Verbale della seduta del direttorio nazionale
del giorno 15 Gennaio 1932
Ordine del giorno
Congresso nazionale
Bollettino
Lotteria o Tombola telegrafica
Caso Lémetre – De Magistris
Caso Bernardo di Caltanissetta
Varie
L’anno 1932 a dì 15 del mese di Gennaio si è riunito il Direttorio Nazionale presenti i Camerati On. Rossi Amilcare Presidente, Barbieri Giuseppe, De Cesaris Ulderico, Delvecchio Pietro, Lissia Pietro, Scorza Carlo.
Assente giustificato l’On. Pellizzari Vico.
Il Presidente dà “il benvenuto” ai nuovi componenti del Direttorio, e particolarmente all’On. Carlo Scorza di cui ricorda ed esalta le benemerenze per i servizi resi alla Patria e al Regime.
L’onorevole Scorza ringrazia il Presidente ed i Camerati presenti che si sono associati al plauso ed dal vibrante saluto, ricambiando, consensi di schietta simpatia, gli affettuosi sentimenti che gli sono stati espressi.
Il Presidente ricorda, con accenti di sincera commozione, lo dolorosa scomparsa di Arnaldo Mussolini, tratteggiandone la nobilissima figura tanto cara anche agli ex Combattenti.
Il Direttorio ascolta in piedi, con devoto raccoglimento, la nobile commemorazione, rinnovando la espressione del suo dolore per la perdita dell’Insigne Cittadino.
Congresso Nazionale – Il Presidente ricorda che nel Settembre p.v si adunerà il V° Congresso del nostro Istituto. E’ necessario porsi subito al lavoro perché esso riesca veramente degno e solenne come i precedenti.
Nel Congresso di Siena fu già stabilito che il Congresso deve aver luogo a Bari, per poter poi essere concluso a Rodi, giusta il desiderio vivamente espresso da numerose Sezioni.
Scorza propone che il Congresso Nazionale si apra a Roma, per poi proseguire a Bari o Brindisi e Rodi.
Dopo ampia discussione il Direttorio Nazionale delibera di riunire tutti gli Azzurri a Roma per un giorno del prossimo Settembre da stabilirsi, per poi proseguire, – svolgendo un programma da stabilirsi,- con una crociera nell’Egeo, per la quale dovranno essere presi accordi, sia con la Lega Navale, sia con la Direzione dei Servizi Marittimi.
Una solenne adunata di Azzurri in Roma, sarà più che mai significativa in quest’anno in cui si celebra il primo decennale del Regime Fascista.
Propone inoltre che vengano, in tale occasione, pubblicati gli atti politici dell’Istituto.
Il direttorio passa poi a discutere sui mezzi che occorre apprestare, sia per la vita normale dell’Istituto sia per il Congresso.
Dopo ampia discussione si decide di rivolgere al Capo del Governo, nell’udienza che sarà prossimamente concessa, precise e dettagliate richieste che vengano così concretate:
1° – Interessamento perché sia data all’Istituto una sede corrispondente alla sua importanza ed alle sue finalità
2° – Contributo anno fisso di £ 50.000
3° – Contributo straordinario per il Congresso Nazionale di £ 100.000
4 ° – Inoltre si stabilisce di prospettare al Capo del Governo la condizione di inferiorità in cui l’Istituto è stato posto dalla circolare del Segretario del Partito, del 26 Ottobre 1926. VI° N° 97, circa la precedenza nei cortei e nelle cerimonie.
Si tratta di un argomento che all’apparenza, ha una importanza trascurabile e meschina, mentre invece praticamente si è risolta in una vera e propria diminuzione per l’Istituto.
Scorza propone che venga indetta un’adunata regionale di Azzurri, da effettuarsi contemporaneamente sulle 16 Regioni, per far meglio conoscere il nostro Istituto, e richiamare su di esso l’attenzione degli Italiani.
Il Direttorio approva e stabilisce per tale adunate, il 21 aprile, eccettuando Roma in cui tale giornata è assorbita da altre manifestazioni.
