UGO DE CAROLIS E DARDANO FENULLI – MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE DELLE FOSSE ARDEATINE (1924-2024)

  

DE CAROLIS UGO

Maggiore Carabinieri s.p.e.

All’età di diciotto anni partecipò alla 1^ Guerra mondiale con il grado di sottotenente nel XII Reparto d’assalto, combattendo sul fronte del Piave e nel giugno 1918 prese parte al combattimento di Lasson; fu decorato con la Medaglia d’Argento al V.M. e ricevette la promozione a Tenente. Nel 1921 passò nell’Arma dei Carabinieri e prestò servizio a Trento e a Trieste. Nel 1924 fu trasferito in Tripolitania, prendendo parte alle operazioni di riconquista della colonia e svolgendo anche incarichi politici. Rientrato in Patria nel 1926, prestò successivamente servizio nella Legione di Roma e presso la Scuola centrale di Firenze. Promosso capitano nel 1937, il 22 febbraio 1936 partì volontario e in Somalia partecipò all’offensiva dell’Ogaden, distinguendosi alla testa della 4ª Banda autocarrata Reali Carabinieri nella conquista di Gunu Gadu e conseguendo la Medaglia di Bronzo al valor militare. Nel 1937 ritornò in Italia, divenendo aiutante maggiore della Legione di Trieste e poi comandante della Compagnia Tribunali di Roma. Promosso maggiore nel maggio 1942, entrò a far parte della Commissione Italiana d’Armistizio con la Francia (CIAF). Alla data dell’8 settembre 1943 era di stanza a Torino, ma in seguito alla proclamazione dell’armistizio rientrò a Roma ed entrò in contatto con il Fronte Militare Clandestino. Nominato Capo di Stato Maggiore del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri. Il 23 gennaio del 1944, a seguito di una delazione, fu catturato dalla Gestapo.

«Capo di S.M. del Comando dei CC.RR. del fronte militare della resistenza diede tutto se stesso all’organizzazione. Sprezzante dei gravissimi rischi cui si esponeva, affrontò impavido i pericoli e le insidie della polizia nazifascista che lo perseguitava e lo ricercava. Arrestato dalla «Gestapo», subì per due mesi nelle prigioni di via Tasso le più inumane torture per mantenere il segreto dell’attività clandestina dei CC.RR. Martoriato, con lo spirito fieramente drizzato contro i nemici della Patria, piegava il corpo solo sotto la mitraglia del plotone di esecuzione.» Fronte della Resistenza – Fosse Ardeatine, ottobre 1943 – 24 marzo 1944.

Altre decorazioni al Valor Militare:

Medaglia d’Argento  

«In ripetute giornate di lotta, prima alla testa del suo plotone e poi quale comandante volontario di varie pattuglie di combattimento, compì brillantemente le sue mansioni, battendosi con valore e riportando utili informazioni. Ferito al capo, mentre animosamente era riuscito a fugare un gruppo di mitraglieri nascosti nel grano, continuava nella lotta, resistendo agli inviti di recarsi al posto di medicazione dove fu poi trasportato per esplicito ordine del suo comandante. Fossetta e capo d’Argine (Piave), 17-18 luglio 1918

Medaglia di Bronzo  

«Comandante di Centuria CC.RR autocarrata la guidò con slancio, valore e perizia durante un aspro combattimento, contribuendo validamente all’esito vittorioso dell’azione. Gunu Gadu, 24 aprile 1936

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FENULLI DARDANO

Generale di Brigata s.p.e.

Inizio la carriera militare nel 1906 arruolandosi volontario nel Reggimento Lancieri di Milano come allievo sergente. Ammesso poi alla Scuola Militare di Modena nel 1910, col grado di sergente maggiore, ne usciva sottotenente due anni dopo. Destinato ai Cavalleggeri di Lucca, parti per la Tripolitania. Rientrato nel marzo 1914 al reggimento e promosso tenente partecipò dal maggio 1915 alla prima guerra mondiale passando, dal luglio 1916, al 13° artiglieria da campo. Rientrato nell’Arma a guerra ultimata, col grado di capitano presto dapprima servizio al Nizza Cavalleria e dal 1926 alla Scuola di guerra dove rimase anche con la promozione a maggiore conseguita nel 1928. Tenente colonnello nel 1934, fu trasferito al Saluzzo e due anni dopo passo nel R.C.T.C. dell’Eritrea dove rimase fino al 1940 distinguendosi in tre successivi cicli di grande polizia coloniale al comando di colonne miste. Rimpatriato col grado di colonnello, comando il Reggimento Lancieri Vittorio Emanuele II dal maggio 1940 al gennaio 1943, data in cui fu promosso generale di Brigata. Assegnato per incarichi speciali al Comando della Difesa Territoriale di Bologna, nell’aprile successivo assumeva il comando della V Brigata corazzata della Divisione Ariete. Dopo la dichiarazione dell’armistizio si univa ai rappresentanti politici e militari della resistenza ed organizzava a Roma e nel Lazio bande armate.

“Vicecomandante della divisione Ariete, prendeva parte ai combattimenti dei giorni 9-10 settembre guidando una colonna corazzata che si impegnava nei pressi di Ciampino e la cui ulteriore azione fu sorpresa dal concluso armistizio. Dopo l’armistizio rimaneva in Roma per dedicarsi intensamente all’organizzazione della lotta clandestina. A tale scopo prendeva contatti con numerosi rappresentanti politici e militari esponendosi senza riguardo. Animato da purissimi ideali e da una ardente volontà di lotta si prodigava in ogni modo per organizzare in Roma e nel Lazio bande armate per la lotta contro i nazi-fascisti. Individuato ed arrestato e sottoposto a tortura dava ai suoi compagni di prigionia esempio di fortezza d’animo. Nelle Fosse Ardeatine faceva olocausto della sua nobile esistenza.” – Roma, settembre 1943- marzo 1944.

Altre decorazioni:

Medaglia d’Argento

«Durante un lungo ciclo operativo, al comando di tre battaglioni coloniali e due gruppi di squadroni costituiva un formidabile sbarramento su di una importante via di comunicazione, impedendo ad agguerrite formazioni di ribelli di attraversare la zona affidata alla sua sorveglianza e di sfuggire alla pressione delle altre colonne operanti. Si portava più volte, alla testa di aliquote delle sue truppe laddove il nemico tenacemente inseguito tentava il passaggio, riuscendo ad arrestarlo ed a volgerlo in fuga dopo avergli inflitto sanguinose perdite. Magnifica tempra di soldato e di combattente sagace ed ardito.» A.O.I, 28 ottobre 1938-31 gennaio 1939.

Colonnello per meriti di guerra (Africa Orientale Italiana, ottobre 1938-aprile 1939)