SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1959 – TESSERA N° 80
Motto: “Con il sacrificio la gloria”
Festa: 8 agosto – anniversario della conquista di Gorizia (1916)
Mostrina: rettangolare di colore giallo
Sede: il Reggimento è stato sciolto il 22 gennaio 1999
STEMMA ARALDICO
La prima partizione propone il legame spirituale e materiale fra il Reggimento e la città di Casale, mediante l’inserimento di una parte dello scudo della città stessa. I colori coincidono anche con quelli dell’arme di Palermo, sede del Corpo (dal 1713 al 1722) nel lontano periodo del Regno di Sardegna.
La seconda partizione ha specifico riferimento al nome, ai legami territoriali ed alla tradizione che vincola il Reggimento al Monferrato; vi è pertanto riportata una parte dell’arme stessa del Monferrato, sulla punta dello scudo l’albero d’oro, che indica la sublimità di concetto indirizzata ad imprese gloriose; ricorda con le due stelle le due M.A.V.M. meritate dal Reggimento.
Il capo d’oro simboleggia la M.O.V.M. concessa al Reggimento e nel quartier franco compare l’obelisco del Calvario, sul M.Podgora, ove si batterono con “mirabile valore” i fanti dell’11°.
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Nel 1619 viene costituito il Reggimento du Cheynez, uno dei primi della fanteria d’ordinanza nazionale, su dieci compagnie formate interamente da personale savoiardo. Cambia varie denominazioni tratte dai nomi dei comandanti fino ad assumere il 22 giugno 1664 quella di Reggimento di “Monferrato”. Unitamente ai reggimenti di “Saluzzo” e di “Alessandria” forma nel dicembre 1798 la 2^ Mezza Brigata di Linea che viene poi sciolta nell’aprile 1799. Il “Monferrato” si ricostituisce nel luglio 1814 ed il 1° novembre 1815, rimanendo sempre articolato su due battaglioni in pace e quattro in guerra, prende il nome di. Brigata di “Monferrato”. Incorpora successivamente il Reggimento Provinciale di Novara ed il Battaglione di Casale. Il 31 maggio 1821, in seguito agli avvenimenti politici di quell’anno, la brigata viene sciolta ed il suo personale forma il I Battaglione Provvisorio di Linea. Con decreto 13 novembre 1821 viene formata la Brigata “Casale”» nella quale vengono inseriti il I Battaglione Provvisorio ed il Battaglione Cacciatori Italiani.
Il 25 ottobre 1831, divisa la brigata in due reggimenti, diviene 1° Reggimento (Brigata “Casale”); dal 4 maggio 1839 assume 1a denominazione di 11° Reggimento Fanteria (Brigata “Casale)». Sciolte le brigate permanenti, il 15 ottobre 1871 prende il nome di 11° Reggimento Fanteria “Casale”, poi dal 2 gennaio 1881 torna ad essere riunito con il 12° nella ricostituita brigata. Con l’ordinamento del 1926 l’11° Reggimento Fanteria “Casale” è assegnato alla XVII Brigata.
Nel marzo 1941 viene inquadrato nella Divisione di Fanteria “Casale» con il seguente organico: comando; compagnia comando reggimentale; I, II e III battaglione fucilieri; XI battaglione complementi; compagnia mortai da 81; batteria armi d’accompagnamento da 65/17.
Sciolto l’8 settembre 1943 a seguito di eventi bellici, viene ricostituito il 1° luglio 1958 quale 11° Reggimento Fanteria “Casale” (CAR). Con la ristrutturazione dell’Esercito, dal 15 novembre 1975 l’unità cambia nome in 11° Battaglione Fanteria “Casale” ed in tale circostanza eredita Bandiera e tradizioni dell’antico 11° Reggimento; dal 1992 modifica la denominazione in 11° Battaglione “Casale”.
