Quando si diede il nome all’Istituto del Nastro Azzurro. Il Messaggero 17 marzo 1923

  

Il Messaggero del 17 marzo 19123 riporta la seguente cronaca in merito alla costituzione dell’Istituto del Mastro Azzurro.

(Massimo Coltrinari) /centrostudicesvam@istitunastroazzurro.org

Al Palazzo del Viminale, nel Gabinetto dell’On. Acerbo, e sotto la presidenza dello stesso Sottosegretario per la presidenza, si sono riuniti il Consiglio dei Dieci ed il Comitato esecutivo della nascente Associazione fra i Decorati al Valor Militare. Erano presenti le Me-daglie d’Oro Viola, Casagrande e Brenci; Vico Pelizzari, il Comm. Simone Simoni, l’Avv. Gazzoni, Achille Benedetti, Carlo Stelluti-Scala, il colonello Barni, il Maggiore Copelli, Natale, ed il Segretario del Consiglio Maurizio Barricelli. Assenti giustificati, l’on. De Vec-chi e l’on. Paolucci.

Il sottosegretario Acerbo ha portato il saluto del Presidente del Con-siglio, il quale ha dichiarato di accettare con orgoglio la carica di Presidente Onorario della Nuova Associazione e di volere egli stes-so, come attestato del suo sentimento, donare l’Orifiamma Sociale. La consegna dell’Orifiamma avrà luogo nella solennità prossima del Natale di Roma; l’Orifiamma sarà l’unica insegna di tutta l’Associazione.

Il Relatore per il Comitato Esecutivo Vico Pellizzari, dopo di aver nobilmente ringraziato per la pregevole ed ambita sanzione data al-la iniziativa del Presidente del Consiglio, ha affermato i principi ni-tidamente spirituali che presiedettero alla fondazione della Associa-zione e che ne dovranno rigorosamente informare gli atti. Da questi principi è dominato il testo dello Statuto sociale che è stato delucida-to dal relatore in tutte le sue parti.
Il Consiglio Esecutivo a sua volta sta procedendo alla compilazione di un regolamento nel quale, tra l’altro, i Decorati caduti in combat-timento avranno riconoscimento degno di soci dell’Associazione. Il Relatore ha altresì espresso a che, sempre a titolo onorifico, sia in particolare modo esaminata la possibilità di elevare nella pubblica considerazione il socio più volte decorato di umile condizione sociale ed ha concluso proponendo la conferma e la eventuale integrazione da parte dei convenuti il Consiglio dei Dieci e del Comitato Esecuti-vo

In fine venuta in discussione la scelta della denominazione definiti-va da dare alla Associazione è stato deciso alla Unanimità di adotta-re questa “ Istituto del Nastro Azzurro”.
Pertanto da oggi in avanti tutte le comunicazioni riguardanti l’Associazione tra i decorati saranno fatte da queste intestazione”.

Da questa cronaca si evince che Il Presidente del Consiglio pro-tempore era il decisore politico di ogni iniziativa e che aveva incari-cato per la fase esecutiva di questa l’On Acerbo nella sua qualità di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Questi, sulla base del mandato ricevuto, ricevette in forma ufficiale al Viminale, sede della Segreteria alla Presidenza, gli esponenti della Associazione nei suoi organi, il Consiglio dei Diecie e il Comitato Esecutivo. Nella riunio-ne il Relatore al Comitato esecutivo ebbe modo di illustrare i vari articoli dello Statuto, che rappresentano la matrice statutaria dell’Istituto. Un dato occorre ulteriormente sottolineare. Il cambio del nome è scaturito dalle discussioni in questa sede. Si è passati dal-la parola “Associazione” alla parola “Istituto” e questo è uno degli elementi qualificanti della giornata; occorre peraltro notare che la data in cui si è adotta è anteriore al 17 marzo, quindi espressione di una volontà politica pressante.

Massimo Coltrinari
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org