5° REGGIMENTO AVES “RIGEL”

  

Motto:    “Il mio spirt atòr ti svole “

Festa:     10 maggio anniversario della costituzione della prima    unità della Specialità nel 1951.

Sede:     Aeroporto “Francesco Baracca” Casarsa

Mostrine:

Emblema Araldico:

D’azzurro calzato d’argento, alla mano d’aquila d’oro, accostata in capo da una parte della costellazione di Orione, di sei stelle unite, d’oro, con la stella Rigel, raggiata di otto, ravvicinata.

Ornamenti esteriori:

  • lo scudo è sormontato dalla corona turrita degli Enti Militari
  • lista bifida d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto, in lettere maiuscole di nero: “IL MIO SPIRT ATÓR TI SVOLE”
  • nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo: 2 M.A.V.E., 1 M.B.V.E., 1 M.A.V.C.

Storia:

Il reggimento viene creato il 1º gennaio 1976, all’aeroporto “Francesco Baracca” di Casarsa della Delizia con la denominazione di 5º Raggruppamento aviazione leggera dell’Esercito “Rigel”, reparto dipendente dal Comando del 5° Corpo d’Armata. Riceve, nello stesso anno, la Bandiera di guerra e nel 1978 viene concesso lo Stemma araldico.

Tra il 1991 e il 1993 l’originaria denominazione viene modificata in 5º Reggimento aviazione leggera dell’Esercito “Rigel” e, in seguito, in 5º Reggimento AVES “Rigel”.

Dopo aver cambiato più volte posizione, trasferitosi all’aeroporto “L. Gabelli” di Campoformido e, in seguito, all’aeroporto “G. Vassura” di Rimini, nel 1998 il Reggimento trova la sua sede definitiva all’aeroporto “Francesco Baracca” di Casarsa.

Dal 1997, dal Comando del 5° Corpo d’Armata, il Reggimento viene trasferito alle dipendenze del Comando ispettorato aviazione dell’esercito.

Nel 1999, il passaggio dell’aviazione dell’Esercito all’Arma di cavalleria determina la sostituzione della Bandiera di guerra con lo Stendardo di combattimento e, nel 2000, il cambio di denominazione in 5º Reggimento cavalleria dell’aria “Rigel”.

Dal 5 maggio 2000 il Reggimento passa alle dipendenze della Brigata aeromobile “Friuli” e, nel 2203, l’unità riassume la denominazione di 5º Reggimento AVES “Rigel”.

Il Reggimento si articola in:

La missione del 5° Reggimento AVES “RIGEL” è quella di supportare, con i propri assetti AH-129D “Mangusta” e UH-90A, le operazioni aeromobili e aero-meccanizzate in Patria e all’estero nei Teatri Operativi e di perseguire il mantenimento delle proprie capacità operative attraverso l’esecuzione delle attività addestrative.

Il reggimento inoltre, con i propri assetti di volo, concorre al servizio di PRONTO INTERVENTO AEREO NAZIONALE per l’assolvimento di missioni di carattere operativo e di pubblica utilità sul territorio nazionale (24 ore su 24, 365 giorni l’anno).

La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d’Italia, di due Medaglie d’Argento al Valore dell’Esercito, una di Bronzo al Valore dell’Esercito ed una d’Argento al Valor Civile.

Medaglia d’argento al valore dell’Esercito

“Reparto aviazione leggera dell’Esercito dislocato nella zona colpita dal terremoto, interveniva immediatamente come elemento principale di coordinamento delle operazioni aeree di soccorso a favore delle popolazioni disastrate. Con l’impiego di mezzi aerei propri e di altri reparti di volo della Regione Veneta, provvedeva ad evacuare oltre mille persone dalle zone più impervie; a sgomberare centinaia di feriti; a trasportare e distribuire centinaia di tonnellate di viveri, generi di conforto e medicinali; a trasferire personale medico nei centri maggiormente danneggiati ed inaccessibili ad altri mezzi. L’imponente e tempestivo impiego dei mezzi a disposizione, lo spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo dimostrati dagli equipaggi, spesso operando al limite di resistenza fisica e della sicurezza operativa, risultavano contributo determinante nell’opera di salvataggio di vite umane, di sgombero di feriti e, successivamente, di rifornimento di materiali essenziali. Si poneva così all’ammirazione delle popolazioni locali, riscuotendone ripetute manifestazioni di gratitudine per se e per l’intera istituzione”. Friuli, 6 maggio 1976 – 30 aprile 1977.