REGGIMENTO GENIO FERROVIERI

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1979 – TESSERA N° 609

Motto: “Fervidis rotis ad metam”.

Festa: 24 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)

Sede: Castel Maggiore (BO) – Caserma “Montezemolo”.

Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo cremisi

Origini e vicende organiche

In attuazione della legge 30 settembre 1873, che sancisce un nuovo ordinamento dell’Arma, presso ciascuno dei due reggimenti Genio esistenti sono previste due cp. ferrovieri. Dislocate a Torino, le quattro cp. formano nel loro insieme la brigata ferrovieri che provvede al coordinamento dell’istruzione ed alla attività della nascente Specialità. Il 1° novembre 1883 la brigata passa nell’organico del 3° reggimento genio di nuova costituzione e quattro anni dopo, modificato ancora I’ordinamento dell’Arma la brigata medesima viene trasferita alle dipendenze del 4° reggimento genio. Con l’assunzione dell’esercizio della linea Torino-Torre Pellice-Barge, dal 1891 si materializza tra le cp. una differenziazione di funzioni che caratterizzerà, in seguito, l’evoluzione della specialità ferrovieri: le cp. 1ª e 3ª vengono definite “Compagnie Esercizio” mentre le cp. 2″ª e 4ª sono denominate “Compagnie di Lavoro”. Dal 1° luglio 1895 la brigata, sempre stanziata a Torino, diviene autonoma ed è riordinata su stato maggiore e sei cp. Divise poi le cp. in due gruppi, nel 1903 il I gruppo è inviato in distaccamento ordinario a Roma e lo stesso gruppo dal settembre 1907 al settembre 1910 tiene l’esercizio della linea Roma – Frascati.

La legge 17 luglio 1910 ed il decreto del successivo 9 agosto determinano la trasformazione della brigata in 6° Reggimento Genio (Ferrovieri) la cui costituzione è fissata su stato maggiore, due btg. Ferrovieri, un btg automobilisti, una sezione esercizio di linea (Torino – Pinerolo), un deposito reggimentale (Torino) ed uno succursale (Roma). Nel 1912 viene affidato alle cp. Automobilisti il servizio fotoelettrico in precedenza inserito nel btg. specialisti e nel dicembre 1913 si forma presso il deposito succursale una sezione fotoelettrica speciale, per l’istruzione di personale d’artiglieria, la quale un anno dopo è inserita sul gruppo specialisti d’artiglieria di nuova istituzione. Per la guerra 1915-18 i depositi del reggimento provvedono in totale alla mobilitazione di tre btg. e sedici cp. ferrovieri, nove cp. di esercizio Dècauville, sette btg. e trentasei cp. fotoelettricisti ed inoltre ventisei sezioni fotoelettricisti territoriali, con un totale di 1200 stazioni. Come previsto dal decreto n.2743 in data 21 novembre 1919, l’unità cambia denominazione in Reggimento Genio Ferrovieri ed è formata da comando, due btg. Ferrovieri per un totale di sei cp. una sezione di esercizio linea (Chivasso – Aosta), deposito; i reparti fotoelettricisti sono ceduti ai btg. telegrafisti di C. A. di nuova istituzione. Nel novembre 1921si forma a Merano la 2° sezione di esercizio linea (Bolzano -Merano-Malles Venosta) che due anni dopo è riunita con la 1ª sezione in un gruppo di esercizio. Con l’attuazione dell’ordinamento 11 marzo 1926 l’unità cambia ancora nome in Reggimento Ferrovieri ma l’organico non è modificato fino al 25 aprile 1932 allorché viene sciolta la 2ª sezione di esercizio linea. Un’ulteriore variazione ha luogo il 1° ottobre 1938 con l’acquisizione della cp. ponti metallici scomponibili, proveniente dal 2° reggimento pontieri. Nel corso del secondo conflitto mondiale i depositi del reggimento mobilitano:

– comando 1° reggimento fv.;

– comando di battaglione fv., I, II, ilI, IV V VII, VIII e X;

– comando di battaglione pontieri per ponti metallici scomponibili: IX, XI e XII;

– un treno bagni, ed altre unità a livello cp. e reparti minori.

