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L’ultimo numero dell’anno 2022 si apre con un approfondimento di Francesco Maria Atanasio sul 450° anniversario della Istituzione dell’Ordine Cavalleresco dei Santi Maurizio e Lazzaro, ancora oggi esistente ed attivo. da parte del Casato dei Savoia. Segue il primo dei contributi tratti da laureati ai Master, riguardante l’Arma aeronautica tra le due guerre mondiali, scritto sui materiali di tesi, da parte di Sergio Pirolozzi; segue un contributo di Gianfranco Gasperini sui fatti eroici e anche tragici di Montelungo, la ricostruzione delle due azioni dell’8 e del 16 dicembre 1943 svolte dal I Raggruppamento Motorizzato, a tre mesi dalla data armistiziale. Di rievocazione storica la ricerca espressa nell’articolo di Giorgio Madeddu, sul Cippo di Posina e i suoi significati, anche in termini di valore militare riconosciuto. Per la parte geografica, si presenta la testimonianza e il contributo alla memoria del già Comandante del 2° Battaglione Bersaglieri “Governolo” in Libano nel 1982, Bruno Tosetti, con due relazioni ed una nota rievocativa del retaggio di quella prima missione all’estero dell’Esercito Italiano. Segue un secondo articolo tratto dai materiali di tesi di Master di Marco Giacomelli che tratta del fenomeno jihadista nei tempi di pandemia approfondendo alcune prospettive future di questo fenomeno. Antonio Trogu ricorda a tutti che i conflitti a bassa intensità sono ancora accesi e traccia un quadro di quanto sta avvenendo nei Balcani tra Serbia e Kosovo, Stati e terre che non riescono a trovare un modus vivendi, anche in prospettiva futura. Infine la prima parte del contributo dedicata allo Stato. Analisi Parametrale con cenni alla prospettiva geopolitica in chiave di studio ed evoluzione degli equilibri di area e di regione.
Il post editoriale è dedicato alla presentazione del Calendario del 2023, incentrato sul centenario della fondazione dell’Istituto del Nastro Azzurro a cura di Antonio Daniele. Nello spazio assegnato alle notizie CESVAM il quadro di sintesi delle iniziative editoriali del CESVAM per il centenario come contributo alla preservazione della Memoria in funzione anche museale dell’Istituto. Seguono poi gli Indici del primo trimestre di quest’anno della edizione “on line” che ha un seguito di oltre 2000 accessi mensili, costante questa che si riscontra da vari mesi. Da ultimo le cartoline delle brigate della Prima Guerra Mondiale, un percorso che è iniziato con il primo numero e che riporta alla attenzione il valore militare espresso nella nostra quarta guerra di indipendenza e conclusiva del processo unitario.
(massimo coltrinari, direttore)