LUIGI VALCARENGHI E NICOLA TAGLIAFERRI – M.O.V.M. DI GENNAIO

  

VALCARENGHI LUIGI

Seniore comandante II btg. I gruppo battaglioni CC. NN. d’Eritrea

Sottotenente di cpl. nel 7° reggimento bersaglieri partecipava nel 1915 e nel 1916 a numerose azioni di guerra sul fronte carsico, ottenendo la promozione a capitano. Trasferito in Libia nell’aprile 1917 col suo reparto, otteneva di essere rimpatriato nell’anno successivo ed assegnato al I gruppo d’assalto del btg. «La Marmora» col quale, nell’ottobre 1918, alla testa della sua compagnia, riattraversava il Piave fra i primi. Congedato nel 1919, veniva poi promosso maggiore. Passava poi nel 1923 nella M.V.S.N. dove era promosso seniore a scelta nel 1932. Il 14 febbraio 1935 otteneva di essere destinato in A.O. nel R.C.T.C. dell’Eritrea e dopo pochi giorni sbarcava a Massaua quale comandante del II btg. CC.NN. del gruppo battaglioni «Gen. Diamanti».

“Minorato in salute per una grave forma intestinale, rimaneva all’accampamento, disdegnando il ricovero in luogo di cura. Informato dell’imminente impiego del battaglione domandava ed otteneva di riassumere il comando. In aspra lotta, circondato da soverchianti forze nemiche, prodigandosi con eccezionale valore ed alto entusiasmo, riusciva a fronteggiare la grave situazione. Ferito da arma bianca, rifiutava ogni soccorso, ingiungendo, a quanti si erano portati presso di lui: «Fate il vostro dovere, pensate al mio battaglione». Raggiunto da un forte gruppo di armati che avevano riconosciuto in lui il capo, nuovamente colpito ad una mano, stremato di forze, riusciva ad uccidere uno degli assalitori, mentre intorno a lui cadevano quanti erano accorsi in sua difesa. Un ultimo colpo di arma bianca troncava la sua generosa esistenza, tutta dedita al dovere ed alla Patria. Già distintosi per perizia e valore nel combattimento di Abbi-Addi il 18 dicembre 1935. – Mai Beles,21 gennaio 1936

Altre decorazioni: M.B. (Piave, 1918)

 

 

TAGLIAFERRI NICOLA

Tenente cpl. Fanteria – XLI battaglione coloniale

Studente in legge nell’Università di Roma, interrompeva gli studi per frequentare, volontario, il corso allievi ufficiali di cpl. alla Scuola di Moncalieri il 20 luglio 1933 e il 30 novembre dello stesso anno usciva sottotenente assegnato al 78° fanteria. Collocato in congedo il 21 gennaio 1935, otto mesi dopo veniva richiamato e, destinato alle truppe mobilitate per l’A.O., si imbarcava a Napoli per la Somalia a fine dicembre sbarcando a Mogadiscio il 2 gennaio 1936. Assegnato al IV btg. eritreo e comandato due mesi dopo in accompagnamento di truppe indigene destinate in Libia, sbarcava a Bengasi il 4 marzo. Dopo circa sette mesi di permanenza in Cirenaica, destinato al XLI btg. eritreo, ripartiva da Tobruk per l’A.O. Il 7 ottobre promosso tenente prendeva parte col suo btg. ad operazioni di polizia. Dopo la sua eroica fine gli veniva conferita dall’Università di Roma la laurea in giurisprudenza «ad honorem».

“Assunto volontariamente il comando di una sezione mitragliatrici per una sortita da posizione fortemente premuta dai ribelli, con ardimento e perizia la conduceva al fuoco. Colpito gravemente all’addome, in un momento critico in cui la compagnia stava per essere avvolta su di un fianco, pur conscio della sua fine e dominando il dolore della ferita, reagiva con subitanea manovra salvando il reparto minacciato. Colpito alla testa, cadeva esanime sul campo, coronando col sacrificio il gesto eroico.” – Cantà Mariam, 31 gennaio 1938.

Altre decorazioni: Cr. g. V.M. (Adi Ucher -Lasta, 1937)