Con il ripristino del livello reggimentale nell’Esercito Italiano, viene ricostituito l’11º Reggimento «Casale», che con la riorganizzazione dell’Esercito Italiano del 1966, nel 1997passa alle dipendenze del 1° CONFOD (1° Comando delle Forze di Difesa) di Vittorio Veneto, inquadrato nei Supporti Tattici e Logistici di Corpo d’Armata.
L’11º Reggimento «Casale» viene sciolto il 22 gennaio 1999 a Casale Monferrato.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D’ARME
Superata la prova del fuoco nel corso del conflitto contro la Spagna (1625-26) il reggimento partecipa alla guerra per la successione di Mantova (1628 -31) e a quella tra franco – piemontesi e austro-spagnoli (1635-36) ove ha modo di distinguersi a Tornavento, allorché si porta tempestivamente in aiuto dei francesi, in procinto di soccombere e decide favorevolmente le sorti del combattimento. Impiegato nuovamente nel 1672 contro Genova il 18 luglio si batte a Oneglia ed il 10 ottobre ad Ovada.
Lega di Augusta (1701-13): Nell’agosto del 1690 combatte a Staffarda ed il 5 ottobre 1693 è presente allo sfortunato scontro di Marsaglia.
Successione di Spagna (1701-13): Il 15 agosto 1702 partecipa alla battaglia di Luzzara, quindi viene impegnato dall’ottobre 1704 all’aprile 1705 nella difesa di Verrua e nel periodo maggio – settembre 1706 nella difesa di Torino.
Sicilia (1718-19): Due battaglioni del “Monferrato”, assieme a due del “Saluzzo”, inviati a Trapani difendono la piazza dal 17 luglio 1718 al 27 novembre 1719 dal blocco posto dagli spagnoli.
Successione di Polonia (1733-35): Partecipa il 29 giugno 1734 al fatto d’arme di Parma ove si fronteggiano franco – piemontesi ed austriaci.
Successione d’Austria (1742-48): Nell’ottobre del 1743 è impegnato nella battaglia di Casteldelfino e nel settembre dell’anno successivo reparti del reggimento sono alla difesa di Cuneo assediata e altri alla battaglia di Madonna dell’Olmo.
Franco – Piemontese (1792-96): Prende parte alla campagna distinguendosi nell’aprile del 1796 a Dego e a Montenotte.
Grenoble (1815): Nel luglio è fra le forze che assediano la città.
Prima d’Indipendenza (1848-49):
1848: è fra i protagonisti dei principali fatti d’arme. I1 5 maggio partecipa alla ricognizione offensiva su Santa Lucia ove perde 117 uomini, il 30 maggio è in prima linea a Goito ed il 3 agosto combatte a Milano ove subisce gravi perdite.
1849: nel marzo prende parte ai combattimenti alla Sforzesca e a Novara.
Crimea (1855-56): Vi prendono parte le compagnie 1ª, 5ª, 9ª e 13ª riunite in un battaglione del 5° Reggimento Provvisorio, che nell’agosto partecipa al combattimento della Cernaia.
Seconda d’Indipendenza (1859): Combatte il 24 giugno a S. Martino ove si lancia in sei attacchi alla baionetta durante i quali cadono 25 ufficiali e 650 uomini. Partecipa quindi all’investimento di Peschiera.
Brigantaggio (1860-70): Nel corso del 1862 gli uomini dell’11° affrontano varie bande in avverse località fra cui S.Pietro Infine, Pastena, Formia, le Mainarde riscuotendo ovunque dimostrazioni di riconoscenza da parte delle popolazioni. Nel 1865 i reparti del reggimento effettuano azioni contro i fuorilegge nelle zone di Melfi, Lacedonia, S.1 Giorgio Arsano, S. Pietro Infine.
Terza d’Indipendenza (1866): E’ inquadrato nella 12ª Divisione e si porta sulla destra del Po; per la conclusione imprevista della battaglia di Custoza deve ripiegare nei pressi di Modena. Nel secondo periodo della guerra si porta nel Veneto nei pressi di Palmanova, ove sopravviene la cessazione delie ostilità.
