REGGIMENTO “LANCIERI DI MONTEBELLO” (8°)

  

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Motto:  “Impetu hostem perterreo”.

Festa:  15 settembre – anniversario dei combattimenti di Roma – Porta San Paolo (1943)

Sede:   Roma – Caserma “Sabatini”.

Mostrina: fiamma a tre punte di colore verde filettata di nero.

Stemma araldico

Scudo partito:

Nel primo inquartato d’oro all’aquila spiegata di nero (Aosta), di nero al leone d’argento e linguato di rosso (reggimento Nizza), di argento al capo di rosso (Monferrato), di rosso alla croce d’argento (Novara)

Nel secondo d’argento all’albero al naturale, cimato da una stella d’azzurro, nodrito su un monte di verde movente dalla punta, accostato da due draghi pure di verde, affrontati e controrampanti, linguati e illuminati di rosso (città di Montebello).

Origini e vicende organiche

Il 16 settembre 1859 si costituisce settembre in Voghera il Reggimento “Cavalleggeri di Montebello” su tre squadroni forniti dai reggimenti “Cavalleggeri di Novara”, “Aosta” e “Monferrato”. Con decreto 6 giugno 1860 cambia specialità ed assume la denominazione di Reggimento “Lancieri di Montebello” che muta ancora, successivamente, in:

8°Reggimento di Cavalleria (Montebello) il 10 settembre 1871;

Reggimento di Cavalleria “Montebello” (8°) il 5 novembre 1876;

Reggimento “Lancieri di Montebello”(8°) il 16 dicembre 1897.

Durante la guerra 1915-18 i1 reggimento forma la 860ª cp. mitraglieri a piedi. A seguito della riduzione dei reggimenti dell’Arma sancita dal decreto 21 novembre 1919 il II gr. squadroni di “Montebello” prende il nome di “Cavalleggeri di Catania” avendone assorbito il reparto. Il 20 maggio 1920 il reggimento viene sciolto e le gloriose tradizioni sono affidate al reggimento “Nizza Cavalleria” nel quale trasferisce anche uno squadrone; cede inoltre due squadroni al reggimento “Lancieri Vittorio Emanuele II”. Viene ricostituito nel corso del secondo conflitto mondiale, il 15 luglio 1942, quale Raggruppamento Esplorante Corazzato (R.E.Co.) “Lancieri di Montebello” (8°) su: comando, squadrone comando, I gr. squadroni (con squadrone comando gr., due squadroni autoblindo, due squadroni motociclisti), II gr. squadroni (con squadrone comando gr., due squadroni semoventi da47/32, squadrone c/a da 20 mm). Dal 1° aprile 1943 è inquadrato nella Divisione di Cavalleria Corazzata “Ariete” (135ª), unitamente ai reggimenti di cavalleria “Vittorio Emanuele II” e “Lucca” e di artiglieria 135° e 235°.Il 16 settembre 1943, dopo aver preso parte alla difesa di Roma contro i tedeschi, viene sciolto per eventi bellici.

I1 1° gennaio 1950 si forma in Roma il Gruppo Squadroni “Lancieri di Montebello”; trasformato dal 1° maggio 1951 in 8° Reggimento Cavalleria Blindata “Lancieri di Montebello”, gradatamente completa l’organico su comando, squadrone comando, e tre gruppi squadroni. Da1 4 novembre 1958 riassume la denominazione tradizionale di Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) e tale rimane sino al 30 settembre 1975. In tale data, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito viene sciolto: la Bandiera e le gloriose tradizioni sono affidate 8° Gruppo Squadroni Corazzato “Lancieri di Montebello” che si forma contemporaneamente, sempre in Roma, sul I gr. squadroni del disciolto reggimento. Dal 1° luglio 1979 diviene 8° Gruppo Squadroni Meccanizzato “Lancieri di Montebello”.

