Questo Albo della Gloria della Provincia di Varese
è stato raccolto e composto essendo:
Presidente della FEDERAZIONE PROVINCIALE:
il gen di brg. (a) cav. uff. GianLuigi LOVATELLI
per la Sezione di BUSTO ARSIZIO:
Presidente il t.col. (in cong.) avv.comm.Vincenzo FERULANO
Segretario il maggiore (in cong.) rag. Emilio CATTANEO
per la Sezione di GALLARATE:
Presidente il col. (in cong.) comm. Innocente ALÈ
Segretario il magg. R.O. cav. Elio MALAGOLA
per la Sezione di LAVENO MOMBELLO:
Presidente il t.col. (in cong.) avv.comm. Franco BASSANI
Segretario il capitano (in cong.) comm. Alberto PETRUCCI
per la Sezione di SARONNO:
Presidente il gen. div. (e.a.) comm. Socrate GIANI
Segretario l’aiutante di battaglia Giulio CONTI
per la Sezione di SOMMA LOMBARDO:
Presidente il serg. magg. cav. uff. Rodolfo VANELLI
Segretario il serg. magg. rag. Vittorio PETRUCCI
per la Sezione di VARESE:
Presidente il t.col. (in cong.) dr.prof.Giovanni BERTOLÈ VIALE
Segretario il serg. magg. cav. Luigi MAGGI
Segretario-tesoriere generale:
il tenente R.O. cav. uff. Mario CROCI
PRESENTAZIONE
Il lavoro di ideazione, organizzazione e stesura è stato approvato dal Consiglio provinciale, composto dal Presidente della Federazione provinciale, dai Presidenti delle Sezioni e dal Segretario-tesoriere generale.
Approntare questo libro non è stato un lavoro facile.
Al comprensibile riserbo di molti – per cui addirittura a qualcuno sembrava esibizionismo proporsi, su richiesta, per un’annotazione personale particolare – s’è talvolta unita (due casi soltanto, grazie a Dio) una non ragionevole forma di sdegno per un tempo e un gesto che, per quanto questo bello e glorioso possa essere stato allora, ricordavano, secondo loro, momenti ed eventi sgraditi o, comunque, di non generale gradimento.
Le circolari, le lettere particolari – in totale qualcosa come 4.000 «pezzi» – e gli avvisi reiterati sul giornale «LA PREALPINA» – che sempre generosamente ci ha ospitato – le premure di amici e conoscenti e soprattutto l’instancabile volontà del Segretario generale cav. uff. Croci – con gli altrettanto instancabili cav. Costa, cav. Maggi, cav. uff. Pedroli – hanno raggiunto lo scopo: ed ecco l’«ALBO DELLA GLORIA» della PROVINCIA di VARESE.
Ora, anche sotto questo particolare aspetto, la Provincia di Varese è a posto.
Giovani e giovanissimi possono controllare che i loro «vecchi» hanno saputo compiere – quando la Patria ha chiamato – tutto e completo il loro dovere, tanto da venire distinti, segnalati, decorati con un segno tangibile quale è la ricompensa al Valor Militare.
Con ciò, essi, i giovani, potranno rispondersi alla non sempre retorica domanda: «Ma che cosa hanno fatto in guerra mio padre, mio nonno…? Che cosa ha fatto il combattente italiano?…».
E non vale il dubbio che potrebbe sorgere: «questi, dell’ALBO, sono i distinti; gli altri sono massa, incolore e amorfa, rimorchiata …»; li riassicuriamo noi: moltissimi dei non «distinti» e che per azzurro hanno dovuto accontentarsi di quello del cielo, hanno ugualmente meritato, come noi, eccome!, il «nastrino» che non hanno avuto; tanti, tantissimi, hanno compiuto di fronte al nemico, e sovente ripetuto, il loro atto di valore; noi lo testimoniamo, in fede.
E i meno giovani, quelli che sono passati attraverso tante traversie e tante guerre, possono constatare che la gratitudine per ciò che hanno fatto non s’è spenta con lo spegnersi del clamore momentaneo.
E, ancora, possono vedersi in uniforme e con il volto perennemente giovane e fiero, di allora. Così sono passati alla storia.
Quest’anno, 1970, non avrà luogo il consueto annuale affidamento della memoria di un Caduto decorato al Valore Militare a uno scolaro delle Elementari o a uno studente della Media dell’obbligo.
Noi protestiamo la nostra totale fedeltà all’orma lasciataci dal mio indimenticabile predecessore – eccellenza generale di S.A. Tullio TOCCOLINI – ma il lavoro di segreteria per la raccolta e il riordino del materiale per l’ALBO è stato – ed è ancora – troppo impegnativo per concedere tempo a un altro lavoro, non meno impegnativo.
Quest’anno la cosa sarà un po’ diversa: la Federazione Provinciale di Varese, sempre «custode fedele e gelosa del sacrificio eroico compiuto dal Soldato d’Italia su ogni campo di battaglia, ovunque combattendo si difendesse il sacro nome e la libertà della Patria immortale» esalta l’eroismo dei combattenti varesini e ne affida la memoria e il culto ai sopravvissuti e alle speranze di domani.
L’affidamento sarà, quindi, di tutti i combattenti Morti a tutti i combattenti vivi e a tutti gli studenti e gli scolari di tutte le Scuole e gli Istituti.
E così, nelle case, nelle scuole, nei municipi, nelle sedi delle associazioni d’arma e comunque patriottiche sarà il rispettoso amore a circondare chi si sacrificò PERCHÈ L’ITALIA VIVESSE.
Il Presidente della Federazione Provinciale e
Consigliere Nazionale dell’Istituto
gen. brg. (a) Gianluigi LOVATELLI