67° REGGIMENTO FANTERIA “LEGNANO”

  

Socio d’Onore dell’Istituto dal 1963 – Tessera n° 45

Motto: “Ubi gloria ibi sum”

Festa: 8 dicembre – anniversario del combattimento di Monte Lungo (1943).

Mostrina: rettangolare di colore nero con riga longitudinale celeste al centro e filetti longitudinali celesti ai lati.

Stemma araldico

Lo stemma è diviso in due parti che si riferiscono a due precisi periodi: uno durante il quale il Reggimento ha avuto il nominativo di “Palermo” (1862-1941) e l’altro nel quale si è chiamato “Legnano” (dopo il 1939).

Nella prima partizione, su smalto rosso (simbolo di valore, ardire e sacrificio supremo) con l’aquila dell’arme di Palermo, la “cotissa d’azzurro” simboleggia la concessione di una M.B.V.M. Nella seconda partizione, vi è l’arme di Legnano. Fra le due partizioni il “palo” con i colori rosso e nero e l’elmo di Scanderberg è a ricordo dei due periodi (1918-20 e 1941) nei quali il 67° è stato impegnato in Albania.

Il capo d’oro è simbolo della massima ricompensa al V.M. meritata dal Reggimento nel corso della Guerra di Liberazione (rappresentata sulla fascia orizzontale particolarmente ridotta – “trangla” -d’argento) e nel quartier franco l’arme di Montecassino è stata inserita per indicare il fronte ove il Reggimento è stato particolarmente impegnato.

Origini e vicende organiche

Per effetto del decreto 29 giugno 1862 vengono formati in Torino il 1° agosto successivo il 67° ed il 68° Reggimento riuniti nella Brigata “Palermo”. Il 67° Reggimento Fanteria (Brigata Palermo) si costituisce con le compagnie 17ª e 18ª cedute dai reggimenti 31°, 32°, 39°,40°,43° e 44° che vengono ripartite nel 1°, 2° e 3° battaglione; il 4° battaglione si forma in Sicilia con quattro compagnie cedute dal 5° deposito provvisorio e prende sede a Messina. Allo scioglimento delle brigate permanenti, nel 1871, assume il nome di 67° Reggimento Fanteria “Palermo” e tale rimane sino al 2 gennaio 1881 allorché viene riunito al 68° nella ricostituita brigata e riprende la denominazione di 67° Reggimento Fanteria (Brigata Palermo). Per la guerra 1915-18 il reggimento è ordinato su tre battaglioni, ognuno con quattro compagnie fucilieri ed una sezione mitragliatrici. In virtù della legge 11 marzo 1926 sull’ordinamento diviene 67° Reggimento Fanteria “Palermo” rimane articolato su due soli battaglioni ed a seguito della formazione delle brigate su tre reggimenti viene assegnato alla VI Brigata di Fanteria assieme al 7° e 8° “Cuneo”. Con la costituzione delie divisioni binarie, il 24 maggio 1939 cambia nome in 67° Reggimento Fanteria “Legnano” e viene inquadrato nella Divisione Fanteria “Legnano” (58ª) della quale fanno parte anche i Reggimenti 68° Fanteria e 58° Artiglieria per D.f.; con tale grande unità prende parte al secondo conflitto mondiale. Il reggimento ha in organico: comando e compagnia comando; I, II e III battaglione fucilieri; compagnia mortai da 81; batteria armi di accompagnamento da 65/17. Allorché la Divisione “Legnano”, dà vita al I Raggruppamento Motorizzato, il 28 settembre 1943, il 67° entra a farne parte quale 67° Reggimento Fanteria Motorizzato con la seguente formazione: comando (comando del 67°), battaglione bersaglieri motorizzato (LI battaglione d’istruzione), battaglione fucilieri, (II battaglione del 67°). Il 28 gennaio 1944 mutato nuovamente organico (comando, compagnia comando, I e II battaglione, distaccamento automobilistico) passa alle dipendenze della 210ª Divisione Costiera. Dall’agosto 1945, cedute o sciolte le unità dipendenti, rimane in vita il comando di reggimento attorno al quale, a partire dal 1° luglio 1946 si forma a Legnano il 67° Reggimento Fanteria “Legnano”, nel quale confluiscono anche i reparti del disciolto Reggimento Fanteria Speciale che ha operato anch’esso con il Gruppo di Combattimento “Legnano”.

