La miniera di Cave del Predil di Tarvisio (Udine) ed i paesini intorno avevano bisogno dell’energia elettrica e a Bretto di Sotto vi era una centrale elettrica davanti alla quale, in un piccolo caseggiato adibito a caserma alloggiavano 16 Carabinieri con il compito di controllare le attrezzature industriali, i macchinari ed i depositi.
Il 23 marzo 1944 quattro Carabinieri erano in licenza e il Comandante del presidio, Vice Brigadiere Dino PERPIGNANO, ed il Carabiniere Attilio FRANZAN si erano recati in paese in una osteria. Durante il loro rientro furono catturati da elementi della Banda Partigiana “Alto Isonzo”, tra cui “Socian” “Josko”, Franz Ursic, Igor” Lois Hrovat, “Zvonki” “Srecko” che li costrinsero a pronunciare la parola d’ordine che consentiva l’accesso alla casermetta.
Tutti i Carabinieri furono catturati e portati dopo una marcia di due ore nella Valle Bausizza e chiusi in un fienile dove fu loro servito un pasto nel quale era stata inglobata soda caustica e sale nero che provocò dolori atroci.
Pasquale RUGGIERO, Domenico DEL VECCHIO, Lino BERTOGLI, Antonio FERRO, Adelmino ZILIO, Fernando FERRETTI, Ridolfo CALZI, Pietro TOGNAZZO, Michele CASTELLANO, Primo AMENICI e Attilio FRANZAN Furono quindi costretti a marciare fino a Malga Bala dove cominciò la loro mattanza. Il Vice Brigadiere fu preso e spogliato, gli venne conficcato un legno ad uncino nel nervo posteriore del calcagno ed issato a testa in giù. Tutti gli altri furono incaprettati e colpiti con dei picconi, a qualcuno vennero asportati i genitali e conficcati in bocca, ad altri aperto a picconate il cuore ed asportati gli occhi.
Alla fine i corpi martoriati vennero legati con filo di ferro e trascinati sulla neve e fatti rotolare verso un grosso masso, dove furono trovati dai Tedeschi, trasportati a Tarvisio ed esposti alla popolazione.
Ora le misere spoglie di questi Carabinieri Martiri riposano, dimenticati dagli uomini e dalle istituzioni, in una torre medioevale di Tarvisio.
Il 27 marzo 2009 veniva a tutti loro conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione:
Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, in servizio presso il posto fisso di Bretto lnferiore, unitamente ad altri commilitoni, veniva catturato da truppe irregolari di partigiani slavi, che, a tappe forzate, lo conducevano sull’altopiano di Malga Bala. Imprigionato all’interno di un casolare, subiva disumane torture che sopportava con stoica dignità di soldato, fino a quando, dopo aver patito atroci sofferenze, veniva barbaramente trucidato. Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell’onore e del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio. 23 – 25 marzo 1944 – Malga Bala