SOCIO D’ONORE DELL’ISTITUTO DAL 1981 – TESSERA N° 610
Motto: “Per ogni ponte una superba sfida”‘
Festa: 24 giugno – anniversario della battaglia del Piave (1918)
Sede: Piacenza – Caserma “Nicolai”‘
Mostrina: fiamma a una punta, di colore nero con bordo cremisi
Stemma araldico
Lo stemma è stato concesso nel periodo in cui nel reggimento erano riunite le Specialità pontieri e ferrovieri e per la blasonatura si è tenuto conto del motivo di maggior rilievo araldico fornito dalle medaglie al V.M. La prima partizione, dedicata ai pontieri, su smalto azzurro simbolo di valore e di fedeltà, è completata dall’arme di Piacenza, a testimoniare il legame territoriale del reggimento con la città ove si è costituito e ricostituito ed ha avuto poi stabile guarnigione. La seconda partizione, dedicata ai ferrovieri, su smalto verde simbolo di onore e di vittoria, è completata con l’arme di Torino, per ricordare il legame della Specialità con la città ove si sono costituiti i reparti ferrovieri. Lo scudetto centrale simboleggia la gloria militare conseguita durante il secondo conflitto mondiale sul fronte russo come evidenziato dal tridente di Ucraina, dove sia reparti pontieri sia reparti ferrovieri hanno meritato ricompense al V.M..
Origini e vicende organiche
Il 1° gennaio 1883 viene formato in Piacenza il 4° Reggimento Genio (Pontieri) con compagnie cedute dal 1° e 2° reggimento. L’ordinamento 23 giugno 1887 ne modifica il nominativo in 4° Reggimento Genio e da1 successivo 10 novembre rimane costituito su comando, stato maggiore, tre brigate pontieri, una brigata lagunari, una brigata ferrovieri, 3 cp. treno, deposito. Nel 1895 il 1° luglio le quattro cp. ferrovieri sono perse di forza e il Reggimento riprende la precedente denominazione di 4° Reggimento Genio (Pontieri). Le brigate cambiano nome in battaglioni. Durante la prima guerra mondiale il deposito del reggimento mobilita: sei comandi di btg. pontieri, ventitré cp. pontieri; otto cp. lagunari, una cp. guide fluviali, una cp. guardiani e manovratori idraulici, quattro se sezioni da ponte per cavalleria, due cp. per parco d’assedio, tre cp. di milizia territoriale. A fine anno 1918 il reggimento ha ancora in zona di guerra sei btg. e ventisei cp. pontieri nonché le quattro sezioni da ponte. Con la soppressione dell’8° reggimento g. (lagunari) questa specialità torna a far parte del 4° reggimento che pertanto assume la denominazione di Reggimento Genio Pontieri e Lagunari e viene ad essere composto da comando, quattro btg. e deposito. In attuazione dell’ordinamento 11 marzo 1926 il reggimento, sempre di stanza a Piacenza, modifica il nome in Reggimento Pontieri e Lagunari ed al 31 dicembre dello stesso anno completa l’organico su comando, quattro btg. pontieri (con sedi a Piacenza, Verona e Roma), btg. lagunari (a Venezia) e Deposito. Variata ancora la denominazione in Reggimento Pontieri e Lagunari del Genio nel 1931, il 15 maggio 1933 il reggimento viene sciolto ed i suoi btg. confluiscono in due nuovi reggimenti.
In Piacenza si forma lo stesso 15 maggio 1933 il 2° Reggimento Pontieri (per ponti pesanti), che pertanto tramanda le tradizioni della disciolta unità’ e comprende comando, due btg. pontieri e deposito. Con l’inizio del secondo conflitto mondiale il reggimento diviene centro di mobilitazione.