Viene sciolto il 30 settembre 1975 per effetto dei provvedimenti conseguenti alla ristrutturazione dell’Esercito. Ne eredita la Bandiera e tradizioni il 67° Battaglione Fanteria Meccanizzato “Montelungo” formato il 29 ottobre 1976 in Monza per trasformazione del IV battaglione del 68° Reggimento Fanteria. L’unità è inquadrata nella Brigata Meccanizzata “Legnano”. Il battaglione interviene nel dicembre 1980 nella provincia di Avellino a seguito del terremoto che ha colpito la regione nell’ottobre dello stesso-anno; per il comportamento tenuto, il Ministro della Difesa conferisce al reparto un Encomio semplice. Dal 7 giugno al 10 novembre 1983, inserito nel contingente Italiano prende parte alla missione di sicurezza in Libano.

Con un nuovo ordinamento previsto per la Forza Armata, il 27 agosto 1992 il battaglione viene sciolto e concorre assieme al 4° Battaglione Carri “M.O. Passalacqua” alla costituzione del 67° Reggimento Fanteria Corazzato “Legnano” che si forma a Solbiate Olona il 28 agosto 1992. Dal giugno 1993 personale del reggimento partecipa all’operazione IBIS 2 in Somalia; in particolare la 3ª compagnia, assunta la configurazione di unità blindo leggera, è inserita nel 3° Reggimento Bersaglieri e rientra in Italia il 24 gennaio 1994. I167° è impegnato nell’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio in provincia di Caltanissetta dal 15 marzo al 25 maggio 1994 invia successivamente nell’isola la 1ª compagnia con unità della Brigata “Centauro” per operare dal 15 dicembre 1994 in provincia di Catania.

Il 5 ottobre 1995 il Reggimento viene sciolto. La sua Bandiera di Guerra è custodita al Sacrario delle Bandiere all’Altare della Patria.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Brigantaggio (1860-70): da 1867 al 1869 opera in varie zone della Calabria.

Terza d’Indipendenza (1866)

Eritrea (1837-88): la 3ª compagnia inquadrata nel VI Battaglione d’Africa, prende parte alla campagna.

(1895-96): concorre alla mobilitazione di vari corpi fornendo 8 ufficiali e 245 soldati.

Libia (1911-12): fornisce a reparti mobilitati 32 ufficiali e 1088 soldati.

Prima Mondiale (1915-13):

  • 1915: Sella del Tonale (ott.) – Carso: Monte S. Michele (nov.)
  • 1916: partecipa all’azione dimostrativa contro le posizioni di S.Maria di Tolmino; nella zona di M. Mrzli attende ai lavori di rafforzamento
  • 1917: M. Santo (mag.) concorre con un btg. a occuparne la vetta – Monte S. Gabriele, Veliki Hrib (ago.-set.)
  • 1918: Nervesa (giu.) – Albania: Durazzo, Scutari (ott.) 
  • 1919-2O: Albania

Africa Orientale (1935-36): concorre alla mobilitazione di reparti vari fornendo 16 ufficiali e 1478 soldati

Seconda Mondiale (1940-43):

  • 1940: fronte alpino occidentale, è impiegato nell’attacco per la conquista di Briancon;
  • 1941: fronte greco-albanese (gen.-lug.)
  • 1942: Francia – occupa le alture sovrastanti Nizza
  • 1942-43: territorio metropolitano: è destinato alla difesa di Brindisi

Liberazione (1943-45):

  • 1943 inserito nel I Raggruppamento Motorizzato il mattino dell’8 dicembre attacca Montelungo 
  • 1944-45 disimpegna compiti ausiliari e logistici

Ricompense alla Bandiera Al Valor Militare

Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920.

“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18)” (All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Oro – Decreto 13 dicembre 1948.

“Prima Bandiera Italiana di Combattimento nella guerra di Liberazione, sventolava nella sanguinosa lotta per il possesso di Monte Lungo fra gesta memorabili di eroismo e di sacrificio contro avversario agguerrito e dure difficoltà di terreno. Simbolo della dedizione suprema alla resurrezione della Patria, garriva vittoriosa, con le avanguardie Alleate, sulla via di Roma. Monte Lungo” (8 dicembre 1943 – 5 giugno 1944)

Medaglia di Bronzo – Decreto 5 giugno 1920.

“Per un intero anno, instancabilmente contese al nemico posizioni precarie, rese forti soltanto dal suo ardimento e dalla sua tenacia. Sulle pendici del Monte Santo, in attacchi memorabili, diede prove del più alto valore.” (Dolje – Monte Santo, maggio 1916 – maggio 1917).

“Durante tre mesi, con valore e fermezza, teneva saldamente posizioni importanti ed aspramente contese. Nell’offensiva finale travolgeva forti resistenze, inseguendo poscia il nemico con ammirevole slancio” (Fronte greco,24 gennaio – 23 aprile 1941.