Motto: “Come lo scoglio infrango come l’onda travolgo”.
Festa: 25 giugno – anniversario del riconoscimento ufficiale della Specialità (1984).
Sede: Venezia Lido (VE) – Caserma “G. Pepe”.
Mostrina: rettangolare con parte superiore a punta. Fondo scarlatto con emblema sovrapposto in oro opaco raffigurante il leone alato di San Marco, di fronte, con aureola bianca. Zampa destra che impugna una spada; zampa sinistra che poggia su un libro. Il tutto su un’ancora sovrastata da corona.
(Solo per Ufficiali, Marescialli e Sergenti Maggiori).
I Sergenti e i Militari di truppa indossano:
– con le uniformi invernali: stellette metalliche al bavero e le mostreggiature in plastica dei lagunari sulle manopole;
– con le uniformi estive: come sopra, per il bavero, ed il distintivo a spillo dei lagunari al centro del taschino sinistro della camicia.
Sintesi della blasonatura
Lo scudo pieno, con lo smalto d’azzurro, simbolo di amor di patria e lealtà, indica le virtù militari intese come substrato ispiratore della preparazione spirituale del Corpo.
La muraglia rappresentata nello stemma è simbolo del compito affidato ai lagunari, ossia la difesa del litorale veneto, la Bandiera è quella della Serenissima Repubblica di Venezia a significare il legame del Corpo con i “fanti da mar” della medesima Serenissima.
Origini e vicende organiche
Il 15 gennaio 1951 al Lido di Venezia ha inizio la costituzione del Settore Forze Lagunari con l’istituzione di un nucleo che ha il compito di presiedere alla graduale formazione del Settore. Del comando, affidato ad un Contrammiraglio, fanno parte Ufficiali dell’Esercito e della Marina. Il 1° luglio 1951 viene posto alle dipendenze del Comando Settore un plotone comando (anch’esso comprendente personale dell’Esercito e della Marina) ed ha inizio la graduale costituzione di un battaglione costiero lagunare che il successivo 30 agosto prende il nome di Battaglione C.L. “Marghera” e comprende compagnia comando; compagnia autoportata, con personale e mezzi dell’Esercito; compagnia anfibia, con personale della Marina; reparto lagunare appoggio, con personale e mezzi della Marina.
Il 15 ottobre 1951 il battaglione “San Marco” (avente normale fisionomia di battaglione di fanteria costituito però quasi integralmente con personale della Marina) già alle dipendenze della Divisione di Fanteria “Folgore” entra a far parte del Settore Forze Lagunari. Il 1° settembre 1952 viene costituito il Battaglione C.L. “Piave” con struttura organica uguale a quella del battaglione “Marghera” ed il 1° gennaio 1954 allo scopo di assicurare una migliore manovrabilità dei mezzi da sbarco e da trasporto viene formato il Gruppo Mezzi Navali da Sbarco. Dal 1° marzo 1956 il Comando del Settore è affidato ad un Colonnello dell’Esercito. Il 1° luglio 1957 il battaglione “San Marco” è trasformato in Battaglione “Isonzo” (con personale, materiali e mezzi dell’Esercito; la truppa è tratta dalla leva di mare ma all’atto dell’incorporazione transita nei ruoli dell’Esercito). Dal 1° settembre 1957, persa ogni componente della Marina, il Settore pur conservando gli stessi compiti operativi muta organico e prende il nome di Raggruppamento Lagunare; comprende: comando, compagnia comando, compagnia addestramento, compagnia trasmissioni, battaglioni anfibi “Marghera” e “Piave”, battaglione mot. “Adria” (del quale è in vita solo la 3ª compagnia) ai quali si unisce il 1° gennaio 1958 anche il battaglione mot. “Isonzo” (su due compagnie autoportate e una compagnia anfibia). Il 1° maggio 1958 viene formato il Reparto Lagunare Appoggio dotato di mezzi corazzati e anfibi.
