4° REGGIMENTO GENIO GUASTATORI

  

SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 2022

Motto:   “Ad ogni costo”

Festa:    24 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)

Sede:     Palermo – Caserma “Scianna”

Mostrina: fiamma ad una punta, di colore nero con bordo cremisi su rettangolo con sfondo bianco e rosso in diagonale, sormontato da una granata nera con fiamma rossa a cinque lingue cui è sovrapposto un gladio in metallo.

 

Stemma Araldico

1° quarto arme di Verona: legame territoriale con la città ove il reggimento ha avuto vita.

2° quarto arme di Trento: legame territoriale con la città dove nel 1915 è stato formato il 4° btg. g. p. “Orta”, cui sono state affidate all’epoca le tradizioni del reggimento g.

3° quarto legame storico con l’Ucraina e la terra di Russia ove il II btg. misto g. della D. “Tridentina” ha meritato una M. A. V. M.

4° quarto legame territoriale con l’Albania ove sono stati impiegati i btg. misti g. II e V.

Origini e vicende organiche

Il 1° ottobre 1922 viene costituito in Verona il 3° Raggruppamento Genio di Corpo d’Armata con il concorso del btg. zappatori e del btg. telegrafisti formati presso il V C.A. fin dal 1° aprile 1920. La nuova unità comprende comando, btg. zappatori – minatori con una sezione motoristi – teleferisti ed una sezione pompieri, btg. telegrafisti con sezione colombofili e tre colombaie. Il 1° marzo 1923 vengono sciolte le sezioni mototeleferisti, colombofili e pompieri.

Il 1° novembre 1926 diviene 4° Reggimento Genio su comando, btg. zappatori – minatori, btg. telegrafisti, deposito e mantiene in organico tre colombaie. Nel febbraio 1928 cede all’11° reggimento in

corso di formazione una cp. telegrafisti ed una colombaia sostituita nel 1929 con due di nuova costituzione. Nel gennaio 1931 il btg. teleferisti prende il nome di btg. minatori – teleferisti e lo stesso il 28 ottobre 1932 è trasferito al 2° reggimento minatori. Il reggimento nel 1934 assume un nuovo organico su comando, btg. zappatori – minatori, btg. telegrafisti, btg. radiotelegrafisti, cp. allievi sottufficiali, deposito, tre colombaie; nel febbraio dello stesso anno i reparti zappatori – minatori divengono zappatori – artieri denominazione modificata ancora nel settembre 1936 in artieri. Per l’esigenza A. O. nel luglio 1935 il deposito costituisce il LI btg. misto per la D. mot. “Trento”: l’8 dicembre il btg. è mobilitato e trasferito in A.S.; vengono inoltre formati una cp. mista per la D. alp. “Pusteria” inviata in A. O., il V btg. misto per D. celere ed un btg. A.S.. Tali reparti rientrano in sede al termine dell’esigenza. Nel gennaio 1937 anche i reparti telegrafisti e radiotelegrafisti cambiano denominazione in reparti trasmissioni. Con l’inizio del secondo conflitto mondiale il reggimento diviene centro di mobilitazione e tramite il deposito costituisce e mobilita:

– cdi rgpt. genio: 9°;

– cdi btg. misto genio: II per D. alp. “Tridentina”; V per D. alp. “Pusteria”; LI per D. mot. “Trento”; XXXII poi CXXXII per D. cor. “Ariete”;

– cdi btg. artieri: I, XIII e XXI:

– cdi btg. guastatori: XXX;

– cdi btg. misto collegamenti: I per Armata del Po;

– colombaie mobili: 1, 9ª, 11ª e 32ª, e numerose altre unità a livello inferiore. Il reggimento viene sciolto nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall’armistizio.

Il Comando 9° Raggruppamento Genio il 10 giugno 1940 inquadra i battaglioni XIII e XXI artieri, I e IX pontieri, I collegamenti ed è assegnato all’Armata del Po con la quale rimane sino al 10 febbraio 1941 allorché lascia Verona e si porta a Cava dei Tirreni con il I btg. collegamenti, la 140ª cp. marconisti, la 1ª cp. fotoelettricisti e la 35ª cp. chimica. I btg. XIII artierl, I e X pontieri sono trasferiti alle dipendenze della 4ª Armata. Nel 1943 il rgpt. è in Sicilia alle dipendenze del Comando Genio della 6ª Armata; dal comando dislocato a Villa Pergusa (Enna) dipendono i btg. II telegrafisti, XI marconisti, CIV e CV minatori, la 141ª colombaia ausiliaria ed altri reparti a livello cp.. Il rgpt. si scioglie nel luglio 1943 per eventi bellici.

