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Gaio, in araldica si dice di attributo del cavallo passante senza finimenti.
Ghibellina (alla), in araldica si definiscono i merli del castello tagliati a coda di rondine.
Gherone, vedasi pezze onorevoli.
Globo imperiale, in araldica è d’oro, crociato, tenuto con una zampa dall’aquila imperiale.
Grido d’arme, in araldica si dice di parole o frasi che i cavalieri usavano nei tornei o in battaglia per riconoscersi e caricarsi emotivamente nel lanciarsi in combattimento.
Grifone o grifo, in araldica si dice di animale chimerico con il capo, le ali, la metà superiore del corpo e le zampe anteriori d’aquila, le zampe posteriori e la coda di leone.
Gru, in araldica si rappresenta di profilo con la zampa destra alzata che trattiene un sasso detto “vigilanza”.
Gualdrappa, in araldica si dice di drappo che copre il dorso del cavallo, spesso riporta le insegne del guerriero che lo cavalca.
Guarnito, in araldica si dice dell’elsa delle spade e delle sciabole di smalto diverso dalla lama.
Guelfa (alla), in araldica si definiscono le merlature quadre o rettangolari dei castelli, torri, ecc.
Guerriero, in araldica si dice di combattente appiedato.
Idra, in araldica si dice di mostro favoloso a sette teste, ali di pipistrello, zampe d’aquila, coda di serpente; si pone di profilo.
IHS, in araldica si dice di trigramma greco del nome di Gesù riportato nelle insegne di “ordini religiosi”.
Illeonito, in araldica si dice di leopardo in posizione rampante.
Illeopardito, in araldica dicesi del leone passante.
Illuminato, in araldica si definisce l’animale con occhi di smalto diverso da quello del corpo; in particolare il cavallo si dirà “animato”.
Il tutto di, in araldica si dice di più figure, che nominate nella blasonatura, abbiano lo stesso smalto.
Immortalità, in araldica è il rogo della Fenice.
Impresa, in araldica può essere di corpo o di anima; nel primo caso è una figura che sostiene il motto, nel secondo caso una sentenza o frase allegorica e si pone in fascia sotto lo scudo.
Inalberato, in araldica è la definizione del cavallo o dell’unicorno, ritti sulle zampe posteriori.
In banda, in sbarra, in fascia, in palo, in araldica sono precisazioni circa la posizione delle figure.
In cinta o in orlo, in araldica si dice di sei, sette o più figure poste nello scudo a girare ad ugual distanza dal bordo.
In divisa, in araldica è la definizione della banda, fascia o sbarra ridotte a 2/3 della loro normale larghezza; se la divisa è in banda si dice “banda in divisa”; se in fascia si dirà “fascia in divisa”; se in sbarra si dirà “traversa”.
Ingegno, in araldica è parte della chiave che entra nella serratura.
Insù (all’), in araldica si dice di arma con la punta verso l’alto.
Ingiù (all’), in araldica si dice di arma con la punta verso il basso
Inquartato, in araldica vedasi partizioni principali dello scudo; è lo scudo diviso in quattro parti uguali.
Interzato, in araldica vedasi partizioni principali dello scudo; è lo scudo diviso in tre parti uguali.