Le Medaglie al Valore di Marina premiano atti di coraggio volti a salvare vite umane in mare, a impedire sinistri marittimi o ad attenuarne le conseguenze; attività e gli studi volti allo sviluppo e al progresso della Marina Militare italiana; singole azioni di merito caratterizzate da spiccata perizia da cui siano derivati lustro e decoro alla marineria italiana.
1º Maresciallo Salvatore INGALLINA
Nel corso di una difficile operazione di soccorso in mare, vedendo dei naufraghi incapaci di risalire la biscaglina, nonostante le pessime condizioni meteorologiche, si calava sulla stessa per facilitarne il recupero e, incurante della propria incolumità fisica, si tuffava in mare per salvare due naufraghi in procinto di annegare. Fulgido esempio di perizia marinaresca, estremo coraggio, straordinario spirito di sacrificio e freddezza, altissimo senso del dovere e profondo spirito di solidarietà, con il suo contributo ha dato lustro e prestigio alla Marina Militare. Canale di Sicilia, 13 – 14 luglio 2008.
2º Capo Sebastiano DENARO
Tornato in azione in territorio afghano dopo le gravi lesioni subite durante una precedente missione, nel corso di un durissimo scontro a fuoco contro forze ostili, nonostante le ferite riportate, incurante della sofferenza, con grande coraggio e sprezzo del pericolo, reagiva al nemico esortando i componenti della sua unità a non curarsi delle sue condizioni e a reagire all’offesa per non farsi sopraffare. Splendida figura di Sottufficiale incursore di elevatissime virtù militari, mirabile esempio di ardimento e coraggio, con la sua azione, in un contesto multinazionale, ha contribuito accrescere il prestigio del Reparto, della Marina Militare e della Nazione. Herat (Afghanistan), 2 ottobre 2010.
1º Maresciallo Roberto MANGIONE
Comandante di Unità navale che, nel corso della missione internazionale Poseidon Rapid Intervention, mettendo continuamente a repentaglio la propria vita ed effettuando oltre 50 missioni di soccorso con circa 7000 miglia nautiche, percorse spesso in ore notturne e in condizioni ambientali e meteo avverse, di distingueva per l’encomiabile valore, la non comune perizia marinaresca, salvando da sicura morte ben 928 migranti tra donne, uomini e bambini. Fulgido esempio di Sottufficiale che per il proprio operato, la sua abnegazione e il suo spirito di sacrificio, ha ricevuto riconoscimenti da numerosi consessi internazionali e il plauso delle più alte cariche dello Stato, dando lustro e decoro al Corpo di appartenenza, alla Marina Militare e alla Nazione. Mar Egeo, 24 gennaio – 26 marzo 2016.
Sottocapo di 1^ Classe Matteo GREGORIO
Imbarcato su un’unità navale delle CC.PP., durante una difficile e complessa operazione di salvataggio effettuata, a circa 140 miglia a Sud dell’Isola di Lampedusa (AG), a favore di un gommone sovraccarico di circa 100 migranti, constatato che una settantina di essi era caduta in mare e che la situazione stava evolvendo al peggio, non esitava a tuffarsi in acqua ed eseguendo in rapida successione molteplici interventi, riusciva a salvare numerosi sventurati da morte sicura. Durante le fasi del soccorso e in un contesto ambientale particolarmente rischioso, agiva con brillanti capacità marinaresche, esemplare coraggio ed eccezionali virtù umane, esponendo scientemente la propria vita a manifesto pericolo, contribuendo fattivamente alla riuscita dell’intera operazione. Fulgido esempio di militare, che con la sua condotta ha esaltato l’efficienza e l’immagine del Corpo di appartenenza, della Marina Militare e della Nazione. Mediterraneo Centrale, 13 maggio 2017.