Nell’ambito dei provvedimenti connessi con la ristrutturazione dell’Esercito il 7novembre 1975 viene costituito in Trento il 4° Battaglione Genio Pionieri “Orta”, per trasformazione del preesistente XIV btg. g.p. di C.A. ed è posto alle dipendenze del Comando Genio del 4° C’ A’ alpino. L’unità formata da comando, cp. comando e parco, tre cp. pionieri è resa erede delle tradizioni dei 4° reggimento g. e con decreto 12 novembre 1976 ne riceve anche la Bandiera. Il battaglione ha modo di distinguersi nell’opera di soccorso a favore della popolazione nelle zone terremotate del Friuli (1976) e delle provincie di Avellino e Potenza (1980).

L’ordinamento viene ancora modificato nel novembre 1986 su comando, cp. comando e servizi, cp. attrezzatture speciali, tre cp. pionieri. Dal 14 settembre al 28 ottobre 1992 “Orta” prende parte all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio nella provincia di Ragusa. Sempre nel 1992 l’unità è impegnata, con personale e mezzi, nell’operazione umanitaria “Pellicano” in Albania.

Con il riordinamento della Forza Armate il battaglione perde l’autonomia il 3 ottobre 1993 ed il personale concorre alla formazione del 1° Reggimento Genio. Battaglione e Reggimento saranno poi sciolti il 13 ottobre 1995.

Il 4° Reggimento Genio Pionieri viene ricostituito in Palermo il 19 settembre 1992, con il personale del preesistente 51° btg. “Simeto”. Il Reggimento è subito impegnato nell’operazione “Vespri Siciliani” nel settore di Palermo. Il 24 ottobre 1995 riceve la Bandiera del 4° dal disciolto btg. g.p. “Orta” e successivamente versa il Vessillo del 51° al Sacrario del Vittoriano. Inquadrato nella Brigata “Aosta”, nel 2000 assume la denominazione di 4º Reggimento Genio Guastatori.

Campagne di guerra e fatti d’arme

Africa Orientale (1935-36): LI btg misto (con la D. mot. “Trento”) e una cp. mista (con la D. alp. “Pusteria”)

Seconda Mondiale (1940-43): le unità mobilitate prendono parte alle operazioni sui vari fronti. In particolare:

– 1941: Albania (XXX btg. gua.)

– 1941-42: Africa Settentrionale (LI e CXXXII btg misto g.)

– 1942-43: Russia (II btg. misto g. “Tridentina” e XXX btg. gua.)

Ricompense alla Bandiera

Al Valor Militare

Medaglia d’Argento – Decreto 31 dicembre 1947

“Saldo e perfetto strumento di guerra, fuso in un unico fascio di energie ed intrepida volontà, in sette mesi di aspra campagna si è riconfermato degno delle più alte e gloriose tradizioni dell’Arma. Di temeraria consapevole arditezza gli artieri, di singolare perizia e capacità i trasmettitori, in ogni azione superbamente vincevano ogni avversità del nemico e dell’ambiente. Nelle epiche giornate del ripiegamento del fronte del Don, chiamato ad arginare in Opyt l’urto di ingenti forze nemiche, lasciati gli abituali strumenti ed impugnati i moschetti e contrattaccavano con irruenza il nemico preponderante di forze e di mezzi, spezzandone l’impeto e impedendone l’accerchiamento di unità nazionali ed alleate. Ridotto nel numero, stremato da otto giorni di successivi combattimenti nella battaglia di Nikolajewka, si lanciava ancora con supremo coraggio ed incrollabile fede sul nemico e con nuovo tributo di sangue abnegazione e valore ne stroncava la furia contribuendo in modo decisivo al successo finale” (fronte russo: Opyt, Nikolajewka, agosto 1942 – febbraio 1943). (Al II Battaglione Misto Genio “Tridentina”)

Al Valore dell’Esercito

Medaglia d’Oro – Decreto 28 aprile 2003

“Reggimento Genio sempre in prima linea, ha condotto con successo ed eccezionale efficacia numerosissime attività militari non belliche dirette a salvare vite umane, ad impedire sinistri e ad attenuarne le conseguenze. Tra queste: i concorsi forniti per le emergenze Etna e Stromboli nel 2001 e nel 2002 e per la crisi idrica in Sicilia nel 2002, gli innumerevoli interventi di bonifica del territorio da ordigni inesplosi, la collaborazione assicurata alle forze di Polizia nell’attività giudiziaria di ricerca di latitanti, la vigilanza di depositi, le scorte di materiali sensibili, il rastrellamento per la ricerca di personale disperso, la demolizione di opere abusive. In ogni circostanza, gli uomini del 4° Reggimento Genio hanno operato con sereno coraggio e consolidata perizia, mettendo, talvolta, a repentaglio la propria incolumità nell’adempimento del dovere, onorando, in tal modo, i valori pregnanti della professione militare. L’opera altamente qualificata fornita dal 4° Reggimento, chiara testimonianza di altissime virtu’ militari e grande spirito di sacrificio, ha contribuito in maniera determinante ad incrementare il lustro ed il decoro dell’Arma del Genio, nonché della Forza Armata nel contesto sociale nazionale.”