Il 15 dicembre 1949 ha inizio ancora in Piacenza la ricostituzione del 2° Reggimento Genio Pontieri con il seguente ordinamento misto: comando, plotone comando (trasformato in cp. nel 1951), btg. pontieri (una cp. d’addestramento ed una d’impiego), btg. ferrovieri su due cp. P.M.S. (Ponti Metallici Scomponibili) e cp. E.L.F. (Esercizio Linee Ferroviarie) che assume il servizio della linea Chivasso – Aosta, cp. parco. Pochi mesi dopo, nel luglio 1950 per la prima volta il reggimento gitta a Venezia il ponte del Redentore che unisce la chiesa omonima; sull’isola della Giudecca alle Fondamenta delle Zattere allo scopo di consentire a tutti i veneziani il pellegrinaggio al Tempio votivo. Nel 1953 il reggimento subisce una radicale trasformazione organica passando da uno a tre btg. pontieri ed il 1° gennaio 1954 il btg. ferrovieri è reso autonomo; il 1° ottobre l957 il II btg. pt., dislocato a Legnano, è trasferito al costituendo reggimento ferrovieri (dal quale rientrerà poi il 1° febbraio 1964) unitamente alla compagnia E.L.F.
Con la ristrutturazione dell’Esercito, dal 6 settembre 1974 il reggimento viene ordinato su comando, pl. comando e servizi, 1° e 3° btg. pt. e tale rimane sino al 22 settembre 1992 allorché, a seguito del riordinamento della Forza Armata modifica ancora la propria struttura rimanendo formato da comando, cp. comando e servizi, I btg. g. pt., II btg. g. pt. (quadro).
Campagne di guerra e fatti d’arme
Unità preesistenti:
Prima d’Indipendenza (1848-49): Peschiera
Crimea (1855-56)
Seconda d’Indipendenza (1859)
Centro Meridione (1860-61)
Terza d’Indipendenza (1866)
Roma (1870)
Reggimento
Eritrea (1895-96): invia in colonia 5 ufficiali e 15 soldati
Libia (1911-12): fornisce a corpi e servizi mobilitati 3 ufficiali e 793 soldati
Prima Mondiale (1915-18): i reparti mobilitati dal reggimento vengono impiegati sul fronte italiano ed alcune cp. operano in Albania e Macedonia
Africa Orientale (1935-36): cp. e reparti pontieri formati dal reggimento operano in Eritrea e Somalia
Seconda Mondiale (1940-43): le unità mobilitate sono impiegate sui vari fronti. In particolare si distinguono il XXXII btg. ponti pesanti in Africa Settentrionale ed il I btg. sul fronte russo.
Ricompense alla Bandiera
Al Valor Militare
Medaglia di Bronzo – Decreto 5 giugno 1848.
“Per essersi lodevolmente diportata all’assedio e alla presa di Peschiera (1848).” (Alla 1ª cp. del Corpo Reale d’Artiglieria, poi 5ª del Reggimento Pontieri e Lagunari)
Medaglia di Bronzo – Decreto 13 dicembre 1948.
“Dopo aver dato abile contributo, nonostante l’intenso fuoco dell’artiglieria e l’azione degli aerei nemici al riattamento del ponte di Dniepropetrowsk, importante via di transito per l’alimentazione della battaglia di penetrazione verso il Donez, assicurava a divisione di avanguardia il tempestivo sollecito passaggio del Woltschja, pur sotto diretta reazione di fuoco di retroguardie avversarie. Chiamato in una fase incerta della lotta difensiva, a contenere l’urto di ingenti forze nemiche, gettati gli attrezzi ed impugnati i moschetti, si scagliava con l’impeto e la bravura dei fanti sull’avversario arginandone, in concorso con altre truppe, la pericolosa penetrazione e documentando nell’ampiezza di sacrificio cruento la sua abnegazione e il suo valore.” Fronte russo: Dniepropetrowsk – Salawianka, agosto 1941 – maggio 1942. (Al I Battaglione del 2° Reggimento Pontieri).
Al Valor Civile
Medaglia d’Argento – Decreto 12 settembre 1953.
In occasione dell’alluvione verificatasi nel Polesine, ufficiali, sottufficiali e soldati del 2° Reggimento Genio Pontieri, spinti da un elevato sentimento di solidarietà umana e di dedizione al dovere, si prodigavano senza posa nell’opera di soccorso, in nobile gara di ardimento contro la furia degli elementi. Contribuivano in tal modo all’ordinato salvataggio di migliaia di persone e dei loro averi, meritandosi la riconoscenza di quelle popolazioni e del Paese (Polesine, novembre 1951).