Bollettino – Delvecchio espone che, data la modestia del nostro Bollettino mensile e la spesa che rappresenta pel Bilancio, si è ravvisata l’opportunità di sopprimerlo. D’altra parte, poiché le Sezioni di Provincia amano veder pubblicate le notizie che si riferiscono alle loro attività, si è pensato, d’accordo con il Presidente On. Rossi e l’On. De Cesaris, coi quali ha avuto occasione di parlarne, di affidare la pubblicazione di tutto quanto riguarda il Nastro Azzurro, al periodico “ l’Italia Grigio. Verde” diretto dal Camerata Trombetti assicurando, mercé il versamento all’amministrazione di detto giornale di quanto si spende attualmente per il Bollettino (circa lire 1200 mensili), l’invio del giornale stesso agli iscritti al nostro Istituto, sotto forma di abbonamento.
Si assicurerebbe, senza aggravio per il Bilancio, la pubblicazione di tutto quanto riguarda l’Istituto, la maggiore diffusione di tale notizie, l’invio ai Soci di una pubblicazione organica, che tratta in ogni campo tutti gli argomenti che si riferiscono agli ex Combattenti.
Nelle trattative con l’amministrazione dell’ “Italia Grigio.Verde”, quest’ultimo ha dimostrato il massimo disinteresse, in sostanza limitandosi a calcolare quale maggior numero di abbonamenti per i nostri Soci si potesse inviare con la somma da versare dal nostro Istituto, che verrebbe interamente assorbito dalle spese. In sostanza si tratterebbe di abbonamenti a condizioni di favore.
Si discute ampiamente su tale argomento, e particolarmente Rossi e Scorza partecipano alla discussione, dopo di che si delibera di sospendere ogni decisione in argomento, per dar modo di raccogliere precise notizie circa la spesa effettiva che potrebbe importare la pubblicazione dell’attuale Bollettino presso tipografie diverse da quella ove attualmente è stampato.
Scorza si informerà presso il Poligrafico dello Stato, e farà pervenire al Presidente le notizie e i preventivi che avrà potuto avere.
Emblema Araldico ai Principi Reali – Si trovano tutt’ora, presso la Segreteria, i diplomi in pergamena dei Principi Reali, che non furono consegnati nell’adunanza in Campidoglio.
Nell’impossibilità di indire una cerimonia adatta per questo scopo, il Direttorio Nazionale delibera di far consegnare ai Principi detti Emblemi dalla Presidenza delle Sezioni delle città ove i Principi risiedono, con intervento, se possibile, anche di un componente del Direttorio Nazionale.
Tombola Telegrafica – Delvecchio pone al corrente i Camerati della domanda tempestivamente presentata alle Autorità per la concessione di una Tombola telegrafica, allo scopo di poter integrare il fondo corrente, se non proprio per la vagheggiata “Casa degli Azzurri”, almeno per una sede conveniente e degna, nonché per le esigenze delle Opere assistenziali, cui è pur necessario in qualche maniera provvedere.
Dalla Prefettura e dalla Presidenza del Consiglio, si sono avuti buoni affidamenti per la concessione.
Vertenza Lémetre – De Magistris – Delvecchio comunica l’esito di un colloquio avuto, in ordine a tale vertenza, con il Colonnello On. Sifola, Presidente della Sezione di Napoli.
L’inchiesta della Federazione Fascista si è conclusa in pieno favore del De Magistris. Il Colon. Sifola ha assicurato che l’attrito tra il Lémetre ed il De Magistris aveva una base esclusivamente personale, e che non è possibile escludere dal Consiglio Direttivo il De Magistris, senza far cosa ingiusta. Al più, alla scadenza delle cariche, sarà il caso di esaminare la opportunità della riconferma. Del resto il Lémetre, da circa un anno è assente da Napoli.
Il Direttorio delibera di passare agli atti la pratica.
