Motto: “A me le Guardie!”
Festa: 18 aprile: anniversario della costituzione della Specialità (1659)
Sede: Roma
Mostrina: alamaro di colore bianco a doppia T, con fondo e asola centrale scarlatti, stelletta argentata. Per gli ufficiali l’alamaro è a ricamo d’argento.
Sintesi della blasonatura
Nello stemma sono sintetizzate sia le origini dell’unità, sia i legami storici con le aree geografiche ove i Granatieri del 3° hanno combattuto con valore.
1° quarto (di origine): in a) arme di Westfalia, cioè di Sassonia antica; in b) arme di Sassonia moderna; in punta l’innesto d’Angria.
2° quarto (gloria militare): smalto di rosso, simbolo di valore, ardire e sacrificio con il leone d’Etiopia (campagna in A.O.I., 1935-36. Alla quale partecipa il I Battaglione per cui al Reggimento viene conferito l’O.M.I.
3° quarto (di dominio) in a) arme di Piemonte; in b) arme del ducato di Monferrato; in c) vecchio stemma del ducato di Aosta; in d) arme del marchesato di Saluzzo.
4° quarto (gloria militare): in a) i colori di Grecia (argento ed azzurro) in b) i colori d’Albania (rosso e nero). Sul fronte greco-albanese il Reggimento sì è battuto nella guerra 1940-43 meritando la M.O.V.M.
Nel punto d’onore lo scudetto di Sardegna per ricordare il nome della grande unità della quale ha sempre fatto parte. Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M. concessa al Reggimento”
Origine e vicende organiche
Nel 1849, da febbraio a giugno, nell’ambito della Brigata Guardie è in vita un reggimento provvisorio di granatieri con la denominazione di 3° Reggimento Granatieri Guardie.
Il 3° Reggimento “Granatieri di Sardegna” viene costituito. in Viterbo, il 4 novembre 1926, in attuazione della legge 11 marzo 1926 sull’ordinamento su comando, compagnia comando, I e II battaglione, deposito. I battaglioni sono ceduti uno dal 1° ed uno dal 2° Granatieri, ed in virtù di tale formazione e delle lontane origini delie unità che lo hanno preceduto, partecipa delle antiche glorie della Brigata.
È assegnato, assieme al 1° ed al 2° ‘Reggimento alla XXI Brigata di Fanteria nella quale rimane fino al 1939 allorché diventa autonomo ed è dislocato in Albania assumendo la denominazione di Reggimento Granatieri d’Albania (3° Reggimento “Granatieri di Sardegna”) che cambia nel 1940 in quella di 3° Reggimento “Granatieri di Sardegna e d’Albania”. Il 28 ottobre 1940, all’inizio delle operazioni contro la Grecia, ha in organico: comando; compagnia comando; I II e III battaglione fucilieri; compagnia mortai da 8l; batteria armi di accompagnamento da 65/17. È inserito nel Raggruppamento del Litorale unitamente ai Reggimenti di Cavalleria “Lancieri di Aosta” e “Lancieri di Milano”. Nel 1941, al termine della campagna di Grecia, viene posto alle dirette dipendenze dell’11ª Armata ed è poi sciolto, nel settembre 1943, a seguito degli avvenimenti determinati dall’armistizio, nella zona di Atene. Nel corso del conflitto, il deposito ha mobilitato fra gli altri, il XXXII Battaglione cannoni da 47/32 su tre compagnie che si è distinto particolarmente sul fronte russo.
Il 3° Battaglione Granatieri “Guardie”, costituito in Orvieto il 1° gennaio 1976 per trasformazione del II battaglione dell’80° Reggimento Fanteria “Roma”, è reso erede delle tradizioni reggimentali e dal 1° novembre 1976 viene assegnato alla Brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna” ed assume compiti addestrativi. Con il riordinamento della Forza Armata il 20 ottobre 1992 il battaglione perde la propria autonomia ed il giorno seguente viene inquadrato nel 3° Reggimento “Guardie” che si costituisce in Orvieto. Il 30 aprile 2002 viene sciolto e la Bandiera di Guerra del 3º Reggimento “Granatieri Guardie” viene portata al Vittoriano.
Il 4 ottobre 2022 presso la Caserma Albanese Ruffo a Roma, ha avuto luogo la cerimonia di consegna della Bandiera di Guerra del 3º Reggimento “Guardie” al rinominato 3º Reparto Comando e Supporti Tattici Granatieri “Guardie”
Campagne di guerra e fatti d’arme
Africa Orientale (1935-36): vi partecipa il I battaglione; fornisce inoltre 11 ufficiali e 130 soldati – 2° battaglia del Tembien.
Albania (1939): un battaglione fa parte del reggimento granatieri di formazione ed è aviosbarcato a Tirana l’8 aprile; il 3° reggimento giunge ai completo il 25 luglio successivo.
Seconda Mondiale (1940-43)
– 1940: fronte greco-albanese: Kalamas, Egomenizza, Cugohori, Capo Stilo, Sella Radari e M.Murzine.
– 1941: difesa del Golico, del Kurvelesc e dell’alta valle Bencia; battaglia dello Scindeli.
– 1942-43 Grecia con compiti di presidio ad Atene;
– 1942-43 il XXXII Battaglioire c/c da 47/32, mobilitato dal deposito dei 3°, opera in Russia, inquadrato nel II C.A. e si sacrifica interamente nella battaglia del Don.
Ricompense alla Bandiera
Ordine Militare d’Italia – Decreto 27 gennaio 1937
“Pari alla sua fama millenaria, espressione purissima delle alte virtù guerriere della stirpe, si prodigava, eroica, generosa, tenace in tutte le battaglie, dando prezioso contributo di valore e di sangue alla vittoria.” (Guerra italo-etiopica, 3 ottobre 1935 – 5 maggio 1936) (All’Arma di Fanteria).
Medaglia d’Oro – Decreto 31 dicembre 1947
“Per il fiero contegno ed il valore dimostrato in sei mesi di durissima guerra. Con insuperabile energia, con la fede rafforzata delle gloriose tradizioni dei Granatieri, incalzava dapprima veemente il nemico, gli sbarrava poi tenacemente il passo in violenti combattimenti e lo travolgeva alfine con mirabile impeto; nella battaglia decisiva.” (Fronte greco, 20 ottobre 1940 – 23 aprile 1941).