Filippo Guerrieri nacque a Monti di Licciana Nardi (Massa Carrara) il 17 agosto 1891 e morì a Genova l’11 maggio 1967.
Volontario nella guerra di Libia (1911-1912); nella 1^ Guerra Mondiale combattè nei reparti di Fanteria (21° – 210° e 62° reggimenti) nei fronti del Carso, del Trentino e della Macedonia. Nel giugno 1916 comandò la “Compagnia della morte” posta a a sbarrare sulla linea Arsiero – Velo d’Astico l’avanzata del nemico. Due volte ferito meritò tre Medaglie d’Argento al V.M. e una di Bronzo sul campo.
Militante dell’Azione Cattolica e del Partito Popolare, ne fu consigliere e deputato provinciale a Massa Carrara, candidato alle elezioni politiche nel 1924 ed ultimo segretario per la Provincia di Genova, prima dello scioglimento dei partiti politici deciso dal fascismo. Iscritto fin dall’inizio alla Democrazia Cristiana, nel suo studio legale in via Fieschi si raccolsero per la prima volta gli esponenti della risorgente democrazia per costituire il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria. Membro dell’Assemblea Costituente, fu deputato DC dalla I alla IV legislatura. Tra i ruoli ricoperti, quello di membro del consiglio direttivo del gruppo parlamentare democristiano alla Camera, vicepresidente e presidente della VII Commissione parlamentare della difesa e presidente della Commissione interparlamentare di vigilanza sulle radiodiffusioni. Svolse la sua attività parlamentare in favore delle Forze Armate, dei militari in servizio e congedo, dei mutilati ed invalidi di guerra, rivendicando per gli ex combattenti della Grande Guerra il diritto alla pensione. Fondatore a Genova, insieme ad altri, dell’Università popolare “Contardo Ferrini”, dal 1958 al 1967, data della sua morte Guerrieri fu presidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro tra i Decorati al valor militare, riuscendo a dotare l’Istituto della sede attuale di Piazza Galeno 1.
La città di Genova ed il comune di Licciana Nardi gli hanno dedicato rispettivamente una scalinata e la via principale. La sua Famiglia ha istituito una Borsa di studio a beneficio di un figlio di Carabiniere della Legione Liguria che abbia ottenuto un significativo risultato negli studi.
Decorazioni al Valor Militare
Medaglia d’Argento al Valor Militare
“Assunto volontariamente il comando di una squadra per la posa e il brillamento di tubi esplosivi nei reticolati nemici, sebbene in condizioni difficili, e sotto il grandinare dei proiettili, portava a compimento l’opera sua con splendido risultato. “ – Monfalcone (quota 85) , 20 ottobre 1915
Medaglia d’Argento al Valor Militare
“In accompagnamento del proprio comandante di battaglione in ardita ricognizione ritornava attraversando zona battuta a portare ordine di arresto al battaglione. Nuovamente raggiunto il comandante di battaglione e ricevuto l’ordine di proseguire da solo, nella ricognizione per l’imminente attacco, mentre il suo superiore trovava morte gloriosa, compiva la sua missione restando isolato e sfuggendo alle insidie nemiche tendenti a catturarlo durante un’intera notte. Al mattino, mentre il battaglione attaccava, sotto intenso fuoco di artiglieria e fucileria, riprendeva il suo posto di comando e guidava la compagnia in furiosa lotta.” – Monte Cimone, 27 giugno 1916
Medaglia d’Argento al Valor Militare
“Costante mirabile esempio di alte virtù militare, con nobili parole d’incitamento e con slancio irresistibile, guidava la propria compagnia all’attacco delle posizioni nemiche. Ferito gravemente, non abbandonava il posto, e continuava ad incorare alla lotta i propri dipendenti, finchè, per ordine del comandante di battaglione, venne trasportato al posto di medicazione.”11
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
“Dando bell’esempio di calma, fermezza e sprezzo del pericolo, seppe conservarsi sulla posizione, nonostante fosse sconvolta ogni difesa da intenso bombardamento nemico” – Dosso Faiti, 18 gennaio 1918