SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL1950 – TESSERA N° 3
“Due volte invasa nel corso di venticinque anni, due volte la sua nobile ed intrepida gente si ergeva decisa, le armi in pugno, a combattere l’odiato tedesco. Subito dopo l’armistizio del settembre 1943 i suoi figli si organizzano in formazioni partigiane. E gli 86 impiccati, i 227 fucilati, i 7 arsi vivi, gli 11 morti per sevizie, i 5654 caduti in combattimento, assieme ai 301 feriti, ai 667 deportati e ai 7000 internati, costituiscono il tributo di sangue e di eroismo dato alla lotta di liberazione. Nei giorni di gloria dell’insurrezione i suoi volontari della libertà si opponevano arditamente senza misurare il numero del nemico e il suo armamento, al X corpo d’armata corazzato tedesco forte di tre divisioni, attestato a Ponte nelle Alpi gli precludevano ogni via di scampo e lo attaccavano di concerto con le sopraggiunte forze alleate ottenendone la resa a discrezione. Dalle rive sacre del Piave arrossato ancora una volta dall’italo sangue i suoi partigiani, che per primi ebbero il privilegio d’imbracciare le armi contro l’invasore, marciano oggi alla testa delle formazioni dei martiri e degli eroi di tutte le lotte per l’Italia una e libera e ci additano la via del dovere e del sacrificio. Settembre 1943 – aprile 1945”