Nel quadro del riordinamento de1la Forza Armata, il gruppo squadroni il 23 settembre 1992 viene ricostituito in Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) su comando, squadrone comando e servizi, un gr. su tre squadroni, con veste e fisionomia blindata. Nel 1993 partecipa alle operazioni in Somalia con uno squadrone autoblindo, dal 21 giugno al 22 luglio, nell’ambito della missione umanitaria Restore Hope. Nel corso delle operazioni muore il Sottotenente Andrea Millevoi e rimane ferito il Tenente Alessandro Scano. Nel periodo 1° febbraio – 3l marzo 1994 il reggimento è impegnato nell’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio, nella zona di Palermo. Nel marzo 2004 è stato costituito il gruppo squadroni a cavallo che affianca il gruppo squadroni blindato rilevandone gli impegni di rappresentanza.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Brigantaggio (1861-63): Capitanata

Terza d’ Indipendenza (1866)

Eritrea (1887-88): concorre alla formazione dello squadrone Cacciatori a Cavallo

(1895-97): invia un ufficiale e 69 soldati per il completamento di altri reparti

Libia (1911-12): fornisce 91 soldati a corpi mobilitati

Prima Mondiale (1915-18):

– 1916 Isonzo : Peteano (ago.)

– 1917: Visnadello (nov.)

– 1918: Vittorio Veneto: Piave, Udine (ott.-nov.)

Seconda Mondiale (1940-43):

– 1943: Territorio metropolitano

Liberazione (1943-45):

– 1943 Difesa di Roma (9-15 settembre).

Ricompense allo Stendardo

Al Valor Militare

Medaglia d’Argento – Decreto 31 gennaio 1947.

“Durante un grave collasso politico militare seppe mantenersi compatto e disciplinato, fedele al suo giuramento, ascoltando soltanto la voce del dovere e dell’onore. Nell’ardua missione di contrastare l’avanzata germanica su Roma, si prodigava con ardimento e decisione, riusciva a contenerla, sostenendo inoltre ed animando con l’esempio altri reparti impegnati nella durissima lotta. Lasciati sul terreno oltre metà degli effettivi e conscio della inanità del suo compito, continuava il combattimento, sino a quando un ordine superiore ne faceva cessare l’olocausto. Stremato ma non piegato, si conservò ancora saldamente raccolto intorno allo Stendardo da cui si allontanò a malincuore soltanto quando il comandante del reggimento fu costretto ad ordinarlo. Documento della sopravvivenza, anche nelle ore più buie, delle migliori forze della stirpe. Rinnovato esempio delle virtù della Cavalleria, che, pure nel più recente dei suoi impieghi, ha saputo ripetere, a difesa del sacro suolo della Patria, i fasti di una tradizione secolare e le gesta delle guerre di indipendenza e della prima guerra mondiale.” Roma – Via Ostiense – Porta San Paolo, 8 – l5 settembre 1943.

Riconoscimenti

Encomio Solenne – tributato dal Capo di SME

“Il Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°) ha partecipato alla missione di pace in Somalia, nell’ambito del Contingente “Italfor lbis 2″,22 con un proprio squadrone che si è prodigato nelle operazioni di soccorso alla popolazione locale. Pur agendo in uno scenario caratterizzato da gravi difficoltà ambientali ed operative, il personale del Reggimento ha operato con totale dedizione ed elevata professionalità, mettendo in luce, durante le numerose azioni di rastrellamento e nei conflitti a fuoco in cui è stato coinvolto, alto livello di efficienza, eccezionale coraggio e generosità. L’impegno del reparto non è venuto meno neanche nel difficile momento seguito ai combattimenti del 2 luglio 1993, nel corso dei quali cadeva il S. Ten. MILLEVOI. Quadri e lancieri tutti hanno sempre assolto il compito con spiccato senso del dovere, rendendo così onore alle nobilissime tradizioni del Reggimento, riscuotendo unanimi consensi da parte delle Autorità nonché l’ammirazione dei Contingenti esteri partecipanti all’Operazione”. Somalia, 28 giugno 1993 – 29 settembre 1993.