Eritrea (1887-88) (1895-97): Alla campagna del 1887 partecipa la 1ª Compagnia e per quella del 1895 fornisce 11 ufficiali e 280 uomini per vari reparti mobilitati.
Libia (1911-12): Tutto il reggimento è inviato in Libia e partecipa fra gli altri ai combattimenti di Zuara, Misurata, Kasr ras el Leben, Derna; in quest’ultima località si distingue il I Battaglione che merita una medaglia d’argento al valor militare.
Prima Mondiale (1915-18):
1915: dislocato con il 12° nella zona del Podgora vi rimane ininterrottamente per quattordici mesi. Nel corso dell’anno i suoi fanti assaltano più volte le trincee nemiche saldamente presidiate e munite di reticolati solidissimi, per le azioni condotte da ottobre a dicembre merita la medaglia d’oro al valor militare.
1916: in agosto ha finalmente ragione dell’avversario superando il 6 la difesa di cresta del Calvario, da dove discende fino al villaggio di Podgora; il 7 resiste tenacemente ad un violento contrattacco austriaco; l’8 i fanti dell’11° passano a guado l’Isonzo e ne occupano la riva sinistra; l’11 tutta la brigata raggiunge la linea del Vertojba e merita la citazione sul bollettino di guerra n. 442. Dall’11 settembre al 5 novembre il reggimento partecipa alla settima, ottava e nona battaglia dell’Isonzo.
1917: in giugno effettua azioni dimostrative sull’Altopiano di Asiago. Il 22 dicembre la 7ª Compagnia irrompe di sorpresa in un appostamento nemico e cattura ventidue prigionieri; il 28 l’irruzione è ripetuta favorevolmente dal I Battaglione.
1918: rimane sull’Altopiano fino ad aprile e da giugno ad agosto. In ottobre partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto; il 30 raggiunge S. Pietro di Filetto ed il 1° novembre è a Lago. dove viene fermato dall’armistizio.
Seconda Mondiale (1940-45):
1940: rimane in Italia Per tutto l’anno.
1941: viene approntato in gennaio ed è trasferito al fronte greco – albanese dove in aprile si distingue in cinque giorni di aspri combattimenti al termine dei quali supera le difese nemiche nella zona di Argirocastro – Kakavia.
1942: rimane a presidio del territorio greco occupato.
1943:dopo l’8 settembre alcuni reparti dell’11°concorrono efficacemente alla lotta di liberazione unendosi ai partigiani greci.
RICOMPENSE ALLA BANDIERA
Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920.
“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18)” (All’Arma di Fanteria).
Medaglia d’Oro – Decreto 3 agosto 1916
«Con mirabile valore e saldezza esemplare irruppe in ben sette linee di trincee nemiche sul Podgora (Gorizia), vi resistette, con indomita energia, a violenti e rinnovati contrattacchi e ne conquistò saldamente le pendici occidentali, raggiungendo la dorsale del Calvario (ottobre – dicembre 1915). Nelle operazioni che condussero alla presa di Gorizia (6 – 12 agosto 1916, confermò le prove di valore precedentemente date”.
Medaglia d’Argento – Decreto 12 luglio 1859
«Per la bella condotta tenuta dal reggimento durante la giornata del 24 giugno 1859 a S.Martino ».
Medaglia d’Argento – Decreto 29 maggio 1913
«Per la splendida prova di valore data dal I Battaglione, resistendo con esemplare fermezza ad in violento attacco di sorpresa, passando poi con ammirevole slancio al contrattacco a fondo, che portò la completa distruzione dell’avversario (Derna, 17 settembre 1912)».
Croce di Guerra – Decreto 31 dicembre 1947
«In cinque giorni di dura lotta, superando fortissime e predisposte resistenze, versando generoso tributo di sangue e dando prova di valore e spirito di sacrificio, con slancio ammirevole inseguiva il nemico e per primo raggiungeva la linea di confine, strenuamente difesa da superiori forze (fronte greco – albanese: Argirocastro, Kakavia, 18 – 22 aprile 1941) ».