Con la nuova struttura il raggruppamento rappresenta la specialità anfibia della Fanteria cui è affidata la difesa del settore delle lagune. Il Raggruppamento, ricevuta la Bandiera di guerra il 25 ottobre 1959 in piazza San Marco, cambia nuovamente struttura organica il 24 maggio 1964 divenendo Reggimento Lagunari “Serenissima” su: comando; compagnia comando; battaglioni “Marghera”, “Piave” e “Isonzo” (ciascuno con VTC M113 e in alternativa un plotone mezzi anfibi e battelli), XXII battaglione carri. Con i plotoni mezzi anfibi dei battaglioni dislocati nella base di Cà Vio e con il plotone battelli degli stessi battaglioni insieme al plotone natanti dislocati sull’isola di Sant’Andrea ha vita la Compagnia Trasporti Anfibi. Nel 1975, a seguito dei provvedimenti conseguenti alla ristrutturazione dell’Esercito:
– il 1° settembre, il battaglione “Marghera” è soppresso;
– il 20 ottobre, il battaglione “Isonzo” assunto l’organico di battaglione meccanizzato diviene 41° Battaglione mec. “Modena” mentre il battaglione carri diviene 22° Battaglione carri “M.O. Piccinini” ed entrambi passano a far parte della Brigata meccanizzata “Gorizia”; inoltre la compagnia trasporti anfibi si trasforma in Battaglione Mezzi Anfibi “Sile”;
– sempre il 20 ottobre il reggimento lagunari si scioglie per costituire il Comando Truppe Anfibie e contemporaneamente il battaglione “Piave” assunto l’organico di battaglione mec. dà vita al 1° Battaglione Lagunari “Serenissima”;
– il 25 ottobre la Bandiera del disciolto reggimento viene ceduta al 1° battaglione lagunari che ne tramanda le tradizioni unitamente a quelle dei “Fanti da Mar” della Serenissima. Il battaglione è formato su comando, compagnia comando e servizi, tre compagnie meccanizzate, compagnia mortai pesanti. Il 25 giugno 1984, con D.P.R. è sancito il riconoscimento della Specialità “Lagunari” a partire dal 9 gennaio 1951.
Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata, il battaglione perde la propria autonomia il 13 ottobre 1992 ed il giorno successivo è inquadrato nel Reggimento Lagunari “Serenissima”, che si ricostituisce anche con il personale del soppresso Battaglione Mezzi Anfibi “Sile”. Il reggimento partecipa all’operazione “Vespri Siciliani”, in concorso al controllo del territorio, dal 6 agosto al 2 ottobre 1993 nel settore Palermo e dal27 luglio al 25 settembre 1994 nel settore Enna.
Il Reggimento viene posto alle dirette dipendenze del 5° Corpo d’Armata fino al dicembre del 1997, quando, dopo aver ricevuto, fra i primi reparti dell’Esercito, personale volontario in sostituzione di quello di leva, passa alle dipendenze del Comando Forze di Proiezione. Dal 1º dicembre 2000 il Reggimento è inquadrato nella Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” posta alle dipendenze del 1° Comando delle Forze di Difesa. Dal 2007 operativamente è parte della grande unità interforze Forza di Proiezione dal mare con la Brigata Marina “San Marco”.
Operazioni all’estero
- Dal giugno al dicembre 1998 la 3ª Compagnia anfibia ha preso parte all’operazione in NATO/SFOR (Constant Forge) in Bosnia ed Erzegovina;
- Dall’ottobre 1999 al febbraio 2000 operazione NATO/KFOR (Joint Guardian) l’intero Reggimento è stato dislocato a Dakovica in Kosovo per la. Da febbraio a giugno 2001 (Consistent Effort) in Kosovo
- Dal novembre 2002 il reggimento è stato nuovamente schierato in area kosovara per l’operazione “Decisive Endavour”.
- Dal giugno 2003 al maggio 2005 unità del Reggimento a livello plotone o compagnia hanno preso parte all’operazione “Antica Babilonia”, in Iraq.
- Dal maggio a settembre 2004 l’intero Reggimento è stato impiegato nel sud dell’Iraq
- Da settembre 2006 ad aprile 2007 il Reggimento è stato impegnato nell’ambito dell’Operazione “Leonte”, nel Libano
- Dal 2008 al 2009 il Reggimento è stato ancora impegnato nell’ambito dell’Operazione “Leonte”, nel Libano del Sud.
- Nel 2010-2012 è stato impiegato nell’Operazione ISAF in Afghanistan dove ha operato per sei mesi.
- Nel 2013 il Reggimento ha operato ancora nell’ambito dell’Operazione “Leonte”, nel Libano meridionale.