Nel luglio 1943 lo S. M. R. E. dispone che le unità del genio ferrovieri già mobilitate

assumano dal successivo giorno 15 un ordinamento che contempla:

– 1° rgpt. fv. su comando; I, VII e VIII btg. fv. di lavoro;

– 2° rgpt. fv. su comando; III, VI e XIII btg. fv. di lavoro; III gruppo S.M.E.;

– 3° rgpt. su comando; IV e X btg. fv. di lavoro; II gruppo S. M. E.;

– 4° rgpt. fv. su comando (da costituire ex novo); V e IX btg. fv. di lavoro; I gruppo S.M.E.

Il comando reggimento viene sciolto a Torino, nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio. I reparti della specialità stanziati nell’Italia meridionale sono inseriti in un Raggruppamento Ferrovieri formato in Calabria. Il rgpt. viene impiegato al seguito delle forze Alleate che risalgono la penisola, per il ripristino di tratte ferroviarie e di ponti di importanza strategica. In particolare vengono riattivate le linee:

– Napoli – Reggio Calabria; Napoli – Caserta; Napoli – Roma;

– Roma – Pisa; Roma – Firenze;

– Bari – Ancona – Bologna; Bologna – Verona.

Il rgpt. è soppresso il 1° novembre 1945. Due cp. autonome Ponti Metallici Scomponibili (P.M.S.), riunite nel1947 in un btg. fv. inserito due anni dopo nel 2° reggimento g. pontieri, offrono un significativo contributo alla ricostruzione della rete ferroviaria nazionale, in particolare nel montaggio di 23 ponti e nello smontaggio di altri 13 pericolanti o parzialmente distrutti. Nel 1949 viene formata la Sezione Esercizio Linee Ferroviarie (E. L. F.) che divenuta cp. ed anch’essa inserita nel 2° reggimento g. pontieri, riassume I’esercizio della linea Chivasso – Aosta.

Il 1° ottobre 1957 viene ricostituito in Castel Maggiore (BO) il Reggimento Genio Ferrovieri su comando, cp. comando btg. g. fv. e cp. E.L.F., II btg. pontieri (nel1964 trasferito al 2° reggimento g. pontieri), 3ª cp. P.M.S. (sciolta nel 1963); nel1962 entra nel reggimento anche il VI btg. g. pionieri e nel 1965 si forma il btg. E.L.F. Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 31 ottobre 1975 si scioglie il VI btg. g. p. ed il reggimento assume una nuova configurazione su: comando, plotone comando e servizi, 1° btg. fv. (P.M.S.), 2° btg. fv. (Esercizio, distaccato a Torino); il 16 luglio 1992 si forma la cp. comando e servizi di reggimento. Il reggimento è in grado di operare efficacemente nel settore dell’armamento ferroviario, nel ripristino di ponti, nell’esercizio di linee ferroviarie e si è sempre distinto negli interventi in occasione di pubbliche calamità. Personale del reggimento è impegnato dal 22 agosto 1994, nell’ambito dell’operazione “Vespri Siciliani” nella tratta Termini Imerese – Palermo. Dal 1999 il Reggimento venne impiegato in Kosovo nell’ambito della missione KFOR per il ripristino delle linee ferroviarie danneggiate dalla guerra e per consentire il trasporto di materiali su rotaia dalla vicina MacedoniaNel corso del 2002 il Reggimento cede alle Ferrovie dello Stato la tratta Chivasso-Aosta ridislocando il Battaglione Esercizio nella sede di Castel Maggiore (BO). L’unità forma il suo personale ed è incaricata di eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei raccordi ferroviari militari. Provvede inoltre al montaggio di piani caricatori militari scomponibili per incrementare le capacità di carico e scarico delle stazioni ferroviarie, costruisce ponti metallici stradali e ferroviari e invia in rinforzo alle Ferrovie Volontari capistazione, macchinisti, deviatori-manovratori ed operai all’armamento. Il reggimento è alimentato da volontari. Si esercita presso il Poligono Palmanova, adiacente alla caserma e alla ferrovia Bologna – Padova a cui é raccordato. Possiede un convoglio di pronto intervento formato da 14 carrozze, costruito tra la fine degli anni Settanta e inizi dell’Ottanta, su vecchie carrozze ristrutturate dal personale del Genio. I genieri si esercitano attualmente sulle linee dell’Emilia Romagna grazie a tre convezioni in atto con: FERTrenitalia Tper e Dinazzano Po.

