ING. FAUSTO SAMUELE QUILLERI – MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE

  

Fausto Samuele QUILLERI, per tutti Sam, nasce a Crema (Cr )l’ 8 marzo 1922 da una famiglia di modeste condizioni economiche. Il padre diviene però impiegato della  Banca Cattolica Perlasca e nel 1924 si trasferisce a Brescia. Sam Quilleri frequenta le scuole elementari e medie presso l’Istituto Cesare Arici ; nel 1935 si iscrive al liceo-ginnasio Arnaldo dove consegue la maturità classica. Nel 1940 si iscrive alla facoltà di Ingegneria di Milano ma i suoi progetti vengono sconvolti dalla guerra : si arruola volontario e con alcuni compagni di liceo frequenta la Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta. Sottotenente del 3° reggimento di Artiglieria della Divisione “Julia”, Gruppo “Conegliano”, 15^ Batteria, parte per il fronte russo. Nel suo diario che lo accompagna fin dai primi giorni di guerra, rivive la sua tragica esperienza durante la battaglia di Don Schebekino, nella “ balka” di Nikolajewka, dove, immobilizzato su una slitta per una grave ferita ad un piede, attraversa la sacca con un mitra imbracciato. Questo episodio gli valse la Medaglia di Bronzo al Valor Militare a lui conferita nel 1953. Rientrato in Italia, contribuisce alla rinascita dei reparti della Julia, decimati sul fronte russo. L’armistizio dell’ 8 settembre 1943 lo sorprende mentre è impegnato a contrastare, con i militari del “Conegliano”, i partigiani comunisti di Tito. Rientrato a Brescia, entra in contatto con le Fiamme Verdi della Divisione “Astolfo Lunardi”. E’ Vicecomandante della Brigata “X Giornate”, prima a fianco di Teresio Olivelli ( fino al marzo 1944 ) e poi di Sandro Molinari fino alla liberazione; in questa veste è Ufficiale di collegamento tra le brigate partigiane, il Cnl bresciano e gli Alleati. Collabora con i servizi segreti americani ( l’OSS – Office of Strategic Services), in particolare per la cattura di esponenti nazifascisti e per il disarmo delle formazioni partigiane dopo la fine del conflitto. Minacciato dai partigiani comunisti, ha corso gravi rischi per la propria incolumità e solo la presenza delle truppe alleate gli ha consentito di portare a termine il suo compito. La sua attività durante la 2^ GM gli fa meritare la Croce di Guerra al Merito ed il Certificato di Patriota conferito dai governi alleati.

L’impegno politico di Quilleri inizia subito dopo la guerra, all’interno della Federazione Liberale Bresciana. Rifiuta una candidatura nelle file della DC per l’elezione nel Consiglio comunale e preferisce dedicarsi al completamento degli studi di Ingegneria. Non rifugge però da un impegno diretto nella vicenda del referendum istituzionale dove si schiera apertamente per la Monarchia, anche attraverso il settimanale “ Plebiscito” di ispirazione liberal-cattolica. Dopo la laurea, a partire dal 1948, sviluppa il suo impegno politico nelle fila del Partito Liberale Italiano, per il quale è Consigliere comunale dal 1960 al 1980 e dal 1985 al 1990. Dopo quattro candidature infruttuose al Parlamento italiano viene eletto deputato nel 1968 e nel 1972. Durate la seconda legislatura è Capogruppo PLI alla Camera. Si occupa di temi tecnici, legati alla sua professione di ingegnere, ma tra le sue prime iniziative parlamentari c’ è la richiesta al Governo di adoperarsi per il rientro delle salme dei Caduti in Russia. All’impegno politico, in cui porta la sua inconfondibile carica umana ed una inflessibile difesa dei principi di libertà, affianca quello più squisitamente sociale : é Presidente del CAI di Brescia dal 1973 al 1990 ; dell’Ordine degli ingegneri di Brescia dal 1976 al 1992 ; del Rotari Brescia nel 1966-67 e nel 1967-68. E’ stato anche Presidente del Consorzio Universitario bresciano , della Fondazione bresciana per la ricerca scientifica, del Centro per la ricerca sulla miodistrofia muscolare e del Consorzio per la promozione della realizzazione dell’ aeroporto di Montichiari (Bs).

Dopo una vita intensa, ricca di impegni in campo politico, professionale e civile, Sam Quilleri si è spento a Brescia il 7 gennaio 2001.

 

Il 13 gennaio 2018, l’ex Campo Sportivo Militare di Brescia ( Campo Marte) è stato a lui intitolato. All’ingresso della vasta area verde è apposta una targa con il suo nome.

Con il giubbotto grigio, la figlia di Sam Quilleri, Avv. Silvia nel giorno dell’intitolazione. La Signora è Socia della Federazione di Brescia.

 Motivazione della MBVM

“ Ufficiale di batteria alpina, contrassaltava con i suoi artiglieri nuclei di fanteria nemiche che stringevano da vicino i suoi pezzi e, in successivo combattimento, andava all’attacco di centri di fuoco avversari che chiudevano la via a nostre colonne in ripiegamento. Benché ferito non desisteva dall’azione fino a quando non era certo del successo. Don – Schebekino (Russia), 16-30 gennaio 1943”

Due sue citazioni:

“… gli avvenimenti si allontaneranno e la storia omologherà tutti gli episodi ma, mi auguro, non il ricordo di alcuni uomini che in condizioni difficili hanno sentito il senso del dovere e del mantenimento della parola data, anche a costo della vita. E che oggi, superstiti, provano soltanto un enorme senso di pena nel ricordo di quanti, amici e nemici, sono stati privati, per una follia collettiva, di quanto spettava loro di vita normale e serena…”

“…nella vita tutto passa e rimane solo ciò per cui si è operato disinteressatamente e per un ideale…Dobbiamo compiere un ardito volo verso l’azzurro, verso la liberazione di tutto ciò che sa di calcolo, di meschino, di quotidiano, nell’ansia di una dedizione assoluta a qualcosa di puro, di bello, di  ideale…”

 A cura della Federazione Provinciale di Brescia.