- Nel 2019 il Reggimento è impiegato di nuovo in Afghanistan nell’operazione “Resolute Support”
- Nel 2022 il Reggimento viene impiegato sia in Libano che in Somalia. Nel Libano del sud alla guida di “Unifil Italbatt” sotto bandiera ONU, in Somalia nell’ambito della “Missione EUTM-S con le attività di Advising, Mentoring e Training.
Ricompense alla Bandiera
Ordine Militare d’Italia
«Reggimento impiegato in territorio afghano, in una regione caratterizzata da altissima instabilità e diuturno stato di conflitto, conduceva numerose audacissime imprese raggiungendo brillanti risultati operativi, dando prova di ferrea abnegazione, spirito d’iniziativa e perspicace azione militare. Operava con valoroso impegno, offrendo costante esempio di altissima professionalità, fermezza e slancio. Reggimento custode di straordinari valori ha contribuito al lustro e al prestigio dell’Italia nel contesto internazionale, meritando l’apprezzamento della Nazione e il riconoscimento dei paesi alleati.» — Farah (Afghanistan), 2010-2011 – Herat (Afghanistan), 2019
Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito
«Reggimento di fanteria, partecipava all’operazione “Antica Babilonia 4” in Iraq inquadrato nella Italian Joint Task Force. Impiegato in un teatro caratterizzato da aspra e diffusa violenza, scriveva indelebili pagine di valore militare e generoso altruismo. Con disinteressati sentimenti di dedizione ed entusiasmo sostenuti da altissimi ideali di umana fratellanza, conduceva attività umanitarie ed assistenziali portando sollievo alla popolazione irachena contrastando, in più occasioni e con veemente coraggio, ripetuti ed imprevedibili attacchi cui era sottoposto da forze ostili che ne impedivano proditoriamente la realizzazione. Impegnato diuturnamente nelle attività di formazione del 604º Battaglione dell’Iraqi National Guard profondeva, con convinta dedizione e determinata partecipazione, ogni risorsa alla preparazione ed all’addestramento della unità del nuovo esercito iracheno, raggiungendo in poco tempo brillanti risultati unanimemente riconosciuti nell’ambito della coalizione e delle autorità locali. In particolare, negli scontri della notte tra il 5 e 6 agosto 2004, in seguito ad attacchi sferrati da miliziani asserragliati sulla sponda destra del fiume Eufrate nella città di An Nasiriyah, interveniva, con l’ardore e l’abnegazione dei suoi lagunari, in difesa delle istituzioni locali per il ripristino dell’autorità costituita, costringendo gli avversari a chiedere il cessate il fuoco. Indiscusso esempio di unità coesa e fortemente motivata, che ha fornito ulteriore ed indiscussa prova di capacità professionale, coraggio, saldezza morale e straordinarie virtù militari, contribuendo in misura determinante ad esaltare il prestigio dell’Esercito nel contesto internazionale.» — An Nasiriyah (Iraq), 5-6 agosto 2004
Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito
«Il Reggimento “Serenissima”, custode delle tradizioni dei soldati “lagunari”, è stato impegnato in molteplici interventi di soccorso alle popolazioni civili colpite da gravissime calamità naturali ed in numerose operazioni di soccorso internazionale, nell’ambito delle quali ha sempre dimostrato generoso slancio e non comune senso di partecipazione. In tali circostanze, anche se sottoposto a durissimi cicli operativi e ad intensi carichi lavorativi, il personale del Reggimento ha evidenziato impareggiabile perizia, altissimo senso del dovere ed elevatissimo spirito di sacrificio, non disgiunto da singolare coraggio nell’esecuzione delle attività più pericolose. Con la tenacia e l’indefettibile volontà sempre poste in essere il Reggimento Lagunari ha riscosso l’incondizionato plauso, l’unanime gratitudine e l’illimitata ammirazione delle popolazioni soccorse nonché l’assoluta stima di tutti i contingenti delle nazioni estere che hanno operato con l’unità nelle missioni internazionali. Significativo esempio di elevate virtù civiche e militari, nonché di coraggioso altruismo e spiccata professionalità che ha dato lustro all’Esercito italiano, elevando l’immagine della nazione anche nel contesto internazionale.» — Territorio nazionale e teatro balcanico, 1951-2003