GIUSEPPE BRIGNOLE E GIORGIO COMPIANI – M.O.V.M. DI GIUGNO

  

BRIGNOLE GIUSEPPE

Tenente di vascello R.S

Chiamato alle armi ed ammesso il 1° gennaio 1928 alla Accademia Navale di Livorno quale allievo uff. di cpl. perché in possesso del titolo di studio di capitano di lungo corso, otteneva le spalline di guardiamarina nel nov. dello stesso anno. Dopo avere preso successivamente imbarco sull’incrociatore «Quarto» e sulla nave «Miraglia», veniva congedato col grado di sottotenente di vascello nell’agosto 1933. Laureatosi in scienze economiche nell’Università di Genova nel 1935, era nello stesso anno richiamato in servizio per esigenze di carattere eccezionale ed, assegnato alla squadriglia M.A.S. a La Spezia, compiva missioni oltremare. Promosso tenente di vascello nel gennaio 1937, fu destinato al Comando Superiore A.O. in Massaua nel gennaio 1939. Assunse poi il comando della torpediniera «Calatafimi» il 24 aprile 1940 e lo mantenne fino all’8 settembre 1913. Rientrato dall’internamento in Germania nel sett. 1945 ebbe la promozione a capitano di corvetta con anzianità genn. 1944. Collocato in ausiliaria a domanda nel febbr. 1947, passava nella riserva dal febbr. 1955, con la promozione a capitano di fregata. E’ deceduto a Noli (SV) il 30 luglio 1992

Altre decorazioni: M.B. sul campo (Mediterraneo Orientale, ott. 1942); M.B. sul campo (Mediterraneo, giugno 1942 – sett. 1943); trasferito in s.p.e. col grado di ten. di vasc. per m.g. (1943)

“Comandante di torpediniera di scorta ad un posamine, avvistata una formazione di numerosi incrociatori e siluranti nemici che si dirigevano per azione di bombardamento di importanti cenni costieri, ordinava al posamine di prendere il ridosso della costa ed attaccava l’avversario affrontando decisamente la palese impari lotta. Fatto segno ad intensa reazione, manovrava con serenità e perizia attaccando fino a breve distanza con il siluro e con il cannone le unità nemiche. La sua azione decisa ed i danni subiti dalle forze navali avversarie costringevano queste a ritirarsi. Esempio di sereno ardimento, di sprezzo del pericolo, di consapevole spirito di assoluta dedizione alla Patria.” Mare Ligure,14 giugno 1940.

 

COMPIANI GIORGIO

Sergente maggiore A.A., pilota.

Compiuti gli studi magistrali a Reggio Emilia, otteneva, nel febbraio 1936, di essere ammesso in qualità di allievo sergente pilota nell’Aeronautica. Assegnato ai 21° stormo a Padova, vi conseguì la promozione a sergente nel novembre dello stesso anno e nel genn. 1937 partiva volontario per la Spagna. Rientrato in Italia un anno dopo e destinato al 19° stormo, fu congedato il 17 marzo 1938. Richiamato a domanda nel genn. 1939, nel giugno 1940 fu inviato alla Scuola B.T. di Bologna ove fu promosso sergente maggiore. Frequentò poi la Scuola di pilotaggio per aerosiluranti nel settembre 1941, dopo di che venne trasferito alla 252ª squadriglia aerosiluranti del 46° stormo. Partito in volo per la Libia nel dicembre dello stesso anno, poco dopo rimpatriava per malattia, rientrando in volo all’aeroporto di Pisa. Ristabilito tornava al reparto e partecipava a numerose azioni di guerra.

“Capo equipaggio di aerosilurante rifiutava il ricovero in ospedale e, benché sofferente per grave malattia, chiedeva di partecipare ad una azione particolarmente rischiosa contro un convoglio nemico potentemente scortato. Prima di partire lasciava uno scritto al proprio comandante affermando che non avrebbe lasciato il cielo della battaglia se non dopo aver colpito la nave portaerei segnalata. Avvistata la formazione navale nemica si portava all’attacco dell’obbiettivo prescelto e non desisteva pur in mezzo al violento fuoco delle armi contraeree delle navi e di quelle degli apparecchi da caccia nemici. Sganciato il siluro contro la portaerei da distanza ravvicinata e colpitala gravemente, ormai certo che il proprio mezzo non gli avrebbe consentito di tornare alla base perché seriamente danneggiato, si lanciava contro la fiancata di altra unità da guerra nemica in un ultimo sublime olocausto.” – Cielo del Mediterraneo, 14 giugno 1942.