Motto: “Nella bandiera è la mia gloria”.
Festa: 8 agosto – anniversario dei combattimenti a Oslavia e Gorizia (1916)
Sede: Capua
Mostrina: rettangolare di colore verde con riga longitudinale nera al centro.
Sintesi della blasonatura
1° quarto: l’arme di L’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo, è riferita al legame territoriale del corpo con la regione della quale porta il nome fin dal 1861.
2° quarto: gloria militare acquisita in Libia, nel 1912 in occasione del combattimento delle Due Palme e nel 1913 ad Ettàngi. Le due stelle sono simbolo delle due M.A.V.M. concesse per i due fatti d’arme.
3° quarto: arme di Gorizia, per il legame storico con la città liberata nel 1916, ove fra i primi entrarono anche i fanti del 57°. La stella ricorda la terza M.A.V.M.
4° quarto: arme di Sora, che simboleggia il legame territoriale con la città nella quale l’unità si è ricostituita nel 1975.
Origini e vicende organiche
A seguito del decreto sull’ordinamento del 24 gennaio 1861 si forma in Milano il 16 aprile successivo il °57 Reggimento che viene inserito con il 58° nella Brigata “Abruzzi”, anch’essa di nuova costituzione. L’unità, formata con tre battaglioni ceduti al completo rispettivamente dal 7° e 8° “Cuneo” e dal 51° “Alpi”, prende il nome di 57° Reggimento Fanteria (Brigata Abruzzi) che mantiene sino al 1871 quando, con lo scioglimento delle brigate permanenti, diviene 57° Reggimento Fanteria “Abruzzi”. Dal 2 gennaio 1881 torna con il 58’nella ricostituita brigata e riprende il nome di 57° Reggimento Fanteria (Brigata Abruzzi).
Per la guerra 1915-18 il reggimento è ordinato su tre battaglioni, ognuno con quattro compagnie fucilieri ed una sezione mitragliatrici. Con l’attuazione dell’ordinamento approvato con legge 11 marzo 1926 diviene 57° Reggimento Fanteria “Abruzzi”, rimane articolato su due soli battaglioni ed a seguito della costituzione delle brigate su tre reggimenti è assegnato alla IX Brigata di Fanteria unitamente al 49° “Parma” e al 79° “Roma”. Nel 1939, con la formazione delle divisioni binarie, il 57° viene inquadrato nella Divisione di Fanteria Autotrasportabile “Piave” (10ª) della quale fanno parte anche i
Reggimenti 58° Fanteria e 20° Artiglieria per D.f.. il reggimento ha in organico: comando e compagnia comando; I, II e III battaglione fucilieri; compagnia mortai da 81; batteria armi di accompagnamento da 65/17. Nel 1941 a seguito dell’adeguamento dei mezzi a disposizione la grande unità modifica il proprio nominativo in quello di Divisione di Fanteria Motorizzata “Piave” (10ª).
Il 10 settembre 1943, dopo aver preso parte ai combattimenti per la difesa di Roma, il 57° concorre alla costituzione di due battaglioni di formazione per l’impiego in servizio di ordine pubblico alle dipendenze del “Comando Città Aperta di Roma”; il comando di reggimento si fonde con il gemello 58° in un unico “Comando Gruppo Battaglioni della Divisione Piave”. Tali unità vengono sciolte definitivamente il successivo 23 settembre.
Il 1° dicembre 1975 viene costituito in Sora, per trasformazione del I battaglione dell’80° Reggimento Fanteria, il 57° Battaglione Fanteria Motorizzata “Abruzzi” al quale vengono affidate la Bandiera e le tradizioni del 57° Reggimento; è inquadrato nella Brigata Motorizzata “Acqui». Il 2 marzo 1991 cambia denominazione in 57° Battaglione Fanteria “Abruzzi” e prende sede in Sulmona (AQ), quindi dal successivo 1° giugno passa alle dipendenze del Comando Organizzazione penitenziaria Militare con compiti addestrativi articolato su comando; compagnia comando e servizi, due compagnie reclute; dal 1992 diviene 57° Battaglione “Abruzzi”.
Con la sospensione della Leva e la riorganizzazione dei reparti di addestramento, dal 1º aprile 2006 viene assegnato alle dipendenze del Raggruppamento unità addestrative. Dall’anno successivo è inquadrato nel 123º reggimento “Chieti”.
Il 4 ottobre 2022 la Bandiera di Guerra del 57° Reggimento è stata assegnata al Reparto Comando e Supporti Tattici della Divisione “Acqui” che assume la denominazione di 57° Reparto Comando e Supporti Tattici “Abruzzi”.
Campagne di guerra e fatti d’arme
Terza d’Indipendenza (1866)
Roma (1870)
Eritrea (1895-96): concorre alla formazione del XXVI battaglione con 2 ufficiali e 94 soldati.
Libia (1911-12):
- 1912: Due Palme, Asgurù, Psitos, Zuara, Regdaline
- 1913: Ettangi, Bu Scemal
Prima Mondiale (1915-18):
- 1916: Oslavia, Gorizia (ago)
- 1917: Gorizia: S. Caterina, Grazigna (mag.) -Bainsizza: Hoje (ago.) – Col della Berretta (dic.)
- 1918: Col Fagheron (giu.) – Vittorio Veneto: Col Caprile (ott.-nov.)
Africa Orientale (1935-36): cede un battaglione complementare all’84° Reggimento Fanteria, concorre alla formazione dell’Xl battaglione speciale presso il 49° Fanteria e fornisce inoltre complessivamente 9 ufficiali e 181 soldati.
Seconda Mondiale (1940-43):
- 1941: frontiera jugoslava (apr.-mag.) – difesa costiera in Liguria
- 1942: difesa costiera in Liguria (gen.-ott.) – Francia: compiti di presidio (ott.-dic.)
- 1943: Lazio (protezione delle vie di accesso alla Capitale).
Liberazione (1943 -45):
– 1943: difesa di Roma (set.)
Ricompense alla Bandiera
Al Valor Militare
Ordine Militare d’Italia – Decreto 5 giugno 1920.
“Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento, audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18).” (All’Arma di Fanteria).
Medaglia d’Argento – Decreto 19 gennaio 1913.
“Per la splendida condotta tenuta dal reggimento nel combattimento delle Due Palme” (12 marzo 1912)
Medaglia d’Argento – Decreto 4 giugno 1914.
“Per l’energica e valorosa condotta tenuta dai battaglioni I e III nell’attacco e nella conquista dei trinceramenti di Camporosso – Recinto Ettangi” (18 giugno 1913)
Medaglia d’Argento – Decreto 5 giugno 1920.
“Per l’indomito coraggio con cui spezzò l’accanita resistenza avversaria, per il largo tributo di sangue versato e per la tenacia con cui trionfò nei reiterati violenti ritorni offensivi del nemico, al quale catturò numerosi prigionieri e materiali” (Oslavia, 6,7, 8 agosto 1916)
Croce di guerra francese con palma – 14 agosto 1917
(appesa alla Bandiera personalmente dal Presidente della Repubblica francese, in occasione della rivista da lui passata nell’agosto 1917).