Il 1º Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” è un’unità dell’Arma dei Carabinieri, formata da paracadutisti, specializzata nelle missioni militari fuori area. Fino al 2002 era alle dipendenze della Brigata Paracadutisti “Folgore”, quindi è stato inquadrato nella 2ª Brigata Mobile Carabinieri, grande unità di cui fanno parte anche il 7° Reggimento “Trentino-Alto Adige”, il 13° Reggimento “Friuli-Venezia Giulia” e il Gruppo di Intervento Speciale. Il “Tuscania” ha attualmente sede a Livorno, nella caserma “Vannucci”.
Il Reggimento è articolato in
- Ufficio Comando, a supporto delle funzioni di comando, coordinamento e controllo del Comandante del Reggimento;
- Reparto Addestrativo, per l’attività di selezione e formazione del personale da immettere nei ranghi operativi dello stesso Reggimento e degli Squadroni Cacciatori;
- Compagnia Comando e Servizi, per il supporto logistico;
- Battaglione Carabinieri Paracadutisti, su tre compagnie, per l’assolvimento dei compiti istituzionali.
Compiti
Sono essenzialmente di tre tipi:
- militari:
- occupazione preventiva e difesa di posizioni;
- interdizione e controinterdizione d’area (guerriglia e controguerriglia);
- supporto a contingenti di Forza Armata in operazioni “fuori area”, anche con funzioni di Polizia Militare;
- di polizia:
- supporto all’Arma Territoriale;
- sicurezza alle sedi diplomatiche in Paesi “a rischio”;
- scorta di personalità;
- addestrativi: addestramento e formazione di militari dell’Arma destinati a reparti speciali.
Formazione
Gli aspiranti al Reggimento, di tutti i gradi, vengono preventivamente sottoposti ad una selezione psicofisica, finalizzata ad accertare la loro attitudine al particolare impiego, e successivamente ammessi alla frequenza di un corso formativo della durata di circa nove mesi comprendente:
- corso di paracadutismo;
- addestramento di pattuglia e di plotone;
- addestramento all’impiego di armi e materiali speciali.
Superate le prove finali del corso, il carabiniere paracadutista transita nel Battaglione, nell’ambito del quale svolge attività operative, di addestramento di mantenimento e di ulteriore specializzazione nei settori:
- aviolancistico;
- di tiro con armi individuali e di reparto;
- di impiego dei materiali speciali ed esplodenti;
- delle tecniche particolari di combattimento.
Missioni
Il “Tuscania” ha partecipato a tutte le più importanti missioni “fuori area” in cui sono state impegnate le FF.AA. italiane. A partire dal Libano (1982-1984) con l’ITALCON, primi a partire ed ultimi a tornare da quello che fu il primo impiego internazionale del dopoguerra, per poi proseguire con le seguenti operazioni:
- Namibia (1989-1990), UNTAG;
- Kurdistan (1991), AIRONE 1;
- Turchia (1991), AIRONE 2;
- Somalia (1992-1994), IBIS;
- Cambogia (1992), UNTAC;
- Somalia (1993), UNOSOM;
- Israele (1994), TIPH 1;
- Bosnia (1996-2003), IFOR/SFOR;
- Palestina (1996), TIPH 2;
- Albania (1997-1999), ALBA;
- Timor Est (1999-2000), STABILISE;
- Kosovo (2000-2003), JOINT GUARDIAN;
- Macedonia (2001-2002), AMBER FOX;
- Afghanistan (dal 2001), ISAF;
- Iraq (dal 2003), MSU;
- Striscia di Gaza (2005-2009), EUBAM RAFAH;
- Palestina (Gerico, marzo-luglio 2014), MIADIT PALESTINA;
- Libia (Tripoli, marzo-luglio 2014), MMIL.
Nel corso degli anni, al Reggimento è stata anche affidata la sicurezza delle Sedi Diplomatiche nazionali all’estero nelle aree e nei periodi di maggior “rischio”: Libano, Somalia, Arabia Saudita, Zaire, Perù, Algeria, Albania, Congo, Serbia, Iraq, Israele, Afghanistan, Pakistan, Libia.
Operazioni Nazionali
Molto frequenti sono stati gli impieghi sul territorio nazionale nelle aree che, per caratteristiche morfologiche e socio-criminali, risultano difficilmente controllabili dalle Forze di Polizia territoriali; numerose operazioni antisequestro, anticontrabbando e anticrimine sono state condotte con successo in Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania e Puglia.
