, Pozzuolo del Friuli (24 ott.-4 nov.)

Seconda Mondiale (1940-43):

3° celere

– 1941: Africa Settentrionale: Tobruk, El Aden, Ain el Gazala. Agedabia

– 1942: Africa Settentrionale: frontiera libico – egiziana. El Alamein

reggimento a cavallo

– 1941-43 fronte russo

RICOMPENSE ALLO STENDARDO AL VALOR MILITARE

Medaglia d’Argento – Decreto 13 dicembre 1947

«Dopo un lungo periodo di attività operativa sul fronte di Tobruk, dove la capacità e l’elevato spirito dei suoi artiglieri furono fattore decisivo sia nella difesa che nel conseguimento di nuove conquiste, sostenne la battaglia della Marmarica con ammirevole ardimentoso valore. Superando aspre difficoltà di ogni genere in quaranta giorni di tenace, dura lotta contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi, ufficiali e artiglieri scrissero pagine gloriose di fulgido eroismo gareggiando coi fanti nel pericolo e nell’estremo sacrificio. La nostra controffensiva trovò il 3º Reggimento Artiglieria Celere già pronto al suo posto d’onore. Nell’esaltazione del nome del Reggimento, ardente di amor di Patria e di fede, esso mantenne alto, sempre ed ovunque, le nobili tradizioni dell’Artiglieria Italiana» Fronte dell’Africa Settentrionale: Tobruch – El Aden – Ain el Gazala – Agedabia, maggio – dicembre 1941 (Al 3° Reggimento Artiglieria Celere)

Medaglia d’Argento – Decreto 13 dicembre 1948

«Coi gruppi volta per volta impiegati in appoggio di unità della propria Divisione celere od assegnati alle fanterie in azione, allineando agilmente le sue batterie con le estreme avanguardie e sulle posizioni di maggiore rischio ed onore, ha confermato ovunque l’antico prestigio coi caratteri dell’irruenza e dell’intrepidezza. Dopo essersi inoltrato per più di mille chilometri in territorio nemico, anche osteggiato dall’intransitabilità delle piste e dalla insidia dei partigiani, si prodigava con esperta bravura nella tutela di importanti settori difensivi. In una fase ondeggiante della lotta, soverchiati e superati i suoi pezzi dalla rabbiosa imponenza numerica di un nemico quattro volte superiore, le restituiva all’orgoglio del successo con l’impeto degli artiglieri, emuli per ardire di sacrifici e virtù di eroismi alle baionette dei bersaglieri» (Fronte Russo: ChazepetowkaMikailowkaIwanowka,agosto 1941 – maggio 1942)

Medaglia d’Argento – Decreto 9 giugno 1948

«Affratellato coi fanti, coi bersaglieri, con le camicie nere, e intimamente partecipe per fiera tradizione ed inalterato valore, dell’impeto di superbe unità di cavalleria, ha illustrato nelle più differenti situazioni e difficili posizioni della lotta le sue caratteristiche, la sua indole, il suo spirito marziale. Nel corso d’un’aspra battaglia per l’inviolabilità del delicato settore difensivo ha arginato, anche alle brevi distanze, la fanatica irruenza dell’avversario cui più volte, idealmente emulo dei fatti delle antiche batterie a cavallo, ha sottratto a corpo a corpo i propri cannoni minacciati di accerchiamento» Fronte Russo: NikitinoTschebotarewskiDewiatkinBolochoij, 20-30 agosto 1942

Medaglia d’Argento – Decreto 16 novembre 1944

«Gagliarda e compatta unità di guerra, già affermatasi per bravura e valore in lunghi mesi di accanita lotta contro l’avversario agguerrito, aggressivo, tenace, in diuturna gara di dedizione con le altre truppe anche nella avversa fortuna, con inalterato coraggio ed elevato spirito di cooperazione, assolveva fino all’estremo limite il suo compito. Coi gruppi assegnati a Grandi Unità di fanteria e alpine, durante un aspro e rischioso ripiegamento, superava difficoltà di ogni sorta e senza mai desistere dal combattimento riusciva in ogni situazione arditamente manovrando e, sino al limite di ogni umana possibilità, a tutelare alpini e fanti contro l’incalzante continua assillante marcia di forze corazzate avversarie. Fiero di essere a guardia delle tradizioni delle vecchie Volòire, fornendo esempi sublimi di eroismo ed altruismo, si sacrificava nella totalità attorno a quei pezzi, che solo la inesorabile massa d’acciaio nemica, annientandoli col suo peso, riusciva a far tacere» Fronte Russo: Medio DonScheljakinoWarwarowkaTschuprinin, novembre 1942– gennaio 1943

Al Merito della Sanità Pubblica  – Medaglia d’Oro – Decreto Ministero della Sanità 3 aprile 1981

“Le Batterie di Artiglieria a Cavallo. che nei 150 anni della loro gloriosa storia hanno dimostrato eroiche virtù militari, confermando anche il legame stabilito con la società civile, attestano con la concretezza dell’opera i sentimenti di solidarietà umana nei confronti dei cittadini più deboli. Nel maneggio della Caserma Santa Barbara, sede delle gloriose Batterie, è stato organizzato un centro di rieducazione equestre per ragazzi handicappati dove si sono ottenuti risultati brillanti nella riabilitazione delle persone minorate e nell’esercizio della pratica sportiva, contribuendo anche ad abbattere barriere psicologiche e favorendone l’integrazione nel tessuto della società. Intelligente e generosa iniziativa nell’organizzazione e nella gestione della quale si sono distinti Ufficiali, Sottufficiali e Soldati.”

Per disposizione del Ministero della Difesa. il reggimento ha ricevuto “in temporanea consegna” le seguenti ricompense:

– M.O.V.M. (Decreto 7 dicembre 1951) del 1° reggimento a. celere (A.S);

– M.B.V.M. (Decreto 31 dicembre 1947) del 1°’ reggimento a. celere (A,.S.);

– M.A.V.M. (Decreto 31 dicembre 1947) del 20l° reggimento a. mot. (fronte russo).

Il provvedimento ha lo scopo di perpetuare le tradizioni di tali unità nell’ambito della Specialità