Campagne di guerra e fatti d’arme

unità preesistenti

Seconda d’Indipendenza (1859)

Centro Meridione (1860-61): Macerone (6ª cp. zappatori)

Terza d’Indipendenza (1866)

Roma (1870)

Libia (1911-12): fornisce personale per plotoni ferrovieri e parchi automobilistici destinati oltremare

Prima Mondiale (1915-13): le unità mobilitate operano su1 fronte italiano ed anche in Albania, Macedonia, Libia e Francia

Anatolia (1919-20): 1ª cp. fotoelettricisti inquadrata nel Corpo di Spedizione del Mediterraneo Orientale

Africa Orientale (1935-36): 30ª e 31ª cp. fv., una S. E. L., una sezione speciale ferrovieri, 1ª cp. meccanici elettricisti

Seconda Mondiale (1940-43): le unità mobilitate sono impiegate sui vari fronti; in particolare:

– 1941-42: Balcani (II, V e VI btg.)

– 1940-43: Africa Settentrionale (VII btg.)

– 1942-43: Russia (X btg.)

– 1942-43: Sicilia (III e VI btg.)

Liberazione (1943-45): rgpt. fv.

Ricompense alla Bandiera

Medaglia di Bronzo al Valor Militare – Decreto 8 dicembre 1887

“Per essersi distinta nel combattimento del Macerone (20 ottobre 1860). (Allu 6ª Compugnia Zappatori del 2° Reggimento Genio, poi 1ª Compagnia del Reggimento Ferrvieri).

Croce di Guerra al Valor Militare – Decreto 3l dicembre 1947.

“Nella campagna al fronte orientale (Russia) ha assicurato, col suo fattivo lavoro, i rifornimenti alle truppe combattenti riattando e costruendo numerosi tronchi ferroviari. Posto a difesa, durante la battaglia del Don, di un’importante posizione, ricacciava varie volte il nemico malgrado la sua forte superiorità di uomini e di mezzi. In epica gara coi fanti, ha combattuto per oltre tre giorni offrendo una strenua resistenza finché, decimato negli effettivi e per evitare il completo accerchiamento del reparto, ripiegava su linee arretrate” (zona di Krasnogorowka, dicembre 1942). (Al X Battaglione Ferrovieri).06

Medaglia di Bronzo al Merito dell’Esercito – Decreto 24 giugno 1984.

“A seguito del crollo del ponte ferroviario sul fiume Toce in località Verbania provocato dall’alluvione dell’ottobre 1977, il Reggimento Genio Ferrovieri poneva in opera un materiale da ponte di nuovo tipo, impiegato per la prima volta in Europa, nella sua massima possibilità di “unica luce” di 120 metri. Venivano così tempestivamente ripristinati la linea Milano – Domodossola ed il normale svolgimento dell’intenso traffico ferroviario sino alla ricostruzione del ponte definitivo. Tale realizzazione – e la successiva fase di smontaggio avvenuta anni dopo – imponevano il superamento di enormi difficoltà tecniche, dovute alla mancanza di precedenti esperienze ed alle difficili condizioni ambientali. L’opera, la cui novità ed arditezza sono state oggetto di interesse ed apprezzamento da parte dei tecnici delle ferrovie dei principali paesi del mondo, ha dimostrato l’elevato livello di professionalità del Reggimento ed ha suscitato l’unanime riconoscenza della popolazione.” Zona di Verbania, 1978-1982.