PALADINI PAOLO
1° Capitano s.p.e. fanteria (bersaglieri)
I battaglione carri d’assalto
Volontario nel 3° reggimento bersaglieri, quale allievo ufficiale fu promosso sottotenente di complemento nell’aprile 1915, ed assegnato al 4° bersaglieri, combatté per tre anni nella prima guerra mondiale, conseguendo dal 1° novembre 1915 la nomina ad effettivo e dal 1° settembre 1916 la promozione a tenente. Lasciato il fronte per ferita nel marzo 1918, dopo lunghi periodi di degenza, e di convalescenza, il 9 febbraio 1924 partiva per l’A.O. destinato al R.C.T.C. dell’Eritrea Assegnato prima al I btg. Indigeni e poi al III, prese parte alla riconquista della Cirenaica segnalandosi in numerosi fatti d’arme. Promosso capitano, con anzianità 30 aprile 1920, passò al R.C.T.C. della Cirenaica e nell’aprile 1929 fu trasferito al 5° bersaglieri. Fu ancora in Cirenaica dal dicembre 1935 all’agosto 1936 per esigenze A.O. col XXXII btg. carri d’assalto della Divisione “Trento” e rientrato in Italia con la Divisione, chiese ed ottenne di partire per la Spagna ove ebbe il comando del I btg. carri d’assalto. Dal Governo spagnolo è stato decorato della Croce di S. Ferdinando.
“Ufficiale di eccezionale bravura, nelle battaglie di Malaga, Guadalajara e Santander, prodigava l’esuberante ardimento del suo generoso cuore di soldato trascinando fanti e carristi su tutte le vie ove il valore legionario rifulse. Nella battaglia d’Aragona, dopo aver dato nuove entusiasmanti prove della sua capacità di comandante e del suo impeto di combattente, in una rischiosa operazione svolta da una sua compagnia, dirigendone fuori del carro l’azione, veniva ferito una prima volta al braccio, poi gravemente all’addome, concludendo eroicamente come l’aveva vissuta la sua vita di soldato nel sacro nome della Patria lontana.” – Terra di Spagna, 12 aprile 1938.
Altre decorazioni: M.B. (Isonzo, 21 ott. 1915); M.B. (Cirenaica, 2 giugno 1924); M.B. (Cirenaica, 20 genn. 1929); M.A. (Settore di Guadalajara, 9. 13 marzo 1937); magg. per merito di guerra, alla memoria (Oltremare Spagna, agosto 1937)
MENICUCCI LUDOVICO
Sottotenente cpl. di cavalleria
IV gruppo squadroni mitraglieri autocarrati «Aosta»
Laureatosi in legge all’Università di Macerata nel 1932, si dette giovanissimo al giornalismo e alle attività sportive assumendo la direzione del Corriere Meridiano. Ammesso quale allievo nella Scuola allievi ufficiali di complemento di Pinerolo ne usciva sottotenente di cavalleria nel giugno 1933 assegnato al “Genova Cavalleria”. Nell’aprile 1935 veniva richiamato a domanda e nel settembre partiva per la Somalia col IV gruppo squadroni mitraglieri autocarrato “Aosta”, sbarcando a Mogadiscio l’11 ottobre.
“Comandante di un plotone di ricognizione distante 45 chilometri dalla base in terreno particolarmente insidioso veniva improvvisamente attaccato da preponderanti forze nemiche che tentavano un aggiramento. Fronteggiava con calma e risolutezza la difficilissima situazione, combattendo con i suoi uomini con eroica energia. Due volte ferito gravemente, serenamente continuava a combattere incitando il suo reparto che, pure con gravissime perdite, arrestava lo slancio nemico e riusciva dopo accanita lotta a disimpegnarsi. Colpito la terza volta, cadeva rivolgendo il suo ultimo pensiero alla Patria gloriosa, per la quale eroicamente moriva con le parole: «Addio, mia bella Italia». Magnifico esempio di eroica virtù militare, di calma, di freddezza, di sprezzo del pericolo e di eroica comprensione del proprio dovere, diede contento la sua giovane vita per un sacro ideale.” – Darar, 8 aprile 1936.