Verbale VI – 18 Dicembre 1928

  

Verbale

della VI^ seduta del Direttorio Nazionale

18 Dicembre 1928

anno VII°

Ordine del Giorno

1° Comunicazioni

2° Investimento dei fondi dell’Emblema

3° Dimissioni del Comm. Toffano da Presidente della Federazione Veneta e da componente il Consiglio Nazionale

4° Modifiche al Regolamento Generale.

5° Varia (Riduzioni Ferroviarie – vertenze ecc.)

Sono presenti: Rossi Barricelli De Cesaris Lissia Delvecchio De PinedoPellizzari.

La seduta avrà inizio alle ore 21.45.

E’ approvato il verbale della seduta precedente.

Comunicazioni – Barricelli comunica: le SS.AA.RR. il Duca d’Aosta e il Duca di Pistoia hanno inviato in dono all’Istituto le loro fotografie con autografi; così pure il Grande Ammiraglio Thaon di Revel.

Il giorno 15 novembre si è costituito il gruppo dell’Istituto del Nastro Azzurro in Gallarate, con 18 soci.

Avendo la Sezione di Taranto chiesta l’esenzione della tassa dell’Emblema per i socio Sardella Cosimo, operaio, padre di 11 figli, la Segreteria Generale credette opportuno, oltre all’esenzione della tassa, d’inviare al Sardella un sussidio di £ 200 – prelevate dal fondo beneficenza. Sono pervenute lettere di ringraziamento del Presidente della Sezione di Taranto e del suo socio Sardella – Il Direttorio approva.

La Coppa del Nastro Azzurro, offerta dall’Istituto all’Opera Nazionale Dopolavoro dell’Urbe, fu contesa domenica 16 dicembre al Poligono di Tiro della Farnesina.

La Coppa fu attribuita alla squadra dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, e l’annesso premio di  £ 500 fu ripartito fra i cinque tiratori della squadra stessa.

La Coppa in argento, con incisione a punta secca dell’Emblema e del titolo dell’Istituto è costata £ 800. Detta somma, unita al premio annuo di £ 500, sono prelevate dal Fondo Emblema. Il Direttorio approva e dà incarico al Segretario Generale di preparare l’istituzione di nuove Coppe.

Investimento dei fondi dell’Emblema – Il Direttorio, dopo breve discussione dà incarico al Segretario Generale di acquistare titoli del Prestito del Littorio per £ 220.000 (duecentoventimila) e di lasciare a conto corrente presso il Banco di Napoli e la Banca Nazionale di Credito le rimanenti £ 27.000 – (ventisettemila)

Dimissioni del Comm. Toffano da Presidente della Federazione Veneta e da componente il Consiglio Nazionale – Il Direttorio udita la relazione del Presidente, e presa visione della lettera di dimissioni del Comm. Toffano; apprezzando i motivi di delicatezza che suggerirono tali dimissioni, decide di accettare soltanto quelle da Presidente della Federazione di Venezia, e di respingere invece quello da Consigliere Nazionale.

Si dà incarico al Segretario Generale di pregare il Presidente della Sezione di Venezia Ing. Ferrero, di voler reggere interinalmente, sino ad esaurimento della vertenza Toffano, affidata alla locale Corte d’Onore, le sorti della Federazione

Modifiche al Regolamento Generale – Il Direttorio approva le seguenti aggiunte al Regolamento Generale.

All’Art. 4 – dopo il comma concernente i soci ordinari, aggiunge il seguente comma:

Soci Vitalizi – Il socio Vitalizio paga, una volta tanto, la somma di £ 200 – restando così esentato da ulteriori versamenti annuali. E’ soggetto tuttavia a tutte le disposizioni disciplinari come per i soci ordinari.

L’Art. 14 è mutato nel seguente:

Art: 14: Degli Ispettori – Gli Ispettori hanno l’ufficio di compiere per incarico del Direttorio ispezioni presso le Federazione, Sezioni e Gruppi, ove si reputi necessario un intervento.

