Massimo Coltrinari. Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Percorsi di Ricerca. Introduzione

  

Percorsi di ricerca

Il progetto del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione[1], è volto principalmente a contribuire ad agevolare la conoscenza di questo avvenimento, inteso anche come serie di avvenimenti che hanno condizionato gli ultini ottanti della vita italiana

Il progetto è fondato su una proposta editoriale e didattica in grado di soddisfare le esigenze degli studenti delle scuole di I e di II grado, di quelli universitari e post universitari, e di coloro che semplicemente vogliono conoscere i termini generali della Guerra di LIberazione.

I criteri che hanno ispirato il progetto si possono individuare nella flessibilità dei percorsi, nella attenzione estrema data agli aspetti metodologici, nella apertura concessa alle altre discipline, su un versante, ed nelle discipline ausiliari della Storia, su un altro versante, integrate alla proposta e sviluppo delle attuali e nuove possibilità offerte dalle tecnologie disponibili, informatiche e multimediali, in tutta la loro gamma.

 

Peraltro si è avuto l’accortezza di indicare, riguardo all’uso di queste tecnologie, dei “warning” critici per e vitare il loro uso distorto e controproducente, spesso inteso come scorciatoia per il raggiungimento dei fini, ritenendo che esse sono solo e solamente degli strumenti, al pari di quelle passate, dall’uso della penna d’oca e pergamena in avanti. Tecnologie che devono essere semplicemente espressione delle capacita intellettive di chi le usa. Tutto armonizzato per organizzare ed esprimere, quindi, le conoscenze acquisite. Noi siamo sempre più convinti che nell’insegnamento/apprendimento della materia che trattiamo, la Storia, stanno emergendo elementi che assolutamente devono essere evidenziati al fine di sapere la mera conoscenza didascalica degli eventi, spesso frutto di semplice acquisizione. Noi crediamo che la conoscenza della Storia, e della Storia Militare, deve avere come premessa la disponibilità di strumenti esaustivi e completi tali da fornire una solida base per disegnare ed interiorizzare un quadro storico il più possibile completo ed esaustivo. Ovvero la conoscenza del “manuale” nei suoi precisi significati e il concetto di “nozione” interagenti tra loro il più ampio possibile è un fattore primario essenziale.

 

Attenzione: non è il nozionismo di tetra memoria che è stato giustamente criticato e condannato in epoche recenti. Ed è giusto che sia condannato e criticato. Ma perché in questo nozionismo si intendeva e si vedeva la conoscenza storica, la Storia: “Manuale” e “Nozione” come conoscenza è una aberrazione della conoscenza stessa. “Manuale” e “Nozione” interagenti devono essere le basi, come detto, dalle quali, e con le quali costruire la propria architettura di conoscenze individuate e costruite attraverso una accurata selezione di percorsi. “Manuale” e “Nozione” che devono sempre essere curati, ampliati, integrate e verificate, onde evitare di avere strumenti inadatti, arrugginiti ed inefficienti.

 

Altro aspetto della conoscenza della Storia, e della Storia Militare, che va curato in sommo grado è il graduale, esauriente, fiscale, calibrato prudente esame e susseguente impiego delle fonti, in tutta la sua portata, esse siano materiche, orali, documentali ecc. a cui deve seguire un graduale, essenziale, fiscale, calibrato esame dei documenti storiografici. Soprattutto la storiografie deve essere esaminata in modo sereno e spietato, spesso infarcita da elementi inquinanti come mode, ideologie, interessi di parte, scarsa scientificità, superficialità, situazioni del momento. Questo rigore deve essere messo al servizio del proprio apprendimento, del proprio studio, delle proprie conoscenze, che deve avere il carattere della applicazione consapevole e coerente del metodo, che deve essere costruttivo, efficiente, utile, critico e finalizzato.

 

Questo progetto è stato predisposto avendo sullo sfondo il suo utilizzo. E su questo sfondo vi sono concretizzate due iniziative di destinazione di questo lavoro. Il Master ed il Corso di Aggiornamento per Insegnanti di Scuola Media Superiore che sono in corso di organizzazione ed attuazione da parte dell’Istituto del Nastro Azzurro. Il Dizionario, quindi, come strumento per la frequenza di master e corsi e poi come utilizzo nell’ambito sia professionale che non di quanto si è appreso.

 

In relazione a tali esigenze il progetto è stato articolato in tre tipi di strumenti: 1. I Compendi; 2. I Glossari; 3. Un volume dedicato ai Percorsi  e agli Indice; 4. Un volume di sintesi sul concetto della Guerra di Liberazione.