Decorazioni alla Bandiera
Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia – Conferimento 10/06/2004
«Nel generoso adempimento dei suoi compiti, il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, proseguendo l’opera dell’omonimo battaglione, forniva – con esemplare efficienza e nel solco della più fulgida e gloriosa tradizione dell’arma – il proprio determinante contributo a numerose operazioni di mantenimento della pace a favore di popolazioni bisognose di sicurezza e stabilità, sviluppatesi in territori caratterizzati da elevata instabilità interna e segnati da anni di atrocità. Operando all’insegna di uno straordinario spirito di servizio e di una assoluta dedizione al dovere, ha offerto reiterate prove – collettive ed individuali – di spiccato coraggio, tenace abnegazione e di concreta solidarietà, che hanno consentito il pieno raggiungimento degli obiettivi delle rischiose missioni. I successi riscossi sono stati incondizionatamente riconosciuti in ambito nazionale ed internazionale, contribuendo a rafforzare il prestigio dell’Italia e l’onore delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri nel mondo. Bosnia-Herzegovina, Albania, Kosovo, Timor Est, Macedonia, Afghanistan, anni 1996 – 2004»
Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia – Conferimento 11/07/2016
«Reggimento carabinieri paracadutisti, impiegato in numerose operazioni all’estero per il mantenimento della pace, in aree geografiche caratterizzate da elevata instabilità socio-politica e diffusa violenza, nel solco delle più fulgide e gloriose tradizioni militari dell’arma, forniva così prova di altissima professionalità, grande coraggio e totale abnegazione consentendo, in particolare, in territorio iracheno, di garantire importanti interessi nazionali e di mettere in salvo in più occasioni molte persone – civili, diplomatici e appartenenti alle forze di sicurezza alleate – esposte a incombenti e gravi pericoli. Tali operazioni venivano effettuate a manifesto e continuo rischio dei propri militari. I successi riscossi nelle attività operative e in quelle di supporto alla popolazione e alle istituzioni locali, quali le libere elezioni politiche del 2005, la ricostruzione delle corti giudiziarie e l’istituzione di una nuova polizia nazionale, venivano incondizionatamente riconosciuti in ambito internazionale e contribuivano a rafforzare il prestigio dell’Arma dei Carabinieri e dell’Italia. Baghdad, An Nasiriyah, Ar Rifay e Suk Ash Shuyuk – IRAQ, anni 2003-2005»
— 11 luglio 2016
Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia – Conferimento 24/06/2021
«Reggimento Carabinieri, nel solco delle più fulgide tradizioni dei reparti paracadutisti, con ammirevole impegno assolveva la missione affidata all’Arma per la tutela delle rappresentanze diplomatiche nazionali all’estero. Dalle terre balcaniche ai territori iracheni e afgani, in condizioni ambientali spesso critiche, salvaguardava le attività del corpo diplomatico, distinguendosi, per fermezza e abnegazione, quale prezioso strumento militare a disposizione dei capi missione, nella conduzione di delicate operazioni di evacuazione di connazionali. In particolare, nel 1991, a seguito della recrudescenza della guerra civile in Somalia, assicurava il rientro in patria di 800 cittadini Italiani. L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza del coraggio e delle capacità del reparto, che guadagnava il plauso internazionale, accrescendo cosi il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione. Territorio estero, 1982 – 2020
Medaglia d’Argento al Valor Militare
«Battaglione carabinieri paracadutisti, avuto il delicato compito di proteggere unità in movimento su nuove posizioni, sosteneva per un’intera giornata ripetuti attacchi di soverchianti forze corazzate nemiche, appoggiate da fanteria ed artiglieria. Nell’impari cruenta lotta, svolta con estremo ardimento, riusciva a contenere l’impeto avversario, al quale distruggeva con aspra azione ravvicinata numerosi mezzi blindati e corazzati. Sganciatosi da nemico con ardita manovra notturna, trovava sbarrata la via di ripiegamento da munite posizioni avversaria, si lanciava eroicamente all’attacco e, dopo violenta epica mischia in cui subiva ingenti perdite, si apriva un varco, ricongiungendosi alle proprie forze. Bivio di Eluet el Asel (Gebel Cirenaico) – Bivio di Lamluda (via Balbia), 19 dicembre 1941» — 5 giugno 1964 (al I Battaglione CC.RR. paracadutisti)
Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito – Conferimento 05/10/1994
«Il 1° Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”, partecipava, con proprie unità inquadrate nelle forze italiane in Somalia, alle operazioni di soccorso alla popolazione somala prodigandosi con totale dedizione ed elevata professionalità nella pericolosa missione e confermando, in numerose azioni di rastrellamento per la ricerca d’armi ed in operazioni contro guerriglieri ed tinti banditismo, l’altissimo livello di efficienza, il grande coraggio e la generosità dei suoi effettivi. Coinvolto in numerosi conflitti a fuoco reagiva sempre con efficacia e determinazione mettendo in luce il valore militare, la capacità operativa e la fortissima motivazione dei propri uomini. Nonostante le gravi perdite subite in combattimento, continuava ad assolvere i compiti affidati senza flessioni con la fierezza e l’orgoglio di perseverare nel tentativo di ridare sicurezza e soccorso umanitario al martoriato popolo somalo e nella determinazione di rendere onore alla Patria lontana. Somalia, 22 dicembre 1992 – 7 settembre 1993» (al 1° Battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania”)