TRUGLIO – PUZZILLI – POLIFRONE – PASSERO: MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALORE DELL’ESERCITO

  

TRUGLIO GIOVANNI

Capitano Carabinieri

“Comandante di distaccamento CC par. durante l’operazione “IBIS” in Somalia, in occasione di un violento combattimento contro formazioni somale ribelli, accorreva a dar manforte ai reparti che si trovavano sotto il fuoco nemico. Con grande valentia manovrava le sue unità mobili disciplinando il movimento ed erogando un efficace fuoco che consentiva di eliminare le resistenze nemiche e permetteva alle forze amiche di sottrarsi alle insidie avversarie. Continuava la sua azione svolgendo anche una meritoria opera di soccorso ai feriti gravi e garantendo la sicurezza del dispositivo nella fase finale del ripiegamento. Mirabile esempio di elevate virtù militari, capacità di comando, coraggio, determinazione ed altissimo senso del dovere”. Mogadiscio (SOMALIA), 2 luglio 1993

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ALESSANDRO PUZZILLI

Tenente Colonnello Paracadutista

“Comandante di battaglione paracadutisti, facente parte del contingente militare italiano “IBIS”, impegnato nell’operazione umanitaria ONU di “PEACE KEEPING”, in Somalia, era costantemente alla testa dei propri uomini con i quali condivideva i disagi ed i pericoli. Con la continuità di presenza e la serenità di comportamento, suscitava l’ammirazione dei paracadutisti ed affrontava con elevatissimo spirito di corpo ed ammirevole sacrificio le difficoltà ambientali ed operative. Durante uno scontro a fuoco, inoltre, con serena e previdente azione di comando, coordinava lo sganciamento dei propri uomini limitando le perdite e rimanendo egli stesso leggermente ferito. Chiaro esempio di capacità di comando ed altissimo senso del dovere”. Mogadiscio (SOMALIA), 5 luglio 1993.

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POLIFRONE RENZO

Paracadutista

“Paracadutista di leva, facente parte del contingente militare italiano “IBIS” impegnato nell’operazione umanitaria ONU di “Peace Keeping”, in Somalia, il 2 luglio 1993, partecipava con il 183° reggimento paracadutisti “Nembo” in qualità di pilota VCC, all’operazione “Canguro 11” che prevedeva il rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Coinvolto nei successivi combattimenti proditoriamente condotti da miliziani somali contro le forze italiane, si distingueva per il coraggio, la prontezza e la perizia con cui acquisiva, sotto un’intensa reazione avversaria, la posizione più idonea per un efficace impiego dell’armamento di bordo. Mentre con il proprio carro si accingeva a raggiungere nuovamente la zona degli scontri dopo aver provveduto alla evacuazione di alcuni militari rimasti feriti, resosi conto che l’ufficiale capo carro era stato gravemente colpito da un cecchino somalo, assumeva con lucida risolutezza l’iniziativa e riusciva a ricongiungersi con il reparto. Ivi giunto veniva incaricato di effettuare un ulteriore sgombero di feriti e, incurante dei rischi personali a cui andava incontro per l’incessante fuoco nemico, assolveva con immutata determinazione il compito assegnatogli. Chiaro esempio di ammirevole altruismo, elevato senso del dovere e non comune sprezzo del pericolo”. Mogadiscio (SOMALIA), 2 luglio 1993.

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PASSERO ELIA

Maresciallo Ordinario Carabinieri

“Sottufficiale comandante di squadra CC par., facente parte del contingente militare italiano “IBIS” impegnato nell’operazione umanitaria ONU di “Peace Keeping”, in Somalia, in occasione di un violento scontro a fuoco con guerriglieri somali, veniva incaricato di partecipare all’operazione di sgombero dei feriti dalla zona dove la battaglia era più cruenta. Si prodigava in tale azione con coraggio, determinazione e ferrea volontà, ponendo in salvo numerosi feriti. Terminata l’operazione di sgombero, ritornava nella zona del combattimento per cooperare al disimpegno delle altre forze italiane sul luogo, abbandonata fra gli ultimi sotto intenso fuoco avversario. Fulgido esempio di alte virtù militari, capacità di comando, coraggio, determinazione ed altissimo senso del dovere”. Mogadiscio (SOMALIA), 2 luglio 1993