RAFFAELE ARUANNO, ALESSIO CARDUCCI, MASSIMILIANO BELLADONNA, MONICA CONTRAFFATTO – M.O. AL VALORE DELL’ESERCITO

  

RAFFAELE ARUANNO

Tenente Colonnello

Comandante di aeromobile, durante la fase di sbarco per l’infiltrazione di Forze Speciali italiane e afghane, veniva bersagliato da violento fuoco nemico. Con indomito coraggio, lucidissima determinazione e a rischio della propria vita, si accertava in prima persona che nessuno dei militari sbarcati rimanesse sul terreno e manovrava il proprio elicottero, gravemente danneggiato, consentendo l’evacuazione dei feriti a bordo. Magnifica figura di pilota e ufficiale che ha contribuito a dare lustro al Contingente nazionale e all’Esercito italiano in un contesto interforze e multinazionale. Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014

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ALESSIO CARDUCCI

Sergente

Sottufficiale tecnico operatore di bordo in missione di volo per l’infiltrazione di Forze Speciali italiane e afghane, durante la fase di sbarco, subiva un attacco con armi portatili. Incurante dei proiettili che lo avevano appena lambito e di una copiosa e pericolosa perdita di olio idraulico che lo investiva in pieno sulla rampa, si esponeva a manifesto rischio della propria vita, trascinando fisicamente all’interno dell’elicottero i propri commilitoni. Mirabile esempio di Sottufficiale che ha tenuto alto il prestigio del contingente nazionale e dell’Esercito. Shindand (Afghanistan), 5 gennaio 2014

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MASSIMILIANO BELLADONNA

Tenente Colonnello

Comandante di unità elicotteri, con fermezza e rara lucidità, manovrando a bassa quota, interveniva a protezione di personale statunitense in grave pericolo di vita bloccato all’interno di un mezzo attaccato da più parti dal fuoco degli insorti. Benché pesantemente ingaggiato e ripetutamente colpito dal fuoco nemico, con indomito coraggio, decideva di proseguire nell’azione neutralizzando gli elementi ostili e consentendo al personale della Coalizione di ricongiungersi al resto dell’unità. Superba figura di Ufficiale che, con il suo operato, ha dato grande onore alle Forze Armate italiane in un contesto multinazionale. Shewen (Afghanistan), 4 luglio 2013

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MONICA GRAZIANA CONTRAFFATTO

Primo Caporal Maggiore

Bersagliere, nel corso di un vile attentato perpetrato a una base operativa avanzata da parte di insorti mediante armi a tiro curvo, anteponendo l’incolumità dei colleghi alla propria, dopo l’arrivo di una prima bomba da mortaio faceva sgomberare la propria tenda, indicando ai propri commilitoni di recarsi nei bunker e salvando loro, di fatto, la vita. Mentre si portava al proprio mezzo per attuare le azioni di contrasto, rimaneva gravemente ferita dall’esplosione di un ulteriore granata che colpiva la stessa area e, malgrado il lancinante dolore, con spiccato coraggio rifiutava le prime cure e incitava i propri commilitoni alla reazione, prima di accasciarsi stremata. Valle del Gulistan (Afghanistan), 24 marzo 2012