VITTORI – MARRA – LEORIN – LAUTIZI: MEDAGLIE D’ORO AL VALORE AERONAUTICO

  

Le Medaglie al Valore Aeronautico sono conferite per imprese meritevoli in sommo grado tali da far derivare grande onore all’Aeronautica italiana e per atti di eccezionale perizia compiuti da singoli militari e, per reparti, comandi ed enti, per imprese particolarmente commendevoli.

Tenente Colonnello Roberto VITTORI

Pilota dell’Aeronautica Militare impiegato in qualità di astronauta e primo cosmonauta italiano su navicella russa, dopo mesi di duro addestramento partecipava alla missione spaziale “Marco Polo”, con l’obiettivo di raggiungere la stazione spaziale internazionale. Conscio dei rischi e dei pericoli insiti nell’impresa, con estrema perizia e dimostrando una non comune professionalità, è stato responsabile, quale ingegnere di bordo, di gran parte delle attività svolte sulla capsula. La sua esperienza di pilota militare gli consentiva di svolgere la missione, incurante delle difficoltà di operare in un ambiente naturalmente difficile all’uomo, nel migliore dei modi, riscuotendo il plauso ed il massimo apprezzamento dell’Aeronautica Militare, delle più alte cariche dello Stato, nonché della comunità nazionale ed internazionale. Simbolo di fermezza e tenacia, chiarissimo esempio di virtù aviatorie, con il suo operato ha dato lustro ed onore all’Aeronautica Militare ed alla Nazione tutta. Baikonur (Kazakistan) – Stazione spaziale internazionale, 25 aprile 2002 – 5 maggio 2002.

 Maresciallo di 2ª Classe Carlo MARRA

Sottufficiale aerosoccorritore di elicottero AB-212 della Squadriglia collegamenti e soccorso di Linate, in servizio di allarme, veniva chiamato ad operare in condizioni ambientali difficili per il soccorso di tre persone rimaste isolate nel mezzo di un fiume in piena a causa di una alluvione. Nonostante l’instabilità del velivolo dovuta ad un’avaria del sistema di stabilizzazione, e pur in condizioni di scarsa visibilità dovuta all’orario notturno, si calava senza indugio con il verricello, riuscendo ad issare a bordo le persone in pericolo. Il Maresciallo Carlo MARRA ha dimostrato, nella circostanza, eccellenti qualità professionali, elevato spirito di servizio e grande abnegazione. Tali qualità risaltano maggiormente, tenuto conto che altro elicottero, in migliori condizioni di visibilità, era stato costretto a desistere dal recupero a causa delle difficoltà che l’intervento presentava. Monte Cavanero (Cuneo), 17 luglio 2002.

 Capitano Marco LEORIN

Secondo pilota di un elicottero AB-212 della Squadriglia collegamenti e soccorso di Linate, in servizio di allarme, veniva chiamato ad operare in condizioni ambientali difficili per il soccorso di tre persone rimaste isolate nel mezzo di un fiume in piena a causa di una alluvione. Nonostante il sopravvenire di un’avaria al sistema di controllo dell’elicottero che rendeva il mezzo instabile e nonostante la presenza di condizioni di scarsa visibilità dovute all’orario notturno, coadiuvava il capo equipaggio nel mantenere il velivolo sulla verticale delle persone in grave pericolo, per tutto il tempo necessario al loro recupero, consentendo al personale aerosoccorritore di approntare una delicatissima operazione con il verricello conclusasi con successo. Il Capitano Marco LEORIN, quale secondo pilota ha dimostrato, nella circostanza, eccellenti qualità professionali, elevato spirito di servizio e grande abnegazione. Tali qualità risaltano maggiormente, tenuto conto che altro elicottero, in migliori condizioni di visibilità, era stato costretto a desistere dal recupero a causa delle difficoltà tecniche l’intervento presentava. Monte Cavanero (Cuneo), 17 luglio 2002.

 Capitano Luca LAUTIZI

Leader di una formazione di due velivoli F-104/ASA-M, subito dopo il decollo subiva una gravissima avaria al motore che lo obbligava ad un rientro in emergenza. Nonostante le innumerevoli difficoltà e complicazioni ambientali dovute alle condizioni meteorologiche marginali, alla necessità di atterrare su una pista straniera con controllori del traffico aereo non esperti del particolare velivolo e alla presenza di un giovane gregario in ala, l’ufficiale gestiva con lucida determinazione ogni fase dell’emergenza, impartendo precise disposizioni al gregario ed agli enti del traffico aereo locali per garantire la propria e la altrui incolumità. Manovrava infine con non comune perizia il velivolo, portandolo ad un perfetto atterraggio. Esempio di rara capacità di pilotaggio, il Capitano Luca LAUTIZI ha fronteggiato con coraggiosa determinazione difficoltà tecniche non indifferenti, con tempi di reazione minimi, senza mai perdere l’indispensabile concentrazione e la certezza delle proprie capacità aviatorie. Cielo di Raf Valley (Regno Unito), 10 giugno 2002.