La Croce d’Onore alle vittime del terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero è attribuita con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro competente, per gli eventi verificatisi all’estero a decorrere dal 1º dicembre 2001, data d’inizio della missione militare italiana in Afghanistan.
Nel caso di conferimento alla memoria, la Croce d’Onore è attribuita al coniuge superstite oppure, in mancanza, nell’ordine, ai figli, ai genitori, a fratelli e sorelle; in assenza dei parenti indicati, al Comune di residenza del decorato. Altri riconoscimenti, per lo stesso fatto, possono essere conferiti a chi ha ricevuto la Croce d’onore.
Può esserne insignito il personale militare e civile delle Amministrazioni dello Stato, nonché quello funzionalmente dipendente dal Ministero della Difesa, compresa la Croce Rossa Italiana, che sia “deceduto, ovvero abbia subito una invalidità permanente pari o superiore all’80% della capacità lavorativa, per effetto di ferite o lesioni riportate in conseguenza di atti di terrorismo o di atti comunque ostili commessi in suo danno all’estero durante lo svolgimento di operazioni militari e civili autorizzate dal Parlamento, tranne che nell’ipotesi di cui all’articolo 78 della Costituzione che fa riferimento allo stato di guerra.
VISCONTI COSIMO
Brigadiere
Addetto a squadra del reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con autentica fermezza, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, rimanendo gravemente ferito. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere. (An Nassiriyah – Iraq, 12 novembre 2003)
ANDREA FILIPPA
Appuntato (Alla memoria)
Addetto a squadra del Reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell’amor di patria e dell’onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere. (An Nassiriyah -Iraq, 12 novembre 2003)
ANTONIO ALTAVILLA
Appuntato
Addetto a squadra del reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con autentica fermezza, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, rimanendo gravemente ferito. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere. (An Nassiriyah – Iraq, 12 novembre 2003)
ALFONSO TRINCONE
Sottotenente (Alla memoria)
Addetto alla squadra investigazioni speciali dell’unità di manovra del reggimento M.S.U. impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un’ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell’amor di patria e dell’onore militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere. An Nassiriyah – Iraq, 12 novembre 2003