ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO
FRA COMBATTENTI DECORATI AL VALOR MILITARE
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L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare è un Associazione Combattentistica posta sotto la vigilanza del Ministero della Difesa.
Le sue Origini risalgono ai primi mesi del 1923 quando, un gruppo di eroici decorati al Valor Militare della “Grande Guerra” decisero che la testimonianza dell’eroismo sancito dalle Decorazioni al Valor Militare dovesse essere custodita e rappresentata in un Istituto i cui soci di diritto potevano essere esclusivamente i titolari di tali decorazioni.
Erano titoli di iscrizione: la Medaglia d’Oro, d’Argento, di Bronzo e la Croce al Valor Militare: le decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia e le Promozioni per Merito di Guerra. Avevano facoltà di iscriversi anche i congiunti degli insigniti di ricompense al Valor Militare, Caduti o deceduti per causa di guerra, autorizzati a fregiarsi delle decorazioni del Caduto.
Potevano far parte dell’Istituto quei combattenti che, avendo ottenuto per atti di valore compiuti esclusivamente in presenza del nemico, una ricompensa al Valor Militare, non avessero successivamente compiuto azioni indegne o tenuto riprovevole comportamento venendo meno alle leggi dell’onore militare, della morale o ai doveri verso la Patria.
Numerosissimi reparti delle FF.AA., tutti i Comuni decorati al Valor Militare e l’Università di Padova il cui Gonfalone è decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare avvalendosi di tale facoltà, sono soci dell’Istituto.
L’Istituto è apolitico e si propone di:
nobilitare il segno azzurro del valore richiedendo ai propri soci la rigida osservanza dell’onore del dovere in ogni atto della loro vita pubblica e privata
affermare ed esaltare, con l’esempio e con le opere di propaganda, il valore e le virtù militari della stirpe per diffondere la coscienza dei doveri verso la Patria;
ravvivare il ricordo degli eroismi compiuti, anche mediante pellegrinaggi ai luoghi ove più rifulse il valore italiano;
assistere gli iscritti e tutelare gli interessi morali e materiali della categoria;
In un primo tempo l’Associazione fu denominata “Legione Azzurra”.
Mussolini, nel febbraio 1924 propose invece il nome di “Istituto del Nastro Azzurro”
L’Istituto che raccoglie oggi circa 8.000 soci, si articola in 80 Federazioni Provinciali e varie Sezioni e Gruppi.
Nei suoi 95 anni di storia, l’Istituto, mantenendo fede ai principi statuari, ha svolto un’opera di altissimo valore spirituale e morale per riaffermare quei principi di amor di Patria che sono alla base della vita di ogni Popolo, e per diffondere, particolarmente fra i giovani, la coscienza dei doveri verso la Patria.
Dalla sua istituzione ad oggi hanno chiesto ed ottenuto l’iscrizione al Nastro Azzurro oltre 90.000 decorati al Valor Militare e loro familiari.
Tenendo conto che l’esiguo numero di decorazioni al Valor Militare concesse dopo la seconda guerra mondiale (pertanto in maggioranza alla memoria di Caduti) non avrebbe più permesso il naturale rinnovamento generazionale dei membri dell’Istituto, si è allargato il concetto di “Valore” come obiettivo del Nastro Azzurro provvedendo la possibilità dell’iscrizione all’Istituto come Soci “Aderenti” anche per i titolari di “Croce d’Onore” e di “Medaglia al Valore di Forza Armata” e la possibilità di ricoprire le cariche sociali a livello di Federazione anche per i Soci “Simpatizzanti” (amici dell’Istituto non possessori di alcuna decorazione al Valor Militare che si iscrivono per “simpatia” e comunione d’intenti).
L’Istituto svolge anche un’opera di alto valore sociale assistendo i soci ed i loro familiari che versano in particolari condizioni di bisogno fornendo, soprattutto, valido appoggio per il riconoscimento dei loro diritti e delle benemerenze acquisite (decorazioni, pensioni, promozioni, assegni di medaglia)
L’Istituto pubblica inoltre il periodico bimestrale “Il Nastro Azzurro” che, oltre ad essere un mezzo di collegamento fra tutti gli associati, ha il precipuo scopo di diffondere, con la rievocazione delle glorie militari nazionali e l’eroismo del soldato italiano, il culto della Patria.
L’Istituto vive con i proventi delle quote sociali e con il modesto contributo governativo.