STUDENTI CON LE STELLETTE: COMMENTI E CONSIDERAZIONI

  

Al termine dell’8° Corso “Dovere” alcune allieve hanno voluto commentare la loro breve ma significativa esperienza:

Mi ricordo con grande gioia la prima volta che ho indossato la divisa e gli anfibi neri; ero pronta ad intraprendere una nuova strada, a provare una delle numerose esperienze formative della mia vita, soprattutto ero consapevole di entrare a far parte di una meravigliosa e unita famiglia. Allacciando gli anfibi, sistemando il colletto della giubba mimetica, provavo un senso di orgoglio, onore e responsabilità in quanto stavo per cominciare l’avventura più significativa e importante della mia vita, essendo parte di un plotone predisposto ad incamminarsi nella curiosa ed affascinante carriera militare. L’VIII corso DOVERE ha permesso la mia crescita personale, poiché ho iniziato un nuovo “capitolo” della mia vita, ho creato dei forti legami con i miei compagni e ho appreso molti valori morali tra cui: impegno, responsabilità, rispetto, amicizia, condivisione e dedizione. Ho capito con certezza che la vita militare è un grande sacrificio ma se affrontata con determinazione, condivisione e onestà può regalare molte soddisfazioni. Infine, penso che Studenti con le Stellette sia ciò da cui ognuno dovrebbe partire per costruire il proprio futuro, poiché si impara a non arrendersi mai, a trovare soluzioni efficaci ed a migliorare la propria formazione civica.

Giorgia       

Prima di partire per l’ottavo corso dovere ero abbastanza intimorita, ho voluto prendere quest’esperienza come una sfida personale per capire se io fossi in grado di vivere in un ambiente in stile militare o no. Non ero a conoscenza di cosa avrei trovato una volta varcato il cancello dell’eCampus, non sapevo nemmeno se sarei riuscita a creare un legame con gli altri allievi del corso e forse, nel profondo, era la cosa che temevo di più. I primi tre giorni sono stati abbastanza duri, noi ragazzi eravamo un po’ spaesati ma potevamo già concepire il bellissimo gruppo che tra di noi si stava creando. Lo stile di vita all’interno della caserma era molto diverso da quello a cui ero abituata, ma passato il momento iniziale di adattamento diventò normalità. Le varie attività hanno notevolmente superato le mie aspettative e oltre a farci apprendere importanti nozioni hanno aiutato a legare i rapporti tra allievi. Passati questi momenti insieme ai miei compagni di corso ho realizzato che non eravamo più un semplice gruppo di ragazzi ma una vera e propria famiglia. Porterò loro e questa esperienza sempre nel cuore.

Angelica

L’esperienza di vita in stile militare mi ha dato tanto, da qualsiasi punto di vista. Ho avuto l’occasione di mettermi alla prova nella vita comunitaria, cosa a cui non sono per nulla familiare, e perciò di spingermi oltre i miei limiti. Ho imparato l’importanza dell’aiuto e del sostegno reciproco che, se mancanti, possono causare screzi o malintesi che poi si ripercuotono sull’intero plotone e sul suo stesso lavoro. Piano piano ho anche iniziato a conoscere meglio i miei compagni e a imparare da ognuno qualcosa di prezioso: un sorriso in più, un gesto spontaneo e inatteso, un approccio alle situazioni diverso dal mio, che fanno assolutamente la differenza. Ciò che più mi ha segnato è stato lo spirito di adattamento che ho avuto: non mi aspettavo di riuscire ad adattarmi, appunto, a uno stile di vita così rigido, impegnato e ininterrotto per i miei standard. Il primo giorno ero ancora un po’ disorientata, ma già dal secondo mi sono trovata ad agire in automatico, senza pensare troppo, nella mia preparazione per la giornata. È stato stupendo e sconvolgente allo stesso tempo, non mi aspettavo un cambiamento di questo tipo. Ora che sono tornata alla routine di vita quotidiana, devo dire, mi manca non partecipare a tutte quelle attività che segnavano l’inizio e la fine della giornata, mi manca stare al fianco di persone che, come me, condividono la passione per ciò che fanno, ogni giorno e sempre in modo costante.

Cristina