GIORGIO POLLERA E MELCHIORRE IANNELLI – M.O.V.M. DI DICEMBRE

  

POLLERA GIORGIO

Sottotenente cpl. artiglieria -VII Gruppo bande armate

Figlio di un noto studioso di questioni etiopiche e alto funzionario del Governo dell’Eritrea, si arruolava, quale allievo, nella Scuola allievi ufficiali di complemento di Brà nel novembre 1932 ed era nominato sottotenente d’artiglieria il 30 giugno dell’anno successivo assegnato al 1° pesante. Congedato il 31 gennaio 1934 e ripresi gli studi universitari, due anni dopo e precisamente il 19 dicembre 1935, richiamato a domanda, partiva per la Somalia sbarcando a Mogadiscio il 2 gennaio 1936. Dopo un breve servizio prestato presso l’Intendenza dell’A.O. veniva destinato al VII gruppo bande armate Dubat del R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) del Governo del Galla Sidama. Nel 1938 gli veniva conferita alla memoria la laurea in Scienze economiche e commerciali dalla Università di Roma.

«Ufficiale volontario in A.O. e volontario in un gruppo bande, animato da pura fede ed entusiasmo, sempre fra i primi per ardimento e slancio, tenace e sicuro trascinatore di dubat, per decisione, sprezzo del pericolo, abnegazione, seppe in molti combattimenti, nel corso dell’occupazione del Galla Sidama, far rifulgere le sue elevatissime virtù militari. In un’azione particolarmente ardimentosa, di forzamento dell’Omo Bottego, in un momento critico, conscio del sicuro pericolo cui si esponeva, decisamente balzava sulla riva bassa del fiume, prodigandosi con l’esempio e la parola, per la buona riuscita dell’azione. Con il torace mortalmente trapassato, incurante di sé, imbracciava il moschetto, rispondeva al fuoco nemico, incitando i dubat al grido di “Savoia” sino a che, reclinando la testa sull’arma, spirava. Sublime esempio di puro eroismo. Dorba – Orno Bottego, 12 dicembre 1937

Altra decorazione al Valor Militare: Medaglia Argento

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IANNELLI MELCHIORRE

Tenente s.p.e. fanteria (granatieri) -1° rgt.fanteria – Divisione “Littorio”

Conseguito a Catanzaro il diploma di geometra, entrò nel 1933 all’Accademia di fanteria e cavalleria di Modena per uscirne sottotenente di fanteria in s.p.e. nell’ottobre 1935. Frequentata la Scuola di applicazione, fu assegnato al 3° reggimento granatieri di stanza a Viterbo conseguendo nell’ottobre 1937 la promozione a tenente. L’anno dopo, nell’aprile 1938, partì volontario per la Spagna dove fu destinato al 1° reggimento fanteria della Divisione d’assalto Littorio. Gravemente ferito nei primi giorni della battaglia di Catalogna, decedeva il 6 gennaio 1939 nell’ospedale legionario italiano numero 9.

«Designato, per le belle prove date, ad assumere il comando di una compagnia di arditi irrompeva al canto di “Giovinezza” sulla posizione nemica, impegnando aspra lotta con l’avversario superiore di numero. Mentre alla testa dei suoi poneva piede sul raggiunto obiettivo, una palla nemica lo colpiva mortalmente. Dolorante per la ferita, si preoccupava solo di informare il suo comandante del brillante esito dell’azione. Moriva all’ospedale dopo pochi giorni di stoica agonia, col pensiero e col cuore rivolti al suo reggimento. O.M.S., 28 dicembre 1938 -6 gennaio 1939.»