7° REGGIMENTO AVES “VEGA”

  

Motto:   “Siderum vis”

Sede:     Aeroporto “G.Vessura” Rimini

Festa:    10 maggio anniversario della costituzione della prima    unità della Specialità nel 1951.

Mostrine:

Stemma araldico:

Scudo: d’azzurro all’aquila di nero dal volo spiegato, sormontata da dieci stelle d’argento, di sei raggi, effiggianti la costellazione della LIRA, con la stella VEGA più grande, alla pianura di nero caricata da trenta fusi d’oro accollati ed appuntati, in due tiri. Sotto lo scudo su lista bifida d’oro, il motto in lettere maiuscole di nero “SIDERUM VIS”.

Lo scudo pieno con lo smalto azzurro oltre ad essere simbolo d’amor di patria e di lealtà, rappresenta il colore della Cavalleria dell’Aria. In alto la costellazione della Lira, l’astro centrale che appare più grande rappresenta “VEGA” che da il nome al reggimento. Il gruppo stellare sovrasta l’aquila che simboleggia la fierezza e l’altezza di impegno della specialità. L’abbinamento dell’aquila al gruppo stella re della “Lyrae” nasce da un’antica rappresentazione della costellazione da parte degli arabi. Essi, infatti, videro nella “Lyrae” il becco e il collo di un rapace in procinto di avventarsi su una preda, tant’è vero che “alfa” la stella più luminosa, fu denominata “Al Nas al Waqi” che significa aquila del deserto. Da quel nome, contratto in Waghi, poi Wega, nacque l’attuale denominazione astronomica: Vega. La pianura fusata nella punta dello scudo ricorda, nei colori, il cavallino nero rampante in campo oro, simbolo usato dal Magg. di cavalleria pilota F. Baracca (Lugo di Romagna 8 maggio 1888 – Montello 19 giugno 1918) ed è pertanto preciso riferimento all’omonimo aeroporto, già sede stanziale del reggimento a Casarsa della Delizia all’atto della costituzione.

Storia:

Si costituisce il 5 luglio 1996 come 7º Reggimento Elicotteri d’Attacco “Vega” sull’aeroporto Francesco Baracca di Casarsa della Delizia (PN) con personale e mezzi provenienti dal 49º Gruppo squadroni “CAPRICORNO” e dal 55º Gruppo Squadroni “DRAGONE”, provenienti dal 5º Rgt.

Il 23 ottobre 1997 si riconfigura come 7º Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega” sull’aeroporto Giannetto Vassura di Rimini con il 25º Gruppo Squadroni “Cigno” che era di stanza a Udine Campoformido, il 48º Gruppo Squadroni “Pavone” da Belluno ed il 53º Gruppo Squadroni “CASSIOPEA” da Milano Bresso ed un Gruppo Squadroni di Sostegno. Il 1º gennaio 1999 si inquadra nella brigata “Friuli”, con la costituzione della specialità Cavalleria dell’Aria, istituita il 1º giugno 1999, riceve a Pinerolo, il 3 ottobre dello stesso anno, lo Stendardo da Combattimento, vessillo caratteristico delle unità di Cavalleria. Il 1º gennaio 2000 prende la denominazione di 7º Reggimento Cavalleria dell’Aria “Vega”. Il 24 aprile del 2000 viene concesso lo stemma che contraddistingue tutt’oggi l’unità.

Con l’istituzione della specialità Aviazione dell’Esercito (AVES) il 3 novembre 2003, il Reggimento assume la denominazione attuale dal 1º dicembre dello stesso anno. A seguito di una riorganizzazione dello strumento il 31 dicembre 2015 il 53º Gruppo Squadroni “Cassiopea” viene soppresso.

Il 3 novembre 2017 viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia.

Il 10 maggio 2019 con una cerimonia svoltasi insieme a tutti gli altri Reggimenti della Specialità presso l’Aeroporto Fabbri di Viterbo si sostituisce lo Stendardo da Combattimento con la Bandiera di Guerra.

Il Reggimento si articola in:

Il “VEGA”, affidato completamente a personale dell’Esercito, svolge attività di supporto aderenti alle forze di terra. Tale caratteristica permette un più intimo collegamento fra le truppe operanti a terra e quelle del cielo, che sono perfettamente a conoscenza dei sistemi e degli scopi che le prime si ripromettono.

La Bandiera di Guerra è insignita della Croce di Cavaliere Ordine Militare d’Italia e di una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito.

“Reggimento elicotteri caratterizzato da spiccata preparazione ed efficienza, che, operando in contesti difficili ed ostili, dava superba prova di ardimento anche in condizioni climatiche estreme. Gli equipaggi del 7° “Vega”, dalle martoriate terre balcaniche ai remoti e ostili territori iracheni, libanesi e afghani, conducevano, con fermezza e determinazione, molteplici missioni di esplorazione, di combattimento e di supporto. Ben consapevoli dei pericoli connessi a queste azioni, si prodigavano con encomiabile dedizione al raggiungimento degli obiettivi assegnati, contribuendo a garantire, con ammirevole tenacia, la sicurezza delle forze di terra. Unità fortemente coesa che dando prova di altissima capacità professionale rafforzava il prestigio dell’Italia in ambito internazionale.” Albania, Kosovo, Iraq, Afghanistan, 1997 – 2016