FORTUNATO CESARI E ETTORE MANCA DI MORES – M.O.V.M. DI NOVEMBRE

  

CESARI FORTUNATO

Sottotenente s.p.e. A.A. r.n. pilota

Ammesso al Campo scuola di Sesti San Giovanni come Allievo Ufficiale di Complemento il 4 marzo 1933, conseguiva il brevetto di pilota civile l’8 aprile successivo e quello di pilota militare dopo 6 mesi nella Scuola di osservazione aerea di Grottaglie, contemporaneamente alla promozione a sottotenente. Ultimato il servizio di prima nomina presso il 2° Stormo Caccia Terrestre di stanza sull’aeroporto di Mirafiori (Torino), fu collocato in congedo il novembre 1934 ritornando ai suoi studi di giurisprudenza presso l’università di Torino. Richiamato a domanda per mobilitazione il 13 maggio 1935 e dopo aver frequentato i corsi di allenamento presso la Scuola caccia fu dapprima assegnato al 5° Stormo d’assalto nel mese di giugno e poi trasferito in servizio sull’aeroporto di Gorizia, in forza al 4° Stormo Caccia Terrestre nel mese di agosto. Il 25 gennaio 1936 si imbarca a Napoli per l’Africa Orientale Italiana assegnato in servizio sull’aeroporto di Neghelli. Per le numerose azioni di guerra, per coraggio, spirito di sacrificio ed elevate qualità combattive, ottiene la promozione a sottotenente del ruolo permanente effettivo. In nove mesi compie ben 38 azioni militari nei campi di Neghelli, Mega, Allata, Irghelein, Meta Gafersa, Arerrò, Uacille, Uadarà e Regioni dei Laghi.

«Ardito pilota da ricognizione strategica, costretto ad atterrare fra nuclei ribelli durante un volo di ricognizione a grande raggio, riusciva; nonostante ferito nel violento rovesciamento dell’apparecchio, a rimettersi subito in piedi per correre in difesa dell’osservatore proiettato lontano ed in gravi condizioni. Solo contro la turba selvaggia dei ribelli difendeva strenuamente col fuoco il compagno esanime fino a quando, crivellato dai proiettili, cadeva, dividendo con lui la gloria del martirio: Magnifico esponente delle più alte virtù della razza. Cielo del Lago Uassa, 8 novembre 1936»

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MANCA di MORES ETTORE

Generale di Divisione – Comandante Artiglieria del C.T.V.

Allievo nell’Accademia Militare di Torino nell’ottobre 1897 quale studente universitario del 3° anno della facoltà di ingegneria, fu nominato sottotenente di artiglieria in s.p.e. (servizio permanente effettivo) nel settembre dell’anno successivo. Con la promozione a tenente nel maggio 1900 fu assegnato alla 9^ Brigata artiglieria da costa della Sardegna. Nella prima guerra mondiale ebbe col grado di capitano nel 1915 il comando di una batteria del 46° reggimento rimanendo ferito in combattimento. Fu addetto al comando della 17^ Divisione e, promosso tenente colonnello nel 1918, passò al comando artiglieria del XXVIII C.A. (Corpo d’Armata). Con la promozione a colonnello nel marzo 1926 fu prima a disposizione del comando della 1^ Armata e poi assegnato quale insegnante alla Scuola di guerra; nel gennaio 1932 assunse il comando del 10° reggimento pesante campale. Promosso generale di Brigata per meriti eccezionali nell’agosto 1934 ebbe il comando delle truppe nelle isole dell’Egeo e nel 1937 fu assegnato al Ministero della Guerra per incarichi speciali. Dal 3 maggio 1937 al 4 novembre 1938 ebbe il comando dell’artiglieria del Corpo Truppe Volontarie in Spagna. Partecipò alla seconda guerra mondiale, dall’11 marzo 1941 col grado di generale di Corpo d’Armata, comandante superiore dell’artiglieria in A.S. (Africa Settentrionale). Collocato nella riserva per età nel 1947. E’ deceduto nel 1996.

Ufficiale generale che in pace e in guerra ha emerso sempre quale organizzatore sagace, animatore di eccezione, capo insuperato. Comandante dell’artiglieria legionaria in O.M.S. (Operazioni Militari Spagna) ha dato alle operazioni, oltre che il concorso inestimabile della sua dottrina, della sua esperienza, della sua passione, quello del suo valore sul campo, imponendosi colla sua opera e colla sua bravura, all’ammirazione di amici e nemici e tenendo alto il nostro prestigio in terra straniera. Ha ben meritato dall’Esercito e dal Paese. – O.M.S., maggio 1937 – novembre 1938.

 Altre decorazioni:

Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia

Commendatore dell’Ordine Militare di Savoia

«Comandante superiore dell’artiglieria in Africa settentrionale seppe trasfondere nelle truppe dell’arma la sua intrepida fede e la sua passione. Spiegando un’attività senza limiti ed offrendo costante esempio di sacrificio e di indomito coraggio, diresse e personalmente guidò con la più alta competenza tutta la complessa opera svolta dalle artiglierie dipendenti, contribuendo strenuamente alla vittoria delle nostre armi sul suolo africano. Fronte marmarico, maggio 1941-gennaio 1942

Medaglia d’Argento

«Mentre trovavasi nell’osservatorio situato nelle trincee della fanteria, unico posto dal quale poteva dirigere il tiro della batteria, veniva ferito due volte. Medicatosi alla meglio, continuava a dirigere il fuoco senza muoversi dal suo posto e, solo a notte, dando così prova di altissimo sentimento militare, permetteva che gli fosse fatta una medicazione. Castelnuovo del Carso, 1 agosto 1915

Medaglia d’Argento

«Ufficiale di grande valore animato da salda fede diresse con azione salvatrice l’impiego dell’artiglieria legionaria in cruenta lunga battaglia. Sempre presente fra i suoi artiglieri fu costante esempio di abnegazione, spirito di sacrificio, sprezzo del pericolo trasfondendo in ciascuno e in tutti la certezza della vittoria. Teruel, gennaio 1938

 

     Promozione a Generale di Divisione per Merito di Guerra