Il 2 luglio 1993 Mogadiscio fu il teatro della battaglia del chek-point “Pasta”, la prima che ha visto impiegati i militari del nostro esercito dalla fine della seconda guerra mondiale. L’autore del libro, allora non ancora trentenne, comandante di una compagnia di paracadutisti composta da militari di leva, era il responsabile di quell’importante punto focale per il controllo della capitale somala. Racconta con dovizia di particolari l’addestramento minuzioso del suo reparto prima di essere impiegato, nonostante il pressapochismo che ha caratterizzato questa fase tanto delicata. Fornisce la testimonianza diretta degli avvenimenti che hanno caratterizzato quella giornata nella quale caddero tre nostri militari ed altri restarono feriti. Lascia il lettore interdetto nell’apprendere della mancanza di decisioni da parte del comando superiore responsabile del nostro contingente. Considerato personaggio scomodo per quanto avrebbe potuto raccontare su quei tragici momenti, al suo rientro in Italia viene consigliato di lasciare la Brigata Paracadutisti e di concorrere per il corso pilota dell’Aviazione dell’Esercito, che ovviamente supera!
Si tratta di racconto minuzioso che svela particolari di una vicenda i cui aspetti non sono ancora stati del tutto resi noti.