 

1.Compendio. Il Compendio presuppone la conoscenza del manuale di Storia. A libera scelta tra i tanti disponibili in uso presso i nostri istituti superiori. Esso intende proporre, con un linguaggio quasi coevo la descrizione degli avvenimenti dal punto di vista strettamente militare, in una visione che è a mezza via tra l’aspetto strategico e quello tattico. Sono presentate descrizioni sintetiche ma che si credono esaustive per conoscere l’andamento degli eventi  ed avere quindi a disposizione quel quadro di riferimento e di base per i futuri lavori. E, quindi, l’aspetto che abbiamo definito di “macrostoria” che è il primo passo che si propone. A questo, e non poteva non essere altrimenti essendo una proposta dell’Istituto del Nastro Azzurro, si propone come secondo passo, aspetti di “microstoria”, ovvero la descrizione e la ricostruzione di come, riferito al periodo proposto di “macrostoria” si sono avute le concessioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare. Questo, oltre a sottolineare il valore militare del soldato italiano, è utilizzato per descrivere gli eventi minuti della Grande Guerra, su e come ha vissuto ora dopo ora la  vita del combattente; una descrizione che intende far toccare con mano la realtà quotidiana della guerra. E’ ovvio che è solo una minima parte del tutto, ma che ci permette di vedere la grande guerra con gli occhi di chi la combattuta, e che ci introduce a futuri approfondimenti. E’ per questo che non sono riportate le motivazioni della concessione della medaglia doro; questo viene ovviato con l’invio all’Archivio Digitale dell’Istituto del Nastro Azzurro, ove è possibile consultarle nella loro interezza. Il Compendio, quindi, presenta  una “Macro” ed una “Micro” storia che sono gli elementi di introduzione, i primi due passi, del percorso che il Dizionario propone. Il Compendio è integrato da una Cronologia, anno dopo anno, anche questa tratta da una pubblicazione coeva, al fine di dare la possibilità di leggere pagine scritte quasi al momento, quasi che si avesse una fonte documentale, una quasi fonte coeva, non intersecata da valutazioni successive

I Compendi sono tre, uno per ogni anno di guerra, dal 1943 al 1945, l’arco completo del periodo di guerra. Si è dibattuto se era utile o meno mettere un sesto compendio, dedicato al 1946, in cui si sarebbero portati i risultati e gli sviluppi nel secondo dopoguerra. Dopo ampio dibattito si è arrivato alla conclusione che questo Compendio avrebbe dovuto trattare più di Storia Diplomatica  che di Storia Militare, e quindi si è soprasseduto.

 

I Glossari sono anche loro tre ed hanno una struttura che è stata ideata e costruita con una architettura che si basa sui seguenti comparti, che sono:

Comparto 1 – I Fronte della Guerra di Liberazione. Il Regno del Sud

Comparto 2–II Fronte della Guerra di Liberazione. Il Ribellismo

Comparto 3 – III Fronte della Guerra di Liberazione. L’Internamento

Comparto 4 –IV Fronte della Guerra di Liberazione. La Resistenza all’Estero

Comparto 5–V Fronte della Guerra di Liberazione. La Prigionia di Guerra

Comparto 6 – La Coalizione hitleriana. La Repubblica Sociale Italiana. Il nemico

Comparto 7 – Le Nazioni Unite  . L’ex nemico

Comparto 8 –  Parte Generale

Comparto 9 – Onorificenze e Medaglie.  Uniformi e Distintivi

Per ogni comparto si sono indicati circa 50-100 lemmi per un otatale di circa 1000 lemmi.

Tutto questo si riferisce al riferimento temporale , ovvero l’anno di guerra, dal 1943 al 1945. Una volta completata questa ripartizione, dopo molto discutere se continuare ad averla integra oppure superarla; si è scelto di adottare l’esposizione per ordine alfabetico, avendo constatato che il lettore avrebbe avuto difficoltà non necessarie ad utilizzare il lemmario. Quindi il Glossario si presenta come una esposizione tradizionale e classica.

[1] Che segue la pubblicazione del “Dizionario minimo della Grande Guerra”, edito negli anni 2015-2019, di cui questa introduzone riporta i lineamenti generali.

Cfr, Coltrinari M., Ramaccia G., Dizionario minimo della Grande Guerra, Roma, Casa Editrice Nuova Cultura, Vol 12, 2015-2019