Varia – Il Presidente informa il Direttorio sulle trattative iniziate col Ministro delle Comunicazioni per ottenere riduzioni ferroviarie in favore di quelle categorie di decorati non ancora beneficiate. L’iniziativa tende ad ottenere per i super decorati parità di trattamento con gli insigniti dell’Ordine Militare di Savoia, e per gli altri decorati le stesse facilitazioni accordati ai mutilati.

Barricelli crede opportuno di chiedere anche quest’anno un’udienza privata a S.M. il Re per porgergli gli auguri dei decorati al Valore militare e per offrirgli la medaglia del Decennale. Il Direttorio approva.

Barricelli informa anche che gli avvocati Caprara e Imperatori, i quali hanno dovuto ritardare la loro partenza per difficoltà inerenti alla concessione dei passaporti, si imbarcheranno il giorno 4 Gennaio a Genova, diretti a Buenos Ayres per iniziare i lavori del compito loro affidato dalla società S I. A.M.

Il Direttorio prende in esame un’istanza inviata dal socio Cap.no Bertolini per il tramite della Sezione di Milano, il quale tende ad ottenere la riabilitazione e la reintegrazione del grado dal quale fu rimosso per debiti di gioco.

In di lui favore si esprimono con calde raccomandazioni il Gen.le Ronchi Presidente della Corte d’Onore Azzurra  di Milano, ed il Colonn.lo Ambrogetti.

Il Direttorio decide di acconsentire il desiderio dei dirigenti la Sezione di Milano per l’inoltro di domanda di grazia al Sovrano.

Il Direttorio prende poi in esame la vertenza sorta in Novara fra il Colonn.lo Bertone Presidente di quella Sezione ed il D.r Lampugnani Vice Presidente della medesima, per disparità di apprezzamenti circa la condotta politica del Tenente Colonn.lo Cunzolo.

Il Colonn.lo Bertone ha inviato le sue dimissioni dalla carica, ed una relazione dei fatti. Analoga relazione fu inviata dal Lampognani in seguito a richiesta della Segreteria Generale.

Le due relazioni, pur riproducendo gli stessi avvenimenti, appaiono essenzialmente diverse negli apprezzamenti personali, dovuti a lo sfondo politico della vertenza.

Ma poiché nella vertenza cavalleresca svoltasi fra i due predetti azzurri i quattro padrini, non avendo raggiunto l’accordo decisero di rimettersi al parere arbitrale del Console Basile, Segretario Federale del Partito Nazionale Fascista in Torino, il Direttorio dà incarico, prima di qualsiasi decisione in merito alle dimissioni del Bertone, alla Medaglia d’Oro De Cesaris, di recarsi a Torino a conferire col socio Basile in merito alla vertenza in corso, onde fornire gli indispensabili elementi di giudizio. In ultimo il Direttorio esamina il ricorso del socio Sansone di Palermo, il quale ebbe nel 1914 una lieve condanna per grida sediziose in occasione di una dimostrazione repubblicana. In seguito il Sansone ebbe condotta irreprensibile e compì con onore il suo dovere in Guerra. Una lettera del Questore di Palermo informa che il Sansone è radiato dal registro dei sovversivi.

Il Sansone domanda l’interessamento del Direttorio per la sua riabilitazione. Il Direttorio Nazionale dà incarico di consigliare il Sansone a chiedere direttamente la sua riabilitazione per via legale al Magistrato, e di sospendere intanto qualsiasi provvedimento a di lui carico, da parte della Sezione di Palermo.

Il Direttorio dà inoltre incarico al Segretario Gen.le di prendere accordi con l’Ass.ne Combattenti per la partecipazione dell’Istituto alla Mostra del Fascismo, che sarà inaugurata il 23 marzo 1929. La seduta è tolta alle ore 23.

 

Il Presidente

Il Segretario Generale

Vedi Verbale 30 Luglio 1931 e constatazione notarile.