CITTA’ DI FOGGIA – MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

  

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Con l’approssimarsi dell’invasione della Sicilia il Comando Mediterraneo dell’Aria intensificò gli attacchi contro le principali vie di comunicazione, le industrie, i porti e gli aeroporti dell’Italia Meridionale. Foggia, con il suo importante nodo ferroviario e le annesse officine e depositi fu uno dei principali obiettivi dell’offensiva aerea che, particolarmente dal maggio all’agosto 1943, determinò la quasi totale distruzione della stazione ferroviaria e danni gravissimi in tutta la città. Gli attacchi alla città iniziarono il 28 maggio, e si ripeterono il 30 e 31, quando fu colpito l’aeroporto e distrusse decine di aerei tedeschi. Dopo l’8 settembre le forze tedesche s’impadronirono di Foggia, Manfredonia e Cerignola che evacuarono il 28 settembre a causa della pressione delle forze alleate che liberarono l’intera provincia il 10 ottobre.

Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha conferito motu proprio alla città di Foggia la medaglia d’oro al Valor Militare per la testimonianza di coraggio offerta dalla cittadinanza in occasione dei bombardamenti degli alleati anglo-americani nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. L’onorificenza è stata consegnata il 25 aprile 2007 in una cerimonia all’Altare della Patria dal Presidente Giorgio Napolitano.

«In occasione dei devastanti attacchi e bombardamenti aerei del 22 luglio e del 19 agosto 1943, la popolazione della città di Foggia seppe dare sublime testimonianza di coraggio e di altruismo allorché, con spregio del gravissimo pericolo della vita in atto, suoi figli civili e militarizzati seppero tra immani difficoltà impedire che i rovinosi incendi fossero portati a conseguenze più gravi e le vittime moltiplicassero, prodigandosi, mentre gli spezzoni venivano ancora furiosamente lanciati, oltre che nei soccorsi, nel sottrarre con lucida e provvida determinazione a ulteriori deflagrazioni e distruzioni i convogli ferroviari carichi di munizioni. Successivamente, nonostante quelle indicibili sofferenze e pesanti distruzioni, altri suoi figli trovarono la forza di opporsi in armi al nemico ostacolando, con rinnovato vigore, la manovra in ritirata delle truppe tedesche nei sobborghi della città, ormai sepolta sotto le macerie. Foggia, luglio – settembre 1943»