Presidenza del gruppo di Sorrento – Delvecchio comunica che il Col. Sifola, Presidente della Sezione di Napoli, gli ha fatto sapere che il Gen.le Ciotola, di cui si è discusso a causa di attriti con la locale Sezione dell’Associazione Combattenti, presenterà le dimissioni da Presidente del Gruppo di Sorrento non appena avrà chiarito talune situazioni, e che pertanto è opportuno soprassedere ad ogni deliberazione.
Il Direttorio si riserva di deliberare quando giungeranno le dimissioni del Ciotola.
Camerata Lay -G.M. – Delvecchio comunica che da qualche tempo piovono lettere anonime provenienti in gran parte dalla Sardegna, contro il Camerata Lay Presidente della Sezione di Sassari.
In questi giorni è però pervenuta una precisa richiesta di notizie, da parte della Presidenza del Consiglio.
Si è scritto al Lay in proposito.
Il Direttorio, sicuro della rispettabilità del Lay, che tra l’altro esercita anche professione di pubblico Notaio, approva la richiesta fattagli, allo scopo di esaurientemente informare la Presidenza del Consiglio.
Caso Bernardo, di Caltanissetta – Delvecchio riferisce che il Presidente della Sezione di Caltanissetta insiste per la inscrizione del decorato Bernardo Calogero ex maggiore di S.to Ma.re dell’Esercito già condannato dalla Corte d’Assise per uxoricidio. La mite pena inflittagli (quattro anni di reclusione) è in relazione ai motivi di onorabilità che avrebbero determinato l’atto del Bernardo.
Egli si sarebbe poi completamente riabilitato civilmente e moralmente..
Il Direttorio esamina i documenti prodotti, rileva che, tra l’altro, al Bernardo fu, successivamente alla condanna, accordata la patria potestà sui suoi figli, con sentenza del tribunale di Torino, che conferma ogni attenuante all’atto compiuto del Bernardo; considera che questi, come risulta dalla proposta e dalle dichiarazioni del Presidente della Sezione di Caltanissetta, è stato inserito regolarmente al Partito ed è ottimo cittadino, pertanto delibera di accogliere la sua domanda di iscrizione a socio.
Caso Petris di Pordenone – Il Direttorio esamina gli atti, delibera di confermare il provvedimento di espulsione del Signor Petris Albano, da socio dell’Istituto, giusta le proposte del Presidente della Sezione di Udine e non ritiene sia il caso di dar corso a polemiche a seguito della lettera 20-11-931 del Petris al Direttorio, dovendoci noi limitare a rispondergli che, a seguito delle informazioni e delle proposte della Sezione, non si poteva né doveva fare diversamente da quanto si è fatto.
Lega Navale – Delvecchio ricorda l’adesione data alla Dante Alighieri, alla Croce Rossa, alla Lega Navale, ed il carattere assolutamente spirituale di tali adesioni.
Senonché ora la Lega Navale ha rimesso una scheda, la firma alla quale importa un onere annuo di Lire Cinquecento.
Il Direttorio, confermando il carattere spirituale della sua adesione, delibera di passare agli atti la pratica.
Corte d’Onore Suprema
Vertenza Tissi – Malvezzi –
Il Direttorio si riunisce poi in Corte d’Onore Suprema per la trattazione della vertenza Tissi – Malvezi relativa alle mine del Col di Lana.
Lissia, Relatore, riferisce sulla controversia. Osserva che, dagli atti comunicativi, non risultano elementi sufficienti per un giudizio sicuro e definitivo.
L’accusa fatta al Malvezzi sarebbe basata sulle dichiarazioni che questi avrebbe fatte al Pieri, in lettere che, però, non sono state prodotte.
D’altra parte risulta che trovasi in corso una inchiesta da parte di S. E.Manaresi, e quindi, per una completa valutazione delle varie circostanze, occorrerebbe conoscere i risultati di tale inchiesta.
Propone perciò che si completi l’istruttoria col richiedere le lettere diretti dal Malvezzi al Pieri, in cui questi afferma essere possessore, e di assumere informazioni sulla inchiesta di S. E. Manaresi.
Il Direttorio approva.
La seduta è tolta alle ore
Letto approvato e sottoscritto